In questa nostra società di oggi dove si cerca l’istantanea gratificazione consumando di tutto, non è facile accettare una situazione di difficoltà con serenità.
Si è troppo frettolosi di liberarsene come se fosse una malattia.
Le difficoltà invece sono le montagne sulle quali bisogna far fatica per salire e gustarsi il bel panorama.
Bisogna salire spesso per riuscire a costruire un fisico atletico.
Ogni salita è un allenamento. Ogni vetta raggiunta rende la prossima meno pesante.
Cosi è la vita. Dietro ogni difficoltà c’è un’opportunità di miglioramento.
Il colmo è che per ottenere il meglio dalla vita bisogna per forza andare incontro alle difficoltà.
Non puoi arrivare in cima alla montagna senza spingere te stesso nella direzione del dolore.
Si sta meglio a casa sul divano. Perché andare in cima alla montagna?
Cosi’ è per ogni altra cosa bella della vita come avere un proprio business.
Prima di tutto bisogna accettare la realtà. La speranza non è un piano.
Per trasformare le difficoltà in opportunità bisogna agire. Bisogna pianificare e mettere in pratica il piano.
Solo così è possibile emergere da una situazione complicata e difficile.
Certo, essere ottimisti è una buona cosa ma sperare e non agire è da illusi.
Non ti porterà grandi cose nella vita.
L’unica maniera per sconfiggere la paura è il perenne movimento. Devi continuare a muoverti, una volta che ti fermi la paura ti raggiunge.
Restare in movimento tentando sempre nuove strategie è l’unica maniera efficiente di vedere se funzionano.
Sembra un paradosso ma il fallimento è un insegnamento.
Sai per certo che quella strategia non funziona.
Più resti in movimento più fallirai e più avrai raggiunto l’esperienza necessaria per andare su un altro livello.
Ed è in effetti un fatto di livello.
Non puoi andare a far grandi opere senza aver raggiunto abbastanza esperienza.
Le opportunità nella vita sono infinite. Se le persegui tutte non otterrai niente.
Perché la maggior parte delle opportunità non sono sotto il tuo controllo.
Solo una piccola parte lo è. Ad esempio è sotto il tuo controllo la tua istruzione.
E’ sotto il tuo controllo la produzione di contenuti che puoi pubblicare.
E’ sotto il tuo controllo la gentilezza verso i potenziali clienti e altre cose.
Non è sotto il tuo controllo la tua concorrenza. Non è sotto il tuo controllo la disponibilità economia dei tuoi clienti e cose del genere.
Però, se ti focalizzi su quello che puoi controllare non avrai problemi. Prima o poi ce la farai.
Se ti focalizzi su quello che non è sotto il tuo controllo perderai di vista cioè che lo è. Restando cosi con un pugno di mosche.
Fallire è un’altra di quelle opportunità per diventare più forti.
Immagina quel pugile che si è allenato anni e anni ma non ha mai preso un pugno in faccia perché non ha mai sfidato nessuno.
Ovviamente non ha idea di ciò che lo aspetta. Non ha idea di cosa significa un pugno in faccia. Non è preparato.
Al primo che riceve sarà un trauma.
Era meglio partire per gradi.
Se vuoi fare il pugile è meglio che inizi a prendere gli schiaffi da subito. Piano per volta.
Col tempo aumentare la velocità e la potenza.
Cosi il corpo e la mente si abituano e hanno il tempo per creare i giusti anticorpi per la sfida.
Così anche l’imprenditoria.
Bisogna inizia a prendere gli schiaffi da subito. Ma non troppo grossi.
Piccoli.
Bisogna allenarsi. Ad esempio cerca di vendere un prodotto che non hai ancora creato per vedere se la gente è interessata.
Avventurarsi nel porta a porta per ricevere i rifiuti in faccia e per conoscere l’opinione dura e cruda.
Se un prodotto non va. Si accusa il colpo e si crea un altro migliore. Poi un altro ancora. Poi un altro ancora, finché, beh… finché vivi.
L’imprenditoria è un lavoro per tutta la vita. E’ un’attività 365 giorni all’anno, per sempre.
Si certo. Tu vuoi andare 3/4 settimane alle Seychelles e staccare il telefono, la email e non toccare il computer.
Ma quando torni e ti rendi conto che la tua concorrenza ti ha sorpassato vedrai che il secondo anno alla Seychelles non ci vai.
Non senza lavorare anche da li.
La perfezione è fallimentare. Nel senso che, se cerchi di raggiungerla non combinerai niente.
Sarai troppo critico con te stesso e questo bloccherà la tua creatività.
Senza creatività non vai in avanti. Anche perché non sei un cinese copione.
Non hai questa fortuna perché in Cina basta che copi qualcosa e la vendi al prezzo più basso e hai svoltato.
In occidente è difficile fare qualcosa di copiato a costi minori senza un processo produttivo veramente rivoluzionario oppure dei capitali talmente ampi da poter comprare robot industriali a chili.
Comunque, tu pensa al progresso. Inizia da quel poco che hai e cerca di migliorare quotidianamente.
Pensa a migliorare ogni dettaglio. Col tempo non diventerà perfetto ma sarà decente da rendere il tuo business profittevole e rispettato.
C’era un tizio una volta che si chiamava Charles Bukowski. Era un alcolizzato, puttaniere, giocatore d’azzardo, disonesto, aggressivo, che non restituiva i debiti e che ogni tanto voleva fare il poeta.
Lavorava in un ufficio postale che odiava.
Ha provato per decenni a convincere qualche editore a pubblicargli il libro che nessuno accetto.
A loro dire era disgustoso e perverso.
Verso i cinquant’anni un editore lo prese a cuore. Decise di pubblicargli qualcosa ma non aveva molto da offrirgli.
Bukowski disse che tra restare in vita all’ufficio postale e rischiare di morire di fame facendo lo scrittore avrebbe preferito la seconda.
Dopo poco i suoi libri fecero il giro del mondo.
Vendette milioni di copie e divenne una celebrità.
Ma sebbene arrivarono i soldi, la fama e tutto il resto lui comunque restò sempre lo stesso.
Continuò ad essere un alcolizzato, puttaniere, giocatore d’azzardo, manesco etc.
E sulla sua tomba scrisse “Don’t try”. Non provare.
Ma cosa intendeva dire?
Forse che non devi inseguire i tuoi sogni? Non devi cercare di migliorare la tua situazione economica?
Forse voleva dire che se il tuo obiettivo è quello di diventare ricco, ogni giorno trascorso in povertà sarà per te un motivo per l’infelicità. Per essere stressato o arrabbiato.
Se vuoi disperatamente una compagna, ogni giorno passato nella ricerca sarà un giorno triste. E quando incontrerai una che ti piace sarai troppo bisognoso per piacerle.
Allontanando cosi’ da te il risultato sperato.
Cercare disperatamente di avere il positivo, genera il negativo nella tua vita.
Ma inseguendo il negativo, puoi giungere al positivo.
Bukowski era diverso da tutti gli altri.
Ha fatto quello che voleva fare.
Non ha fatto finta che il lavoro normale gli piacesse. Non ha fatto finta di essere felice in un rapporto di coppia solo per non rimanere da solo.
Non ha fatto finta di essere un bravo vicino di casa con il prato sempre verde per essere accettato dalla collettività.
Ha avuto il coraggio di restare diverso seppur con l’estremo dolore della povertà, della solitudine, del disprezzo popolare, del rifiuto e ogni altra cosa negativa.
Ha scelto la propria strada.
Per certi versi la gratitudine sembra essere morta. Si vede solo gente che disprezza, disonora, o invidia.
Sembrano essere presi tutti dalla rabbia. In pochi che riescono a provare gratitudine.
Qualcuno risponderebbe “ma grato a chi?” “per cosa poi? A me non mi ha aiutato nessuno quando avevo bisogno”.
Ma io dico… bisogno essere grati di essere in vita. Di essere in salute. Di avere amici e parenti.
Di avere una casa o un tetto. Di avere in frigo qualcosa.
Di aver mangiato oggi. Di avere i vestiti, di avere un computer.
Di avere un lavoro, una compagna o un compagno.
Di vivere in un paese non in guerra. Di avere l’accesso alle cure mediche.
Di saper leggere e scrivere. Di avere internet e tutto il suo accesso all’informazione.
Queste sono solo alcune delle cose a cui essere grati giorno dopo giorno.
Ma ci lasciamo accecare dalle opinioni ciniche altrui che ci dicono continuamente che ti stanno prendendo qualcosa, che ti hanno preso qualcosa, che ti vogliono far del male, che ti hanno fatto del male, che non ti puoi fidare di nessuno, che ti hanno deluso, che pensano male di te.
E alla fine perdi la gratitudine e dici che il mondo fa schifo.
Sicuro. Se lo paragoniamo con quello su Instagram. Certo, il nostro fa schifo.
La vita è fatta di ostacoli difficili e meno difficili.
Quelli meno difficili sono tali perché hai l’esperienza.
Ad esempio, per un bambino piccolo camminare è un ostacolo. E dovrà fallire ripetutamente per molto tempo prima di riuscire a fare tre passi.
Ma per te questo non è un ostacolo. Tu sei su un altro livello.
Ma sopra di te c’è gente della tua stessa età che ha raggiunto dei livelli incredibili.
Hanno fallito molto e adesso hanno un vantaggio.
Non ti addormentare, continua a fallire.
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