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Le abitudini dei grandi artisti, miliardari e geni


Lo sai come puoi diventare una persona migliore?

Semplice.

Impara dai migliori.

Riprodurre le azioni di coloro che ti hanno preceduto è una buona strategia per riuscire.

Però al patto che agisci e impari il più velocemente possibile.

Se vuoi essere ad esempio un buon imprenditore, devi fare pratica costante e non sporadica. Nonché leggere sui migliori costantemente e non sporadicamente.

Sebbene in entrambi i casi avrai comunque migliorato te stesso. Non basta però ad essere competitivo sul mercato dove ci sono altri giocatori sul campo.

Perciò bisogna leggere sui migliori ed esercitarsi costantemente.

Probabilmente hai visto il film Matrix. Il protagonista riusciva ad imparare il Kung Fu in alcuni secondi.

Tu quanti anni ci metti?

Quanto tempo impieghi ad imparare un linguaggio di programmazione?

Lo sai che ci sono ragazzini che riescono ad imparare 5 linguaggi di programmazione in alcuni mesi?

Questo è il più grande vantaggio competitivo che puoi avere. La capacità di imparare velocemente.

Però devi stare attento a cosa leggi perché tutto il lavoro è vanificato se immetti informazioni sbagliate.

Per questo intendo… non occupare il tuo tempo leggendo dei peggiori. Criminali, corrotti, assassini e via dicendo.

Leggi il più possibile sui migliori. Su quelli che hanno saputo creare qualcosa di importante o che semplicemente hanno tentato qualcosa di importante anche se hanno fallito.

Il fallimento è all’ordine del giorno per chi si avventura nelle imprese difficile. Solitamente sono persone molto coraggiose e da studiare con attenzione.

Elon Musk

Elon Musk è un imprenditore molto seguito oggigiorno. E’ paragonato ad una sorta di IronMan. Miliardario visionario che trasforma in oro tutto ciò che tocca.

E’ il fondatore di PayPal, Tesla Motors, SpaceX e SolarCity.

Elon lavora sette giorni a settimana, per un totale di circa 100 ore.

Non crede nell’equilibrio tra il lavoro e tempo libero. Per lui è tutto un insieme.

But what I find is I’m able to be with [my kids] and still be on email. I can be with them and still be working at the same time … If I didn’t, I wouldn’t be able to get my job done.”

Dorme in media 6 ore per notte.

La metà delle volte salta la colazione perché indaffarato, bevendo solo un caffè.

Il pranzo gli viene servito solitamente durante un meeting e lo finisce in 5 minuti.

Alcune volte durante un’intervista.

Leonardo da Vinci

Leonardo si faceva un riposino di 20 minuti ogni 4 ore.

Questo metodo si chiama Uberman, mentre la maggior parte delle persone dorme 8/9 ore continuate.

In pratica dormiva 2 ore al giorno.

Durante la sua giornata lavorativa stava quasi sempre in piedi.

Salvador Dali

Si faceva ogni giorno un riposino pomeridiano che lo aiutava a rilassarsi e a migliorare la creatività.

Esattamente teneva una chiave nella mano che aveva come scopo quello di svegliarlo nel momento in cui fosse caduta per terra.

Così veniva svegliato dal rumore ma comunque aveva beneficiato di uno stato mentale chiamato Illusione ipnagogica, che aiutava la sua creatività artistica.

Potrebbe essere questo uno dei segreti di una mente così geniale.

Stephen King

Scrive ogni giorno (compreso i giorni festivi) e non si alza finché non ha scritto almeno 2000 parole.

Ha dichiarato che questo sia il suo vero segreto del successo.

La sua infatti è una scrittura ossessiva che obbliga la mente a produrre risultati concreti.

Scrive esclusivamente per la moglie. Se a lei non piace lui non pubblica il romanzo.

Sigmund Freud

Freud si alzava ogni mattina per le 7, faceva colazione e il suo barbiere di fiducia gli veniva a domicilio per sistemargli la barba. Ogni giorno.

In seguito dava inizio alle visite quotidiane ai pazienti dalle 8 a mezzogiorno.

Si fermava per mangiare verso l’una con la famiglia.

Dopo mangiato faceva la solita passeggiata sulla Ringstrasse di Vienna. Ma non era una passeggiata di relax, aveva un andatura alquanto veloce.

Era solito fermarsi per comprare i sigari.

Alle 3 ricominciava la sessione lavorativa con consulenze e regolari visite ai pazienti fino alle 9 di sera.

In seguito con la famiglia era solito mangiare la zuppa serale. Poi giocava a carte con la sorellastra oppure faceva un’altra passeggiata con la moglie o una delle figlie.

A volte con una sosta al bar per leggere il giornale.

Il resto della giornata era immerso nei suoi studi, letture, scritture e altre faccende di lavoro fino all’una e oltre.

Durante tutta la giornata fumava i sigari, almeno 20 sebbene il suo medico lo avesse molte volte sconsigliato per i suoi problemi di salute.

Ogni estate però si concedeva una vacanza di 3 mesi con la famiglia in una spa o hotel nelle montagne.

Nikola Tesla

Il grande genio e inventore ha registrato nella sua carriera più di 300 brevetti

Non ha mai dormito per più di 2 ore al giorno.

Solitamente iniziava la giornata lavorativa alle 3 di mattina e finiva alle 11 di sera.

Warren Buffett

Warren spende le proprie giornate lavorative nel suo ufficio sedendo e leggendo. Ogni tanto accende la televisione per ascoltare un po’ di notizie e nel pomeriggio effettua qualche telefonata.

La sua agenda degli appuntamenti è pressoché vuota. Non ama viaggiare, non visita mai le aziende che possiede e non effettua investimenti veloci.

Infatti effettua solo pochi movimenti azionari all’anno.

Beve solo Coca Cola Cheery e non mangia verdure.

Va sempre alle stesso ristorante oppure al McDonald e vive sempre nella stessa casa che ha comprato negli anni 60.

Il suo ufficio è in un’anonima palazzina di Omaha, che non ha nemmeno la security. Impiega solo 25 persone per gestire un impero da centinaia di miliardi.

La sua filosofia sulle assunzioni dice:

Basta un solo foro per affondare una grande nave.

Compra solo auto usate e che costano poco. Le Ford ad esempio.

Ti ricordo che è il secondo uomo più ricco al mondo.

Carl G. Jung

Il famoso psichiatra e psicoanalista svizzero, dopo la morte della madre costruì sul lago di Zurigo un abitazione con l’intenzione di trascorrere le vacanze e i fine settimana. Complessivamente risiedeva a Bollinger 6 mesi l’anno.

L’abitazione non aveva acqua corrente né elettricità, creando così per Jung un perfetto ritiro spirituale.

Nella sua casa di Bollinger, Jung si alzava alle 7 e dedicava molto tempo alla preparazione della colazione. Che solitamente consisteva di salami, caffè, frutta, pane e burro.

Dedicava due ore la mattina per scrivere. Il resto della giornata invece era dedicato alla meditazione nel suo studio privato, andare per lunghe camminate, ricevere ospiti e rispondere alle innumerevoli lettere che gli arrivavano ogni giorno.

Alle 2 o alle 3 beveva un té. Nel pomeriggio si dedicava alla preparazione del pasto, solitamente preceduto da un aperitivo.

Andava a letto era verso le 10.

Mozart

Quando abitava a Vienna, Mozart era un compositore freelance e performer.

La città offriva per il giovane molto lavoro come insegnante di piano, esecuzione di concerti o intrattenimento di aristocratici locali.

Frequentava anche la sua futura moglie Costanza.

Tutti questi impegni giornalieri gli lasciavano poco tempo per comporre opere musicali.

In una lettera alla sorella descrive la sua giornata.

Per le 6 aveva i capelli sistemati e per le 7 era completamente vestito.

Poi componeva fino alle 9.

Dalle 9 alle 13 dava lezioni.

Poi il pranzo almeno ché non era invitato a casa di qualcuno. In tal caso si poteva mangiare anche alle 14 o alle 15.

In sostanza non poteva mai lavorare prima delle 17 o le 18 e anche in quel caso spesso doveva sostenere un concerto.

Quando al lavoro però componeva fino alle 9.

Poi andava da Costanza finché la madre lo permetteva.

Alle 11 tornava a casa e componeva fino all’una.

Pablo Picasso

Durante la sua carriera Picasso andava a letto tardi e si svegliava tardi. Solitamente si rinchiudeva nel suo studio per le 14 e lavorava fino a cena.

Solitamente non era di compagnia quando mangiava. A volte non proferiva parola nemmeno con gli ospiti invitati.

Dava l’impressione di essere annoiato ma in realtà era solo assorbito dai pensieri.

Non era un uomo che amava le distrazioni. Infatti ha predisposto che si passava ogni domenica a casa e si invitassero tutti in una volta gli amici e conoscenti.

Cosi da gestire i doveri sociali tutti insieme senza perdere molto tempo.

La cosa che non lo stancava era la pittura. Infatti poteva stare 3 o 4 ore di fronte al dipinto e non sentire il minino senso di fatica.

Charles Darwin

L’uomo che umiliò profondamente l’umanità quando creò in gran segreto la sua Origine delle Specie.

A nessuno dell’epoca piaceva un granché l’idea che l’uomo proveniva dalla scimmia.

Infatti all’uscita del libro la Chiesa d’Inghilterra lo attacco duramente.

Dopo 126 anni gli chiesero scusa.

Charles Darwin: 200 years from your birth, the Church of England owes you an apology for misunderstanding you and, by getting our first reaction wrong, encouraging others to misunderstand you still. We try to practice the old virtues of ‘faith seeking understanding’ and hope that makes some amends. But the struggle for your reputation is not over yet, and the problem is not just your religious opponents but those who falsely claim you in support of their own interests. Good religion needs to work constructively with good science – and I dare to suggest that the opposite may be true as well.

Fonte: http://www.cofe.anglican.org/darwin/malcolmbrown.html

Darwin viveva una doppia vita per nascondere le sue ricerche alla moglie che era profondamente religiosa e considerava la scienza e i suoi esperimenti diabolici.

Comunque la sua giornata era più o meno così per circa 17 anni. Il tempo impiegato per scrivere la sua opera magna.

7:00 Sveglia e piccola passeggiata.

7:45 Colazione da solo.

8:00 – 9:30 Lavorava nel suo studio. Considerava questo orario ideale e il più produttivo dell’intera giornata.

9:30 – 10:30 Lettura delle lettere.

10:30 Ritornava in studio per finire la sua giornata lavorativa.

12:00 Passeggiata.

12:45 Pranzo con tutta la famiglia e in seguito lettura del giornale.

15:00 Riposo in camera da letto fumando una sigaretta e ascoltando una storia letta dalla moglie.

16:00 Passeggiata.

16:30 – 17:30 Ritornava in studio per rimettere in ordine i documenti.

18:00 Riposo con altre storie lette dalla moglie.

19:30 Cena con la famiglia. In seguito giocava a backgammon con la moglie oppure leggeva un buon libro mentre la moglie suonava il piano.

10:30 Solitamente andava a dormire a quest’ora.

Mark Zuckerberg

La sua settimana lavorativa è di 50/60 ore che trascorre negli uffici di Facebook.

Quando non lavora però ama leggere e ragionare su idee e concetti che si ripercuotono sulla qualità del lavoro stesso.

If you count the time I’m in the office, it’s probably no more than 50-60 hours a week,

Zuckerberg risponde ad una delle domande su Facebook

But if you count all the time I’m focused on our mission, that’s basically my whole life.

Si veste sempre nello stesso modo per non perdere tempo nella scelta dei vestiti quotidiani.

Questa era un’abitudine anche di Steve Jobs e di Albert Einstein.

Richard Branson

Richard non ha una routine quotidiana perché pensa che ogni giorno è unico e un imprenditore debba essere flessibile.

I try to make every day unique. If you love life and live it to the fullest there are limitless ways to spend your time.
And as an entrepreneur you have to find a way to be flexible, because if there is a problem, you need to be able to prioritize.

Solitamente dopo il risveglio fa una nuotata intorno alla sua Necker Island oppure gioca un po’ a tennis.

Nelle pause giornaliere beve il tè verde inglese.

Il suo tool preferito è un tacuino dove prende sempre appunti. E’ solito infatti chiedere pareri ai dipendenti e clienti per migliorare continuamente i servizi della sua Virgin.

Conclusione

Leggere le biografie dei più grandi è la cosa più saggia da fare se vuoi crescere nella tua vita.

E sappiamo bene che la società d’oggi valuta molto la conoscenza.

Infatti oggi il braccio ha preso il secondo piano. E’ la mente che governa ed è la mente che può cambiarti la vita.

Ma deve essere curata. Riempita di cose di qualità se vuoi che produce risultati di qualità.

Non puoi essere sano mangiando cibo non sano. Come non puoi essere saggio nutrendo la mente con informazioni nocive.

E’ tutto nelle tue mani o per meglio dire… nella tua mente.

Dino Gojanovic

Sull'autore: Dino è il titolare della MKT Factory ed esperto di Internet Marketing. Solitamente legge, scrive e ragiona. Seguilo su Instagram. - DIVENTA UN INSIDER: Iscriviti alla Newsletter

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Dino Gojanovic

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