Questo non è il mio solito articolo sull’online business e il web marketing sebbene è in qualche modo collegato.
In questo articolo parlo delle forze psicologiche che governano la nostra carriera, la nostra vita, i nostri rapporti interpersonali e le quali sono i nostri veri nemici.
Senza la dovuta conoscenza di come queste forze operano non possiamo migliorare la nostra vita, l’azienda né il suo ambiente di lavoro.
Sono forze psicologiche ereditate o acquisite che distruggono quotidianamente il nostro lavoro.
Queste forze ci rendono deboli e agiscono sul nostro senso del bisogno.
Infatti se non avessimo un costante bisogno di qualcosa saremmo tutti perfetti. Perché dopotutto è il bisogno che ci rende deboli. Pensa a cosa è disposta a fare la gente quando ha fame o sete.
Del bisogno di mangiare, bere o dormire non ci possiamo liberare ma di qualcos’altro si.
E’ insopportabile che qualcuno si permette di sminuirti. Vero?
Tu vali più di altri, tu sei superiore e lotterai sempre per farlo capire a tutti.
Ma questo pensiero purtroppo ti porterà a doverti continuamente scontrare con le persone. La tua vita sarà sempre un campo di battaglia.
E sappiamo entrambi che cosa succede quando si fa battaglia in azienda, in famiglia, con i fornitori e via dicendo.
La forte carica emozionale che ricevi nel momento in cui ti senti sminuito è attivata dall’Amigdala che è una parte del nostro cervello che gestisce le emozioni primordiali, in particolar modo la paura.
E’ lei che ti dice se sei in pericolo oppure no, se devi attaccare o fuggire. E tu le obbedisci perché pensi che sei lei.
Se lei dice fuggi, tu fuggi. Se lei dice attacca tu attacchi.
Se non avessimo l’Amigdala probabilmente vivremmo senza la paura.
E’ utile però nei momenti di vero pericolo come nel caso d’un attraversamento di strada mentre arriva una macchina. Il problema è quando considera uno che ti muove una critica alla stregua d’un attentato alla vita.
Pensa ad esempio ad un cliente che attende al bar qualcuno che gli serva il caffè. Dopo alcuni minuti di attesa si spazientisce ed inizia a protestare a voce alta come se tu gli avessi ucciso il cane.
Come mai è cosi’ arrabbiato? Il suo Amigdala gli ha detto “Ti stanno ignorando. Ti considerano non degno di attenzione. Per loro non vali. Devi attaccare e fargli vedere chi sei.”
A questo punto il buon uomo esplode e fa la sua sceneggiata.
Per imparare a stare con le persone bisogna saper controllare le emozioni come prima cosa perché possono rovinare un business meraviglioso.
Un buon esercizio è proprio quello di sfidare continuamente Amigdala e considerare queste scosse emozionali come sentimenti piacevoli.
Nel senso che ogni volta che ti arriva un messaggio di pericolo tu devi rimandare il messaggio al mittente. Solo così potrai andare in ambienti ancora più pericolosi.
Ti trovi in un dialogo e non sei d’accordo con quello che dice l’altro. Ti impunti e non molli finché l’altra parte non cede. Alzi la voce, aumenti la velocità e magari incominci anche a dirgli che non capisce niente.
Sei sempre sotto gli effetti delle tue emozioni e hai paura di sentirti inferiore.
Il sentimento che provi in quel momento è la chiave di svolta… se lo fomenti rischi di rovinarti una settimana di lavoro con rancori di vario genere.
E’ questo uno dei motivi per cui la maggior parte delle persone non è produttiva. Cerca a destra e sinistra motivi per aver ragione e mettersi a discutere su tutto. Sulla politica, sul economica, sullo sport.
Per essere produttivi non bisogna cadere in queste trappole.
Un giorno si vince e un giorno di perde. Questo è la costante nella natura. Quando perdi accetta la cosa serenamente e impara qualcosa.
Abbandona l’idea che devi per forza vincere. Ti riempi solamente di ansie da prestazione e può diventare una tortura conviverci.
L’unica persona che devi vincere sei tu. Devi superare sempre e solo te stesso. Questa è una vittoria che bisogna celebrare in eterno.
Vincere la propria pigrizia, la propria ignoranza, la propria cattiveria, la propria intolleranza. Queste sono battaglie che devi vincere.
Uno dei più grandi allenatori di basket americano, John Wooden disse di non aver mai detto ai suoi di vincere. Ha sempre e solamente detto “date il massimo che potete”.
Secondo lui una persona di successo non è quella che ha vinto ma quella che ha dato il massimo. Ed è decisamente un pensiero controcorrente perché tutta la nostra società è basata sul dover vincere a tutti i costi.
Ti consiglio il suo libro Wooden On Leadership
E’ in inglese ma se scopri una versione in italiano fammelo sapere.
Pensi di non farcela? Hai bisogno della tua quotidiana routine che ti tiene in uno stato di calma altrimenti potresti andare in panico?
Perciò tieni tutto sotto controllo, anche le persone. Non vuoi che facessero o dicessero delle cose e tutto il tuo castello immaginario cadesse all’improvviso.
Sarebbe una vera e propria tragedia… o forse sarebbe una salvezza?
Forse hai creato una prigione per la tua mente! Lasciati andare! Lascia il freno a mano ed inizia a correre in libertà.
Mario Andretti, pilota di Formula 1 disse:
Se hai tutto sotto controllo è perché non stai andando abbastanza veloce
Come viene facile quando qualcosa va storto. Ma certo! E’ colpa di altri se non ho fatto questo. Se non fosse per lui o loro, io avrei fatto tutto. Sarebbe tutto perfetto. Invece sono un branco di cretini e rovinano sempre tutto.
Sappi che la mente vuole essere coerente. Se critichi un collega per un errore allora la tua mente criticherà a te quando farai un errore simile. E la critica sarà della stessa entità.
D’altro canto però se minimizzi le critiche ad altri sarai può tenero anche con te stesso.
Non a caso le persone che criticano molto imparano poco. Non hanno il coraggio di provare per non criticarsi da sole.
Gli errori sono di chi tenta e perciò devono essere permessi.
Non parlo in questo caso di errori di pigrizia perché non dovresti come prima cosa avere intorno gente pigra.
Vai nei posti più lussuosi che non ti puoi permettere solo per farti le foto, raccontarlo in giro e magari pubblicare l’intera esperienza su Facebook.
Lo sai anche tu che non ti ha reso felice. Anzi… hai dentro di te come una sensazione che non fosse abbastanza. Che avresti dovuto fare di più per impressionare.
Oppure che dopo tutte quelle foto di posti tropicali, hai ricevuto cosi pochi likes. E’ una tragedia.
Se hai bisogno di impressionare è perché pensi di non valere già così come sei.
Non esistono. Sono solo nella tua testa. E sono quelle cose immaginarie che ti fanno fare una vita al di sotto del tuo vero potenziale. Il tuo vero potenziale è ben oltre le tue paure.
Un buon trucco è di dare un nome alla propria paura. Così facendo imparerai a conoscere la differenza tra una paura e l’altra. In quali contesti si manifestano, con quale intensità e cosa li fa scomparire.
La cosa che ti sorprenderà di sapere è che sono a centinaia e non semplicemente una.
Se hai l’impressione che più passano gli anni e più paure hai, è dovuto proprio dal fatto che non le risolvi. Si accumulano e generano altre paure.
Inizia a risolverle una dopo l’altra fino alla loro quasi completa estinzione. E’ ovvio, non riuscirai mai a liberarti completamente ma almeno non saranno così incisive da paralizzare le tue scelte di vita.
Le persone molto paurose non vivono perché ogni loro gesto è accompagnato da qualche forma di paura. Pensano continuamente alle conseguenze negative delle loro azioni.
L’unica forma di pace per loro è nel fare sempre meno azioni per avere meno paure. Ecco che poi diventa una via per il buio totale. Per l’immobilizzo. Per l’isolamento.
Non puoi vivere il presente a pieno se vivi nel passato che non c’è più. Il passato è una tua riproduzione e non ha niente a che vedere con il vero passato.
Il passato vero non può mai diventare il presente. Ciò che fai con i tuoi ragionamenti è di creare un passato immaginario nel presente.
Tra l’altro il passato è niente rispetto a cosa potrebbe essere il presente se solo riuscissi a raggiungere il tuo vero potenziale.
Perché non migliorarsi? Perché non essere più felici? Perché non essere più energici? Perché non aspirare a conoscere meglio la natura? Le persone. Leggere più libri. Perché non farlo?
Si guarda al passato perché si è abbattuti nel presente e non si vede una gran luce per il futuro. Invece questa è l’occasione per diventare qualcosa in più.
Non si diventa qualcosa in più se non si superano gli ostacoli. La vera crescita è nel superamento dei problemi. Chi non risolve problemi non può migliorare.
La vita ci offre problemi cosi noi possiamo risolverli. Maggiore è il problema maggiore è la possibilità di crescita.
La vera felicità è sapere di aver superato un problema che sembrava impossibile. Pensa tutte quelle volte che l’hai fatto nella tua vita. Pensa la gioia.
Tutte quelle volte che hai pensato di non farcela e poi…Vittoria! Ah…che salto di qualità. E quanto hai imparato su di te. E la fierezza che emanavi.
Al gioco non c’è mai fine. Tutti hanno sempre detto unanime che non c’è mai fine al desiderio di accumulo. Che non ti renderà più felice ma più schiavo di sempre più una moltitudine di oggetti che richiedono la tua costante cura. Occupano spazio sia mentale che temporale.
Se hai 10 macchine non le devi pulire tutte? Sei hai dieci case non le devi custodire tutte? Ogni oggetto nella tua vita richiede una piccolissima frazione del tuo tempo. Eppure il tempo è una di quelle cose che non puoi più ricomprare.
Gli oggetti richiedono attenzione, proprio come le persone. Ma per essere un imprenditore o un manager di successo bisogna valutare con attenzione il proprio tempo.
Non piacerai comunque mai a tutti.
Se tu dentro te stesso sai che hai agito secondo i tuoi principi che importa di come vedono le cose altri?
Cosa hai da perdere? Le amicizie? Se gli amici non credono in te forse era meglio perderli.
Non hai niente da perdere se non il tuo ossessivo controllo. Più pensi di avere il controllo meno ne hai nella realtà.
Ciò che è la tua reputazione non è nelle tue mani ma nella testa della gente. Smettila di vivere rigidamente per la paura che qualcuno possa cambiare l’opinione di te. Dopotutto se la cambiano potrebbe essere anche peggio.
Pensa quanto questo sentimento ti abbia reso debole e bisognoso fin adesso e non ti ha mai aiutato a tenere un rapporto. Anzi l’hai sempre distrutti per i sentimenti negativi che generava come l’ira, l’invidia o l’odio.
L’attaccamento nasce dalla mente scarsa. Cioè il pensare di avere solo questo e se lo perdi sei finito. Questo ti rende ceco e non disposto ad accogliere nuove cose perché perderesti di vista l’oggetto del tuo attaccamento.
Accogli nuove cose e lascia andare le vecchie.
Con questo non dico che devi abbandonare le persone care. Intendo che devi abbandonare il bisogno di attaccamento. Questo sentimento di dipendenza.
Lo diceva anche il maestro Yoda su Star Wars. “Esercitati a distaccarti da tutte quelle cose che hai paura di perdere”. Se le cose non vanno come da te previste andrai in seria crisi dalla quale potresti perdere molti pezzi.
Lo diceva qualcuno tempo fa:
Non so qual è il segreto del successo ma conosco quello dell’insuccesso, cercare di accontentare tutti.
Scegli le persone che ami e che loro amano te. Scegli i vincitori che vogliono che vinca anche tu.
La scusante è sempre pronta per farci credere che non siamo controllori del nostro destino. La verità è che dietro ad ogni scusante c’è sempre il vero colpevole. Tu.
Sei tu il capitano della tua nave e sei tu che decidi la rotta.
Il mondo sarebbe un posto bellissimo se l’essere umano sapesse come lasciar andare le cose nocive.
Quelle cose che intossicano la mente.
Ma purtroppo, tutte le cose di valore richiedono fatica e sacrificio.
Ed ecco perché solo in pochi riescono dove gli altri hanno fallito.
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