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Come finire il lavoro da vero professionista


Se anche tu sei un essere umano come tutti quanti noi, allora dovresti avere nella maggior parte delle volte un problema di motivazione.

Sopratutto quanto devi completare le cose importanti e difficili.

Oh si. Tutti quanti hanno questo problema. Fare le cose difficili richiede sempre una grande dose di forza di volontà.

E questa è una risorsa limitata.

Pensa alla forza di volontà come ad un bicchiere d’acqua. Se inizi a sorseggiare di prima mattina c’è caso che in serata non hai più niente da bere.

Così è la forza di volontà. Quindi, se cominci ad utilizzarla di prima mattina alla sera non ne avrai più.

Pensaci sopra il giorno in cui deciderai di andare in palestra la sera.

Sapendo che la forza di volontà è limitata ci fa pensare a come risparmiarla oppure a come trovare una fonte di ricarico veloce. Un rivitalizzatore.

Oggigiorno si consuma più facilmente perché siamo pieni di distrazioni. E una grande parte di essa viene spesa nel renderci focalizzati sulle cose.

Pensa a quante volte guardi il tuo smartphone durante il giorno. A quante volte controlli Facebook o video d’intrattenimento su youtube etc.

Fai uno sforzo immane per completare il tuo lavoro. E sai perfettamente che se lo facessi ogni giorno al massimo delle tue capacità in tre anni saresti una celebrità nel tuo settore.

Mai poi ti vengono i pensieri. Perché dovrei impegnarmi così tanto? La vita è breve e bisogna godersela. Questo lavoro non mi piace. Non sono mai stato particolarmente bravo. Anche se mi impegno tanto non serve a niente.

E così se ne va anche l’ultimo briciolo di forza di volontà tra il vittimismo serale.

La motivazione è il desidero che fa nascere un azione. La forza di volontà è una forza interna che ti fa continuare.

Se continui a fare gli stessi gesti per un periodo abbastanza lungo questo diventerà un’abitudine. E l’abitudine dopo non necessità della motivazione né della forza di volontà.

Per lavarti i denti ogni giorno non hai bisogno né di motivazione né della forza di volontà. Lo fai e basta. E’ un’abitudine.

Lo stesso con la doccia o con altre decine di cose che fai durante il giorno. Che se ci rifletti sopra sono difficili come qualsiasi altra cosa ma che non le vedi più cosi.

Infatti la tua abitudine le ha rese semplici. Anzi, quasi piacevoli e che fanno parte della tua routine. Ti danno pace interna.

Quindi il trucco è di trasformare ogni lavoro importante e duro in abitudine. Cosi non sarà più duro e non avremo nessun bisogno della motivazione né della forza di volontà.

Infatti Aristotele diceva “Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente. L’eccellenza, quindi, non è un’azione, ma un’abitudine.”

Perciò la strategia migliore è di costruire delle sani abitudini.

Per questo avrai bisogno sia delle motivazione. Perché non basta leggere questo articolo, bisogna trovare lo stimolo per l’azione.

E non basta fare una piccola azione ma bisogna protrarla nel tempo. Abbastanza a lungo da creare questo automatismo interno.

Secondo alcune ricerche, servono da due a otto mesi continuativi per creare una nuova abitudine.

Quindi per questi mesi ti consiglio di focalizzarti su questa creazione.

Scegli cosa vuoi migliorare

Prima di tutto devi decidere che cosa vuoi far diventare un’abitudine.

Se per esempio vuoi iniziare a prendere l’abitudine di svegliarti presto la mattina allora devi semplicemente deciderlo.

Per generare la necessaria motivazione devi spiegare a te stesso “perché” vuoi farlo. “Perché è cosi importante?”

La motivazione ha sempre bisogno della filosofia. Dei tuoi “perché”.

Sin dall’infanzia ci hanno dato i “loro perché”. Pensa quanti anni spesi nella scuola dell’obbligo a studiare cose che non ti interessavano e che oggi nemmeno ricordi. Quanta motivazione e forza di volontà buttata via.

Finita la scuola si finisce per lavorare su delle cose che non ci piacciono. E anche li quanta motivazione e forza di volontà buttata via.

Pensa se avessi sempre utilizzato i tuoi perché.

Bill Gates programmava i computer all’età di 12 anni. Perché gli piaceva, non perché si insegnava a scuola.

Elon Musk ha programmato il suo primo videogioco all’età di 13 anni. Non l’aveva costretto nessuno. Gli piaceva ciò che faceva.

Richard Branson si è ritirato da scuola per aprire un giornalino scolastico.

Lionel Messi diceva “l’unica cosa che mi interessava era di giocare a calcio”.

Warren Buffett diceva “volevo uno stile di vita che mi piacesse”

Tutti questi geni dello sport e miliardari avevano i loro perché e non gli interessavano ciò che la società voleva per loro.

Non a caso oggigiorno i 30enni sembrano degli zombi lobotomizzati.

E chi non lo sarebbe nel fare per decenni cose che non gli piacciono?

Se vuoi la vera motivazione e la vera forza di volontà devi avere la tua personale filosofia di vita. Ciò che tu vuoi e che a te piace.

Allora non avrai bisogno di andare in ferie per ricaricarti.

Mettiamo di mezzo anche un esempio.

Tu fai ciò che fai per diventare ricco. E pensi che se resisti abbastanza a lungo prima o poi ce la farai.

Mentre c’è un altro che fa la stessa cosa che fai tu. Lui però si diverte da matti a fare questa cosa e se potesse la farebbe 20 ore al giorno gratis.

Ogni giorno che passa lui si sente più forte e carico mentre tu più stanco e svogliato.

Alla lunga sai chi vince?

Inizia con poco

Se scegli cose troppo difficili finirai per procrastinare. Inizia con la cosa più semplice e vedrai che prendi subito il ritmo.

Infatti non è tanto difficile il compito in sé. La parte difficile è mettersi seduti ed iniziare.

Questo succede perché la nostra immaginazione ci precede. Nella nostra mente il compito che ci attende è un mostro divoratore.

Basta iniziare e tutto passa.

Specialmente se stai costruendo le abitudini. Non iniziare mai con troppo lavoro. Aumenta il carico col tempo. Ricordati che non è importante quanto fai ma che lo fai.

Solo così potrai costruire un’abitudine.

Se si tratta di un lavoro lungo allora lo dividi in tanti piccoli pezzi. E fai un piccolo pezzo al giorno. Cosi non sentirai alcun tipo di fatica nel farlo.

Anche solo 10 minuti possono bastare inizialmente.

Tieni un punteggio

Tieni il punteggio dei lavori completati. Così trasformerai anche la parte dura in gioco.

Così sai quando sei sottotono e quando sei in forma. Saprai che cosa ti distrae e cosa ti fa produrre.

Ci sono molti software che possono darti una mano nel valutare il tuo tempo online come RescueTime oppure anche un semplice file excel ti può essere utile.

Niente è più importante del tuo lavoro

Rendi l’opera in corso sacra che non può essere rimandata, né sostituita da eventi altrui.

Non c’è niente di più importante. Questo è il tuo rituale. E’ come la tua personale santa messa.

L’importanza che tu dai alle tue opere si riflette sul tuo carattere, sulla tua credibilità, sulla tua identità.

Tu sei ciò che produci e ciò che produci è sacro.

Ciò che produci è sacro perché sfama te e la tua famiglia. Ti permette una vita libera, sicura, e con esso puoi aiutare gli altri.

Tutto questo grazie al tuo prodotto, al tuo lavoro.

Se non produci non avrai cibo, casa, famiglia, sicurezza né amicizie. Niente.

Non è quindi il lavoro una cosa importante? Non è forse tra le cose più importanti?

Certo però, i tuoi figli di odieranno da grandi se non gli hai dedicato un minimo del tuo tempo, anche se li hai vestiti e sfamati.

Quindi bilancia la cosa. Crea un ambiente lavorativo che sia produttivo ma anche divertente e che ti permette di avere persone che ami sempre intorno a te.

La produzione è una faccenda seria ma non per forza triste.

Prendi tutta la responsabilità

In ogni rapporto umano dove non si prende la totale responsabilità delle proprie azioni c’è sempre un carnefice e c’è sempre una vittima.

“Ah se non ci fosse mia moglie che mi impedisce io avrei fatto…”

“Se non fosse che il mio collega rovina sempre tutto avremmo potuto…”

“Se i dipendenti non fossero così incapaci avremmo potuto…”

“Se i politici non fossero così ladri la mia azienda crescerebbe…”

Questi sono i limiti mentali che uno si mette creando nemici nella propria mente. Se si prendessero la totale responsabilità della propria vita scoprirebbero che nessuno gli impedisce niente.

Questi pensieri sono stati creati per l’esclusivo scopo di non farti fare la tua opera. Maggiore è il desiderio di creare maggiore sono le resistenze mentali.

Quante volte hai sentito “ah i miei genitori non mi hanno permesse di fare quello che volevo” ?

La responsabilità ci libera. Quando prendi la totale responsabilità della tua vita non ci sono più scuse.

Non c’è più il politico che ti ostacola, la recessione economica che sembra non finire, il vicino di casa che sembra odiarti etc.

Una persona responsabile è in moto perenne e nessuno la può fermare.

Ricordati sempre questa frase “qualunque cosa mi accade è per merito o per causa mia. E solo io posso cambiare tutto ciò che voglio e quando voglio.

Ogni volta che sto per muovere una critica verso qualcuno significa che sto facendo la vittima e sto perciò perdendo la mia responsabilità”

La totale responsabilità significa non aspettare che qualcuno ti chiami. Tu chiami.

Non aspettare che l’economia si riprende. Tu fai girare la tua economia.

Questa è la differenza tra azione e reazione. Non essere reazionario, cerca di essere rivoluzionario.

Il reazionario reagisce alle azioni altrui. Il rivoluzionario crea le proprie azioni che nascono da un’idea.

E quando parlo di rivoluzionari non intendo gli sbarbatelli che lanciano sassi o gente con fucile in spalla con la voglia di uccidere.

Intendo rivoluzionari nel pensiero come Immanuel Kant, Socrate, Pitagora e altri. Rivoluzionari nell’arte come Van Gogh, Leonardo, Michelangelo etc.

Rivoluzionari nella tecnologia come Bill Gates, Steve Jobs, Elon Musk.

Queste sono rivoluzioni che vale la pena di fare e che fanno crescere l’umanità.

Chiedi un aiuto

Probabilmente sei abituato a far tutto da solo e non sei a tuo agio quando chiedi aiuto a qualcuno. Questo è un difetto.

Non potrai mai far crescere l’impresa da solo. Hai bisogno della capacità di attrarre le persone intorno a te e farti dare una mano.

Non potrai mai imparare tutte le skills. E non ci devi nemmeno provare. Punta sulla visione che hai per te stesso e rimani con essa.

Il resto delega.

Conclusione

Nella società di oggi per emergere bisogna creare cose impegnative che solo in pochi riescono a fare. Infatti, il mondo premia questi pochi ed ignora tutti gli altri.

Invece di piangerti addosso prova a cambiare la tua vita elevando te stesso. Diventando il meglio che puoi diventare. Risolvere problemi irrisolvibili.

Per farlo devi guidare la tua motivazione e la tua forza di volontà. Studiare tattiche e strategie che ti fanno evitare le trappole mentali e ideologiche.

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Dino Gojanovic

Sull'autore: Dino è il titolare della MKT Factory ed esperto di Internet Marketing. Solitamente legge, scrive e ragiona. Seguilo su Instagram. - DIVENTA UN INSIDER: Iscriviti alla Newsletter

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Dino Gojanovic

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