Ci sono molte cose che un imprenditore non ama fare.
Una di queste cose e’ il piano di marketing.
Molti preferiscono passare direttamente all’azione senza chiacchere.
Ma purtroppo il mondo degli affari non è cosi semplice e punisce i meno preparati.
Il business è sinonimo di competizione. 365 giorni all’anno. Non conosce sosta.
Chi entra deve essere preparato o quantomeno disponibile ad impegnarsi al massimo.
Il piano di marketing non salva un pessimo imprenditore dalla catastrofe ma può salvare un buon imprenditore dagli errori iniziali.
Infatti 8 imprenditori su 10 falliscono nei primi 18 mesi.
Come avrai notato, oggi sei in concorrenza con tutto il mondo. A prescindere da che tipo di impresa hai.
Sei possiedi un cinema locale sei in concorrenza anche con Netflix che e’ negli USA.
Se vendi abbigliamento sei in concorrenza con tutti gli e-commerce del pianeta che consegnano la merce a casa.
Queste sono alcune delle cose da sapere e descrivere nel marketing plan.
Nella parte introduttiva devi descrivere il tutto nella migliore delle maniere possibili.
E quale e’ questa migliore maniera possibile?
Dipende dalla tua audience ma in genere i concetti spiegati con un linguaggio semplice sono consigliati.
E’ buona prassi inserire una sequenza temporale. Tipo, quando e’ stato fatto e quanto durerà.
Chi è l’autore del piano e che versione del piano è. Versione 2020/1 o Versione 2020/2 ad esempio.
Quali reparti coinvolge.
La missione generalmente è una breve dichiarazione che ha come obiettivo quello di comunicare in poche parole perché l’azienda esiste e dove vuole andare.
Qual è il suo obiettivo ultimo. Che tipo di prodotti o servizi offre. Quali tipologia di clienti serve e in che aree geografiche.
Quale è la sua cultura interna e come si comporta con l’ambiente intorno.
‘To create a better everyday life for the many people’, this is the IKEA vision. Our business idea is ‘to offer a wide range of well-designed, functional home furnishing products at prices so low that as many people as possible will be able to afford them’. – IKEA Mission Statement
Our company mission is to organize the world’s information and make it universally accessible and useful. That’s why Search makes it easy to discover a broad range of information from a wide variety of sources. – Google
We build cars, symbols of Italian excellence the world over, and we do so to win on both road and track. Unique creations that fuel the Prancing Horse legend and generate a “World of Dreams and Emotions”. – Ferrari
La tua impresa non può esistere senza una clientela.
Perciò bisogna sapere dove si trova e come intendi comunicare con essa.
Una buona maniera per trovare la tua audience e’ ragionare su questi 3 punti chiave.
Realizzazione personale. Devi trovare ciò che ti piace fare. Ciò che ti riempie di gioia, di energia. Ciò che potresti fare anche gratuitamente senza finire in depressione.
Valore per il mercato. Fare ciò che ti piace non e’ sufficiente per aprire un’attività. Qualcuno deve riuscire a vedere del valore in quello che fai per offrirti la propria moneta in cambio. Senza questa transazione non puoi stare in piedi a lungo. Certo, ti puoi indebitare o chiedere soldi ai soci e investitori ma alla fine arriva comunque la resa dei conti.
Redditività. Puoi fare ciò che ti piace, il mercato vede del valore in quello che fai ma i margini di guadagno sono così bassi che ti servirebbero 2 vite per mettere qualche soldo da parte. (Dib, 2016)
Una volta che hai ragionato su questi tre punti puoi passare a restringere il raggio ancora di più.
In questa parte dovresti descrivere il tuo prodotto o servizio e per quale motivo e’ ideale per il tuo mercato target.
Dopotutto, l’hai creato per loro. Come migliorerà la loro vita dopo che lo hanno comprato?
Quale dolore allevia?
In questa parte dovresti spiegare come intendi consegnare il tuo prodotto o servizio nelle mani del cliente.
Se ad esempio eri un autore di libri e nel tuo marketing plan c’era solo la vendita “al dettaglio” con la quarantena del corona-virus, eri fuori business.
Capisci perché e’ importante riflettere sui canali distributivi più a fondo?
Tra le cose che Warren Buffett guarda prima di comprare un’azienda e’ se ha un vantaggio competitivo sulla concorrenza.
Perché?
Perché nel business i mediocri non sopravvivono a lungo. Secondo la legge di Pareto il 20% delle azienda conquista l’80% del mercato.
E una volta che si sono stabiliti i ruoli e’ difficile competere.
L’essere umano e’ abitudinario. Se hai trovato la sua marca di birra preferita, tenderai a restarle federe a lungo.
Se hai trovato la tua serie televisiva preferita, tenderai a guardarla fino alla fine.
Se hai trovato il tuo blog preferito, tenderai a leggerlo con costanza.
Una cosa utile è la USP ( unique selling proposition ), cioè, la proposta unica di vendita.
Il sapone DOVE dichiara: “Dove, il sapone per pelli delicate”.
Capito? Hai una pelle delicata? Dove e’ per te.
Hai solo bisogno di lavarti le mani? Compra altro.
Come prima cosa dovresti evitare di puntare sulla riduzione del prezzo.
Non ce la potrai mai fare contro i grandi colossi. Grazie alla produzione di massa riusciranno ad avere il prezzo più basso del tuo. Sempre.
E anche se li riesce a battere e’ solo un fatto di tempo prima che arrivi qualcuno disponibile a condividere un’appartamento con 10 persone pur di abbattere i costi.
Ci sono maniere più intelligenti per fare i profitti nel mondo del business. Non c’è bisogno di optare per l’estrema austerità.
Ciò che potresti adottare e’ il value-based pricing ( prezzare sul valore ).
A cosa si intende?
Significa dare un prezzo alla merce in rapporto al valore percepito dal cliente.
Se il cliente percepisce che quella borsa vale 10 euro, allora è inutile prezzarla 1000 euro perché tanto non la comprerà mai.
Ciò che invece bisogna fare tramite azione di marketing e’ di trovare il cliente che valuta la tua borsa 1000 euro e portarlo all’acquisto.
Oppure nel caso di servizi complessi investigare quanto e’ importante per lui risolvere il problema e quanto e’ disposto ad investire.
Puoi fare due domande a riguardo:
Per utilizzare questa strategia hai bisogno di una forza vendita competente e di un reparto marketing sempre in azione per incrementare il valore del brand.
Poi abbiamo il competition-based pricing ( prezzo basato sulla concorrenza ).
Detto anche prezzo strategico, si riferisce al processo di studio dei prezzi della concorrenza ed aggiustare il proprio prezzario a seconda del vantaggio percepito.
Per approfondire:
Gli obiettivi ti servono per sapere dove stai puntanto.
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. – Seneca
Adesso e’ il momento di raggruppare tutto ciò che e’ scritto qui sopra in un vero e proprio piano d’azione.
Passo dopo passo per intenderci.
Siccome un piano di marketing coinvolge un po’ tutti i reparti, deve essere chiaro quali sono i passi da fare e quali figure professionali saranno coinvolte.
Nell’ultimo passaggio si considera il piano di marketing dal punto di vista contabile.
Partire con un piano in mano ti permetterà di dormire meglio perché essere preparati e’ un ottimo antidoto all’caos.
E nell’imprenditoria il caos e’ quotidiano.
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