Ogni anno è diverso.
Ogni anno insegna qualcosa, nel bene o nel male.
L’anno scorso è stato un anno in cui ho imparato veramente molte cose.
I libri che ho letto sono stati veramente illuminanti. Le persone che ho avuto modo di incontrare però lo sono state ancora di più.
Amo frequentare persone dalle quali posso imparare cose nuove e cerco sempre di tenere a mente una bellissima frase.
Se sei il più intelligente nel gruppo allora sei nel gruppo sbagliato.
Comunque ecco quali cose ho imparato e che anche tu dovresti conoscere se vuoi fare la differenza.
Ed e’ proprio qui la parte spaventosa. Se fai le cose diversamente sei a rischio critiche ed esclusione sociale.
Due cose che decisamente spaventano chiunque.
La percezione interna del rischio ci rende conformi.
Un’artista ad esempio che abbia problemi economici, sarà meno propenso a fare arte anti-conformista, provocatoria, ribelle o astratta.
Proprio perché essere attaccato o criticato potrebbe peggiorare la sua situazione già così precaria.
O almeno questa è la sua percezione delle cose.
Fare le cose fuori dagli schemi pur sapendo di non potersi permettere alcun rischio è il prodotto di un estremo coraggio o di una totale incoscenza o pazia.
Non avrei mai potuto credere che siamo così vicini a creare un essere più intelligente di noi.
Tutto ciò che comporterà è oltre ogni immaginazione.
E’ la cosa più eccitante e nel tempo stesso spaventosa che io abbia mai letto. E soprattutto così reale.
Così immensa.
O e’ la nostra porta verso l’immortalità oppure è la nostra estinzione.
Mi sembra un pensiero degno di essere ragionato. Insomma non è proprio il problema del cosa c’è in televisione il sabato sera.
Negli ultimi anni la maggior parte dei marketers hanno dedicato il proprio tempo alla creazione dei contenuti.
Al cosiddetto content marketing.
La strategia era che bisognava creare contenuti di valore per attirare i clienti.
Oggi il problema è che tutti creano contenti e c’è una sovrapproduzione.
C’è talmente tanto contenuto che i clienti non riescono a consumare.
Ed è un po’ come una bolla speculativa che sta per scoppiare.
La peggior cosa da fare è ripetere se stessi. E’ l’inizio della fine.
Significa che non c’è stato un progresso. Che non hai accumulato altre esperienze.
Che non sei migliorato nel tuo lavoro. Sei rimasto tale e quale.
Se pensi di aver fatto bene una cosa datti una pacca sulla spalla. Ma il giorno dopo cerca di far meglio.
Cerca di trovare il difetto da migliorare.
Certo… se cerchi di migliorare ciò che va bene rischi di peggiorare il tutto.
Sicuro, c’è questo rischio. Ma puoi sempre tornare indietro e ricominciare da capo.
Se però non innovi è quasi sicuro che col tempo tutto peggiorerà. Solo che in questo caso è più difficile ricominciare da capo perché la lacuna è più grande.
Una dei nostri difetti e’ di cercare sempre di predire il futuro per riuscire ad anticiparlo.
Se si avvera è un successo, altrimenti ti sei specializzato sul nulla.
Pensa ad esempio che tu sia convinto che il linguaggio di programmazione del futuro sarà Python.
E decidi di investire tempo e denaro per specializzarti in esso.
Invece accade che un altro linguaggio prenda il sopravvento e così le tue conoscenze diventano del tutto inutili.
Centinaia di anni fa se tuo padre era un fabbro, tu con molta probabilità erreditavi anche il suo lavoro.
Oggi, con il progresso sempre più veloce ci si domanda se il tuo mestiere ci sarà ancora nei prossimi 10 anni.
Se hai letto il mio articolo sull’întelligenza artificiale ti sarai accorto quanto non sia il caso di scherzare.
Più leggo ed imparo e più comprendo quanto la conoscenza dell’imprenditore in quello che fa decreta la sopravvivenza dell’azienda.
Ad esempio, se tu crei una startup e ti avventuri alla ricerca degli investitori, i quali la sanno molto più lunga di te in fatto di negoziazioni, rischi di restare in mutande.
Infatti accade spesso che i fondatori vengono ben presto liquidati se non sono in linea con i voleri degli investitori.
Ad esempio i fondatori di una startup tecnologica avevano urgente bisogno di liquidità e perciò si misero a cercare degli investitori.
Ne trovarono uno che voleva vedere in dettaglio la situazione economica della startup.
Iniziò a chiedere documenti su documenti.
E più documenti i fondatori fornivano, più ne richiedeva l’investitore. Su ogni dettaglio, anche il più insignificante.
Ma perché?
Semplice… aveva capito che la startup aveva problemi di liquidità e voleva allungare i tempi per rendere i fondatori ancora più disperati.
Così avrebbe potuto comprare una fetta enorme della startup per pochi spiccioli.
Il bello di essere imprenditori di sè stessi è che si può cambiare senza chiedere il permesso a nessuno.
Però si può anche cessare l’attività senza chiedere permesso.
Infatti, la maggior parte sbaglia a cessare qualcosa che non va inizialmente.
Molti partono con un’idea e se quella si dimostra in qualche modo non corretta spengono tutto e ciao.
Io sono per la mutazione. Se qualcosa non va, si muta, si cambia, si trasforma.
Se sembra difficile prova ancora un pò. Se sembra impossibile prova ancora un pò.
Penso che ci si arrende troppo facilmente per via delle aspettative troppo alte.
Certo, la fortuna ha la sua parte.
Se cerchi di allungare la sofferenza rischi di ammalarti.
Oppure il rischio non c’è ma non lo sai e non vuoi rischiare.
Insomma non si hanno certezze. Come non ha certezze quello che scala il Monte Everest.
Tutte le imprese di una certa portata richiedono alto rischio.
Ecco perchè solitamente chi riesce nel lungo periodo é qualcuno che ha del coraggio.
Se hai la sensazione ti tenere il freno a mano tirato allora probabilmente sai di cosa parlo.
Dei freni che ci auto-imponiamo e che ci limitano terribilmente.
Tu sai già cosa fare o come vorresti essere ma per un motivo o un altro ti blocchi.
E’ probabile che questo lato lo consideri una debolezza, un qualcosa da nascondere.
E se invece questo fosse la tua chiave di volta? Il tuo marchio di fabbrica.
La maggior parte degli artisti che conosciamo sono famosi soprattutto per i loro difetti.
Pensa agli orribili baffi di Salvador Dali’. All’inguardabile vestiario di Lady Gaga, alle enormi labbra di Mick Jagger, agli orripilanti calzini bianchi di Michael Jackson.
Per poter produrre e sopravvivere con ciò che produci dovresti anche conoscere tutti quelli che ti bloccano la strada.
Incapacità di dire no
Warren Buffett disse una volta che la differenza tra un uomo di successo e l’altro, è che l’uomo di successo dice di “no” a quasi tutto.
Per poter coltivare il suo mestiere, per avere la totale focalizzazione su ciò che fai devi dire di no a tutte quelle cose che non portano valore nella tua vita.
E’ un’abitudine questa come ogni altra. Serve tempo e impegno iniziale per implementarla.
Ma una volta presa darà i suoi frutti.
Paura del caos
Einstein disse una volta. “Dicono che colui che ha la scrivania in disordine ha la mente confusa. Ma allora colui che ha la scrivania vuota che mente ha?”
Non aver paura del caos. La più grande creazione del mondo, cioè la nascita avviene tra le urla, il sudore, il sangue e totale caos.
L’artista che crea è avvolto nel caos.
Chiunque è in moto fa caos. Il caos è vita, è movimento.
Un’altra bellissima frase è di Mario Andretti che diceva; “se hai tutto sotto controllo allora non stai andando al massimo.”
Cattive abitudini sanitarie
Mangi male, bevi poco e male. Le conseguenze arriveranno col tempo.
Dal libro Miracle Morning estrapolo questa frase; “se non crei tempo per creare la salute, sarai forzato a creare il tempo per la malattia”.
Ambiente che non sostiene i tuoi obiettivi
Gli ambienti ostili sono ovunque a partire dalle famiglie che scelgono il percorso professionale per i propri figli contro il loro volere.
Alle città ostili con le nuove tecnologie se ad esempio vuoi aprire una startup in questo settore.
Alle nazioni che non amano la diversità ma preferiscono il conformismo, ecc…
Insomma, non importa la tua situazione, troverai sempre ambienti ostili ai tuoi obiettivi.
Considera questo fatto e procedi con responsabilità.
La tua identità è sotto il tuo controllo e la puoi modellare come meglio credi.
E’ un problema se sei sempre vissuto in un’unica città e tutti ti conoscono con una certa identità allora sarà per te più difficile cambiare.
La gente dirà che non sei più la stessa persona. C’è chi dirà che sei meglio e chi dirà che sei peggio.
Andrai in confusione. Penserai di non sapere più chi sei.
Farai dei passi in avanti e poi dei grandi passi indietro.
Le mani di un pianista sono diverse dalle mani comuni.
Con la costante pratica nel suonare si trasformano di conseguenze per essere ottimali per il piano.
Quindi ciò che tu fai o crei nella vita ti crea di conseguenza.
Se cerchi di essere diretto e sincero nella vita, questa sincerità ti trasformerà la psiche e il corpo.
Non si finisce mai di imparare. Sembra che l’università non basta più in questa odierna società.
La vita è un continuo apprendere.
Spero che queste riflessioni ti siano utili quanto lo sono state per me.
Se pensi che un tuo amico possa beneficiare di questi consigli, prenditi la responsabilità di condividerli.
Nel mondo del marketing digitale, l'email rimane uno degli strumenti più potenti per generare vendite…
Nel panorama competitivo odierno, avere una strategia di marketing solida è essenziale per il successo…
Il video marketing ha trasformato il modo in cui le aziende comunicano con il loro…
Il mondo del marketing è in continua evoluzione, con nuove strategie e tecniche che emergono…
Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) è diventata un componente essenziale del marketing moderno. Le…
Non farti inscatolare. Se agganci la tua attività o il tuo prodotto a un mercato…