Secondo Peter Drucker, il marketing è troppo importante per essere lasciato ai dipendenti del reparto di marketing.
Aveva ragione?
Probabilmente sì.
Non è quindi un caso se tutte le aziende fanno marketing.
Senza di esso l’azienda non sopravviverebbe a lungo.
Il marketing è di primaria importanza. Non solo per le aziende ma anche per i singoli individui. Ma questo è un argomento che vedremo più in avanti.
Ordunque, visto che non possiamo farne a meno… diamoci da fare.
Ecco i consigli che vale la pena seguire.
Partiamo da una cosa molto importante.
Il Brand non è il logo. Il Brand non sono i tuoi colori. Il Brand non è il tuo font.
Il Brand è ciò che gli altri immaginano o percepiscono quando vedono il tuo logo, il tuo sito, il tuo prodotto o servizio.
Capito? E’ ciò che gli altri hanno in testa.
Quando si dice “quella azienda ha un solido Brand” si intende che i consumatori hanno un’opinione o un sentimento positivo riguardo ad essa.
E quando si fa un’azione di Branding si mira a cambiare questa percezione nella testa dei consumatori.
Ma non puoi cambiare in meglio alcunché se non conosci te stesso e non conosci la tua clientela.
E prima di crearlo e generare un cambiamento positivo bisogna conoscere e ottenere delle cose.
Ad esempio, devi sapere qual è la tua audience.
A chi stai parlando?
Almeno che tu non stia producendo per te stesso suppongo che stai producendo per qualcuno.
Per chi?
Se non lo sai allora ecco come puoi trovare la tua audience.
Come prima cosa osserva i tuoi attuali clienti.
Chi sono?
A quali settori appartengono?
Quanti anni hanno?
Qual è il loro sesso?
Che nazionalità hanno?
Dove mangiano la sera?
Tieni d’occhio la tua concorrenza.
Che tipo di clienti hanno?
Quali strategie di prezzo adoperano?
Che tipo di competenze hanno?
Quale è la loro strategia di espansione?
Da dove ricevono il traffico?
Analizza i tuoi prodotti o servizi.
Quale problema risolve il tuo prodotto?
Analizzalo in dettaglio.
Fai domande che non hai mai osato fare prima. Cambia il tuo modo di pensare se è necessario. Chiedi ad amici o parenti se puoi.
Scegli una specifica demografica da targetizzare.
Come diceva Bruce Lee:
Non temo l’uomo che ha allenato 10.000 colpi diversi. Temo quello che ha allenato un solo colpo per 10.000 volte.
Anche nelle arti marziali devi concentrare la forza e puntare ad un unico punto per volta.
Cercare di colpire in tutti i punti senza una giusta focalizzazione non è strategia vincente.
La tua missione definisce le tue aspirazioni a lungo termine.
Spiega perché stai facendo tutto questo e qual è l’ultimo obiettivo che vuoi raggiungere attraverso il tuo contributo.
La tua missione definisce lo scopo del tuo lavoro e l’effetto che intendi avere sul mondo che ti circonda.
In breve puoi fare così:
Passaggio 1: riunisci il tuo team per elaborare la dichiarazione di visione dell’azienda.
Passaggio 2: raccogli feedback dai tuoi dipendenti su ciò che credono che l’azienda rappresenti.
Passaggio 3: consulta le principali parti interessate su ciò che vogliono che la loro attività faccia.
Passaggio 4: Raccogliere possibili affermazioni che catturino i valori dell’azienda e ne definiscano lo scopo o l’obiettivo.
Passaggio 5: Da queste varie affermazioni, abbozza quella che ritieni coglie meglio ciò che stai cercando di ottenere come organizzazione.
Passaggio 6: Quindi rivedi la tua bozza con tutte le persone che ti hanno aiutato
Poi hai bisogno di rappresentare la tua azienda con un marchio ben visibile. Un logo ad esempio.
Che permette di distinguere la tua azienda da tutte le altre.
Se non hai strumenti o conoscenze a tua disposizione puoi usare Brandmark.io
Con quale tonalità parla il tuo Brand?
Crea un messaggio che distingue il tuo brand dalla massa.
Integra il tuo brand in ogni aspetto del tuo business.
Cerca di essere il primo fan perché senza passione è difficile essere spontanei. La gente lo vede quando qualcosa è artificiale.
Se conosci il Principio di Pareto allora sai perfettamente perché devi prendere estrema cura di questo 20%.
Sono quelli che ti fanno l’80% del fatturato.
Li devi trattare con i guanti. Sono la tua salvezza.
Fai di tutto per identificarli a fondo. Conoscere tutto di loro per sapere come soddisfarli al meglio.
Non devono mai andare dalla tua concorrenza.
Bisogna sempre prendersi cura dei propri clienti. E’ grazie a loro che la tua attività esiste.
Ma per curarli al meglio devi investire del tempo. Che è poco e prezioso.
24 ore al giorno non bastano per fare tutto.
Allora bisogna sottrarlo a qualcuno.
Ai clienti peggiori ad esempio.
Come dicevo prima, il Principio di Pareto dice che il 20% dei tuoi clienti migliori ricoprono l’80% del tuo fatturato.
Ma dice anche che il 20% dei tuoi clienti peggiori ti danno l’80% dei problemi.
Chi sono questi clienti? E’ necessario che gli concedi altro tempo e risorse?
Non sarebbe meglio se ti focalizzassi con più attenzione sui tuoi clienti migliori?
Nessun cliente sarà servito bene se il tuo personale è scontento.
L’infelicità è contagiosa.
Bastano solo un paio di dipendenti infelici per propagare l’infelicità ovunque.
Ricorda che anche un piccolo foro può far affondare una grande nave.
Prima del business c’è il rapporto umano
Ogni attività è fatta di essere umani che lavorano per vendere un prodotto o servizio ad altri esseri umani.
Non ci può essere buon business senza un rapporto umano prima.
Quasi ogni transazione è accompagnata da una dose di fiducia.
Non dai i soldi a qualcuno che con molta probabilità non ti darà niente in cambio.
Dai i tuoi soldi in cambio di un prodotto o un servizio.
Dai fiducia.
Devi instaurare un rapporto di fiducia.
Una buona maniera per iniziare è di dare fiducia per primi.
Serve iniziale coraggio. Sopratutto se si è stati scottati in passato.
Dai spazio ai tuoi collaboratori.
Falli respirare. Dagli spazio.
La creatività necessita di libertà.
Chi ha delle capacità non si fa schiavizzare facilmente. Perché ha delle opzioni.
Può scegliere. Se tu lo tratti da schiavo quello troverà un altro datore di lavoro entro due giorni.
Cerca inoltre di aiutarli a sviluppare nuove capacità.
Il mondo del business è sempre più in accelerazione e nessuna azienda può sopravvivere senza innovare nei processi.
Incentiva il lavoro di gruppo invece della individualità.
Valorizza l’integrità.
Warren Baffett cerca tre caratteristiche in ogni dipendente.
Integrità, intelligenza ed energia.
Ma senza l’integrità con le restanti due si distruggerà.
Incoraggia la trasparenza.
Non ci può essere vittoria nel lungo termine senza una collaborazione trasparente.
Senza trasparenza non ci può essere fiducia. E senza fiducia non c’è collaborazione ottimale.
Dopotutto, quando mai ti verrebbe di aiutare colui di cui non ti fidi?
Una delle regole universali per ottenere il successo è la costanza.
Farsi vedere con costanza.
Woody Allen diceva che l’80% del successo è semplicemente farsi vedere. Essere presenti.
Se hai abbastanza costanza puoi battere anche gente con il talento.
Nessuno nasce colto. Nessuno nasce professionista. Nessuno nasce competente.
L’unico modo per crescere è di essere curiosi.
Di cercare risposte in eterno.
Perché non rivolgere queste domande al mercato?
Quando è stata l’ultima volta in cui hai detto di amare il tuo lavoro?
Se è passato molto tempo è giunto il momento di dubitare il suo proseguimento.
Devi fare cose delle quali sei appassionato. Che senso ha fare nella vita cose che non ti garbano?
Anni fa le cose erano diverse.
Se nascevi figlio di un fabbro dovevi fare quel mestiere che ti piacesse o no.
Oggigiorno, hai la possibilità di esplorare.
Perciò, perché non farlo?
Che ti resta se non innovi?
Nell’era dell’estrema digitalizzazione non hai speranze di restare a galla senza abbracciare l’innovazione di prodotto e processo.
Anche gli uomini di chiesa che sono i più conservatori stanno innovando. Hanno capito che si devono adeguare ai tempi.
Non importa quanto duramente ti impegni, non ce la puoi fare da solo.
Il business non è una partita di tennis.
E anche se lo fosse, ogni giocatore ha bisogno di un allenatore, massaggiatore, manager, assistente e via dicendo.
Non c’è nemmeno un business che possa sopravvivere senza un’alleanza.
Nessun uomo è un’isola.
Hai bisogno di un team.
Stringi alleanze, sia con i tuoi impiegati che con le aziende esterne e clienti.
Non puoi fare un lavoro decente con pessimi strumenti.
Parti svantaggiato.
Eccoti alcuni strumenti utili.
Nella maggior parte delle aziende se il miglior dipendente si licenza sono perduti.
Perché nessuno sa come fare il suo lavoro.
Questo perché hanno creato l’azienda sui talenti e non sui processi.
Se la tua azienda è guidata dai processi e perdi un dipendente, poco importa.
Puoi assumere un’altra persona ed insegnargli il processo.
Il mercato è una specie di luna park. Dove tutto è luccicante. Tutto chiassoso e si rischia facilmente di perdere il senso dell’orientamento.
Se salti da un trend all’altro senza alcun tipo di analisi finisci per non concludere nulla.
Devi avere un tua bussola interna con la quale percorrere il sentiero che ti sei prescelto.
Ovviamente questo non significa che devi insabbiare la testa sulle questioni del mondo. Devi semplicemente essere consapevole che il mercato non è una buona guida ma è un buon servo.
Sembra una cosa scontata.
Ma c’è un abisso tra ciò che tu pensi sia un’offesa e ciò che pensano gli altri che lo sia.
Ci sono persone più sensibili di te. E cioè, si offendono con delle cose che a te risultano inoffensive.
Osserva per capire ma non farti bloccare. Devi essere consapevole ma non paralizzato dalla paura di offendere.
In ogni cosa, troverai sempre qualcuno a cui non piace il tuo comportamento.
Se vuoi scacciare via la tua audience, cerca di essere noioso.
E’ un ottimo modo per restare da soli e in bancarotta.
Nessuno ama i noiosi e nessuno sembra avere pietà di loro.
Tra le cose che puoi fare per andare in questa direzione:
Picasso diceva, “non copiare, ruba”.
E cosa voleva dire con questo?
Essere un artista significa imparare da coloro che sono venuti prima di te.
Diceva Bernardo di Chartres che noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’acume della vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.
Pochissime cose nel mondo dell’arte sono veramente originali.
Gli artisti si ispirano sempre gli uni agli altri.
I grandi artisti sono in grado di trarre ispirazione da più fonti. Possono adattarsi ed evolvere il loro stile a seconda del progetto.
Non sono testardi e arroganti. Sono sempre disposti a imparare dagli altri per migliorare.
Credere che il tuo lavoro sia completamente originale è un danno per il tuo lavoro e il tuo mestiere.
Ti ferma nello sviluppo e ti rende ristretto.
Evolvi con il tuo mestiere e sii disposto a rubare idee da chi ti circonda e da coloro che ti hanno preceduto.
Il marketing è importante.
Anzi… di più.
E’ fondamentale.
Va fatto quotidianamente.
Non è per gente pigra.
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