Creare gli articoli per un unico consumo veloce è un crimine. Se bisogna fare lo sforzo di scrivere allora bisogna essere di lunga veduta e creare contenuti evergreen.
Che col tempo possiamo ripescare e riproporre. Attirare nuova audience con alcuni vecchi post è ciò che ogni azienda vorrebbe dal proprio reparto marketing.
Questo significa essere efficienti e fare il massimo col minimo.
I contenuti evergreen sono quelli che non hanno una vera e proprio scadenza temporale. Anche dopo 10 anni sono sempre contemporanei.
Non posso dire lo stesso di un articolo meteora come ad esempio Web Marketing Trends per il 2015
Che ovviamente non posso riproporre nel 2016.
Il vero evergreen quindi può essere riproposto anche decine di anni dopo come ad esempio “Le 7 regole della leadership”.
Il problema però su internet è nella sovrabbondanza di informazioni che sommergono tutto, compreso i tuoi articoli. In pratica vanno a finire nel dimenticatoio con certi oggetti in soffitta.
Sicuramente tra i tuoi articoli ci sono degli evergreen. Perciò fai una bella lista e tira fuori tutto ciò che hai.
Poi metti tutto in bella vista.
Se hai un blog probabilmente hai una sidebar. E’ la barra laterale dove puoi inserire articoli, foto, opt-in box e altro.
E’ un ottimo posto per lasciare i vecchi articoli che sei sicuro possono essere di interesse anche oggigiorno e che hanno un certo valore da essere tutt’ora condivisi sui social.
Inoltre avere il link dalla sidebar si ripercuote considerevolmente sulla SEO degli stessi articoli.
Probabilmente saprai già che la pagina “chi siamo” è tra quelle più visitate del tuo sito.
Dopotutto alle persone piace sapere chi è il proprietario di casa.
E visto che è anche una pagina con un alto tasso di abbandono, puoi benissimo inserire i tuoi migliori contenuti.
E magari un opt-in per la mailing list che non guasta mai.
Per dare un senso di freschezza puoi mettere un aggiornamento all’articolo.
Come sai già molti autori di libri fanno la prima edizione, la seconda, la terza e via dicendo.
Ogni tot anni aggiungono, cancellano, modificano qualcosa rendendo cosi il contenuto contemporaneo.
Se qualcuno si iscrive alla tua newsletter puoi inviargli da subito una email automatica con i links dei migliori articoli.
Oltre a fare una favore ai nuovi iscritti è un’altra opportunità per far rinascere i vecchi articoli.
Per inviare la newsletter puoi usare strumenti come Aweber.
Sui social networks bisognerebbe lavorare in continuazione. E riproporre sempre i vecchi contenuti.
Almeno una volta ogni due mesi riproponi un vecchio articolo.
Puoi impostare tutto ciò in anticipo tramite i servizi come Buffer.
Il footer è la parte bassa del sito web ed è l’ultima cosa che uno vede quando decide di esplorare il tuo sito web dall’alto in basso.
In fondo al sito puoi inserire diverse cose come ad esempio un opt-in per la newsletter, indirizzo di contatto, pulsanti social, link a sezioni importanti del sito e appunto articoli che intendi promuovere.
Se hai WordPress probabilmente hai già a disposizione dei widget dedicati per popolare la sezione.
I giornali hanno sempre bisogno di nuovi contenuti e sono sempre a caccia della qualità.
Se tu hai del contenuto di qualità potresti proporlo a qualche testata.
Loro solitamente dividono l’articolo in diversi punti. Ad esempio “10 regole della leadership”.
Poi “Clicca per vedere la regola numero 1” poi “clicca per vedere la regola numero 2” poi “clicca per vedere la regola numero 3” e così avanti fino al punto 10.
Così facendo guadagnano 10 volte tanto in pubblicità con lo stesso articolo visto che gli introiti delle testate giornalistiche derivano soprattutto dalla pubblicità.
Attenzione però. Devono darti la paternità dell’articolo con il rel canonical, altrimenti rischi di essere penalizzato da Google.
Al quale sappiamo non piacciono gli articoli copiati.
Avere un ebook ti può elevare rispetto agli altri professionisti perché è percepito come un bene più raro.
Se scrivi tanto, molto di quel contenuto lo puoi usare per la creazione dell’ebook.
Ovviamente non intendo un copia/incolla.
Intendo, prendi delle parti ed integrale nel contesto dell’ebook.
Puoi usare soluzioni come Papyrus Editor per creare il design dell’ebook senza l’utilizzo di professionisti.
Ci sono delle possibilità che il tuo pubblico preferisce altri formato di fruizione. Infatti una buona parte della popolazione non ama leggere.
Se i tuoi contenuti possono essere audio sicuramente potrebbero gradire.
Logicamente non abbandonare il tuo pubblico attuale per perseguire nuovi orizzonti. Allarga semplicemente la cerchia con lo stesso contenuto.
Probabilmente la qualità dei tuoi scritti è buona ma comunque non ricevi abbastanza lettori. Questo è un impedimento per il tuo successo rapido che ti meriti.
Puoi usare la promozione dei post attraverso le inserzioni pubblicitarie offerte da Facebook o Twitter.
Con una piccola somma il tuo post sarebbe visto dal target esatto. E se l’articolo è buono può creare un effetto boomerang.
Tra l’altro la promozione dell’articolo tramite Facebook è funzionale sia dal punto di vista virale, sia dal punto di vista della raccolta di likes alla pagina.
Una delle maniere più efficaci per spostare i lettori da un articolo all’altro è tramite i links. Che io considero dei ponti digitali.
Quando crei dei nuovi articoli includi sempre un link ad un vecchio post. Questo lo aiuta anche nel posizionamento su Google oltre all’esposizione diretta ai tuoi lettori.
Ogni volta che io creo un nuovo articolo lo pubblico anche nelle varie community in cui sono iscritto.
La cosa bella è che sembrano non finire mai. C’è sempre una nuova community in cui pubblicare il proprio articolo.
Ogni azienda oggi è preoccupata per la mole di lavoro che c’è dietro al content marketing. Che non sembra avere mai fine e sembra che è anche difficile ottenere dei risultati.
Non devi lavorare giorno e notte per creare nuovi contenuti. Devi semplicemente trovare la maniera per consegnare ciò che hai nelle mani giuste.
Infatti il tuo tempo dovrebbe essere suddiviso in 20% nella creazione e 80% nella promozione.
Però ricorda di rendere il contenuto sempre contemporaneo. Aggiornandolo sempre se possibile.
Dovresti proprio prenderti un giorno al mese per cercare vecchi articoli da aggiornare.
Pensa ai grandi romanzi del passato dai quali sono nati film, musical, giocattoli e ogni altra cosa possibile.
C’è chi avrà preferito il film, chi i giocattoli e chi solo il libro.
Ma in ogni caso ogni pezzo del puzzle rende nota la prima creazione. Cioè, il libro dove tutto è iniziato.
I tuoi articoli sono piccole fette di una grande torta. Puoi fare una guida definitiva dove includi tutti i links ai vecchi articoli.
Una specie di raccolta dove uno può imparare dalla A alla Z.
Noi blogger tendiamo a scrivere articoli senza seguire un percorso lineare. Una guida potrebbe rimettere tutto in ordine.
Quando distribuisci i tuoi contenuti puoi modificare alcune cose.
Io ad esempio con un articolo 11 ricerche di psicologia che devi conoscere lo possono promuovere in diverse maniere.
Tra i massaggiatori con un “11 ricerche di psicologia per i massaggi che devi conoscere”.
Poi vado nella community SEO con “11 ricerche di psicologia per il SEO che devi conoscere” e così in avanti.
Così riesco ad uscire dalla mia solita cerchia e conquistare nuova audience.
Dai uno sguardo alle analisi per scoprire quali sono gli articoli che ricevono più visite.
Lo puoi fare andando su Traffic >> Visits >> Landing Pages
Cerca di inserire un content upgrade utilizzando i vecchi articoli.
Gli articoli sono pieni di informazioni utili che puoi portare nelle presentazioni con le slides.
Da portare sia agli eventi, via webinar e successivamente proporre sui sito come Slideshare.
Puoi creare le presentazioni con programmi come Prezi o Google Drive.
Le infografiche sono dei generatori di backlinks. Infatti se fornisci l’infografica con il codice di incorporamento ti sorprenderà sapere di quanti lo mettono sul proprio sito.
L’infografica è considerata di alto valore e viene anche molto condivisa sui social.
Se hai molti dati le infografiche sono perfette.
Puoi usare programmi come Piktochart o Visual.ly.
Se crei come nel mio caso articoli abbastanza lunghi allora puoi dividere ogni articolo in 6/7 mini-articoli da condividere sui social network o su qualche altra piattaforma.
In questo caso lo status di Facebook e Google+ possono essere ideali. Oppure utilizzare la funzione Linkedin Pulse che sta ricevendo grande entusiasmo.
I siti come YouTube hanno miliardi di utenti che sono costantemente alla caccia di nuovi contenuti.
La barra di ricerca di YouTube è il secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo dopo Google.
Questo per dire che se crei dei video utilizzando il materiale che già possiedi andresti incontro ad una nuova platea. Nuovi follower, nuovi iscritti alla newsletter e possibilmente nuovi clienti.
Non c’è bisogno di fare documentari da 1 ora. Bastano 5/10 minuti di concetti in pillole.
Per creare una certa familiarità con il tuo brand e reindirizzare l’utente sul tuo sito per altri nuovi contenuti.
Per risparmiare ulteriormente sul tempo e sui capitali puoi usare le slide che hai già creato per l’evento live e spiegarle.
Oppure registrare un sessione webinar e pubblicare il video direttamente su YouTube alla fine.
Fai sapere agli iscritti del webinar che possono rivedersi il tutto su YouTube. Questo crea delle occasioni di condivisione che non ti puoi perdere.
Non importa che tipo di lavoro tu faccia. Non puoi creare sempre contenuti nuovi. Semplicemente andresti in esaurimento nervoso.
Per sopravvivere devi saper attingere al passato e riproporre ciò che già esiste.
Sia per quanto riguarda attingere al lavoro degli altri in veste di osservatore.
Sia per quanto riguarda attingere ai tuoi vecchi articoli e renderli contemporanei.
E tu invece che strategie usi per riproporre i tuoi vecchi contenuti?
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