Ogni mestiere porta con sé grandi insegnamenti se lo si esercita con passione. Le lezioni possono arrivare sotto forma di pillole dolci oppure sotto forma di veri e propri macigni in testa.
Certe cose le impari subito, certe altre le puoi capire solo col tempo.
Fare la cosa giusta al momento sbagliato ti porta dolore e non piacere.
Lo sanno bene gli investitori che comprare l’azione giusta al momento sbagliato ti fa perdere i soldi.
Aggiornare uno status nel modo giusto su Facebook quando tutti sono al lavoro e non lo possono vedere. Mandare una bellissima newsletter al tuo cliente quando è in vacanza.
Sebbene tempo fa ero convinto che ci fosse un orario ottimale per tutti. Cioè pensavo che pubblicare su Facebook di fine settimana era la cosa giusta, ho notato invece delle discordanze con diversi profili e leggendo anche altre ricerche ne ho avuto la conferma.
Ogni profilo social deve essere ottimizzato per la propria audience.
Quando il tuo sito non attira traffico oppure il tuo servizio non attira i clienti la prima cosa a cui si pensa è: che cosa aggiungere? Qual è il servizio in più che possiamo offrire, la funzionalità avanzata che può essere utile?
Molto spesso invece è il contrario che bisogna fare. Cioè: che cosa possiamo togliere? Qual è il servizio che possiamo cancellare? Qual è la funzionalità che distrae dalle cose importanti?
Come possiamo semplificare il messaggio?
Pensa a come avrebbe fatto il packaging la Microsoft con i prodotti Apple e poi guarda questo video.
Se ci sono delle cose che fanno fuggire tutti sono proprio i problemi. Nessuno li vuole.
Ma sono proprio i problemi che ci fanno crescere e che danno un senso alla nostra vita.
Se tu sei in grado di farti carico dei problemi altrui oltre che dei tuoi personali allora non ci sarà cosa che non potrai realizzare nella tua vita.
Il miglior suggerimento che un imprenditore ti possa dare è: “crea prodotti che risolvono i problemi” e non sbaglierai mai.
Fare business in genere non è cosi difficile. E’ difficile mantenere una certa disciplina con la quale guidare quotidianamente le proprie azioni e decisioni.
Non è difficile scrivere, è difficile farlo tutti i giorni. Non è difficile leggere, è difficile farlo tutti i giorni.
Non è difficile prendere le decisioni, è difficile prenderle dopo un’attenta analisi del problema con dati e metriche studiate fin nei minimi dettagli.
Infatti la grande maggioranza preferisce seguire l’intuito piuttosto che sorbirsi quantità enormi di dati e informazioni da leggere e analizzare.
L’intuito è utile quando c’è una conoscenza dietro. Pensa ad un chirurgo che segue l’intuito ma non ha conoscenza del mestiere.
Puoi iniziare con una bella ricerca di mercato.
Immagina se tu avessi un piccolo negozio alimentari in un piccolo paesino ed entrasse per la prima volta un nuovo cliente.
E’ uno che si è trasferito da poco nel paese. La prima volta non gli hai fatto una bella impressione ma col passare dei giorni ti conosce sempre di più e diventa un affezionato cliente.
Cosi non è su internet. Se non gli piaci c’è l’alternativa a distanza di un click. E’ probabile che non avrai mai più una seconda chance con questo cliente.
Se dovesse tra l’altro raccontare la sua esperienza negativa sui social networks ecco che la cosa diventerebbe assolutamente preoccupante.
Sebbene la nostra società sia tecnologicamente avanzata la maggior parte della nostra vita è controllata dagli istinti primordiali come la paura, l’istinto sessuale e sociale.
Infatti i nostri istinti sono sempre gli stessi da milioni di anni e alcuni oggigiorno sono obsoleti. Pensa ad esempio un uomo che cerca di corteggiare una donna. Sarà persuaso da una sensazione di paura del rifiuto.
Eppure anche se accade basta che fa due passi e troverà un’altra donna da corteggiare. Qual è il problema quindi? Perché questa paura?
Perché nei tempi antichi in cui si viveva nelle piccole tribù un’occasione perduta poteva essere anche l’ultima. La paura era giustificata, o si riusciva ad ottenere una donna al primo colpo o si rischiava di non potersi riprodurre.
Anche l’anticipazione immaginaria del piacere, detto ottimismo può generare un sacco di problemi.
Sappiamo ad esempio che troppo ottimismo genera le bolle speculative. Nella bolla dei tulipani comprare un tulipano costava quanto un’appartamento. Assurdità? Decisamente.
L’ottimismo è una buona cosa ma va seguito. La paura è una buona cosa ma va seguita.
Sappiamo anche che più un’azienda sale frettolosamente più tenderà a cadere bruscamente.
Sappiamo che non è solo la conoscenza ciò che conta ma anche l’azione.
Quando si tratta di fare i test si tende sempre a voler strafare. A voler testare tutto il possibile senza avere bene in mente che cosa si vuole ottenere.
La strada migliore è di farsi la domanda “modificando questo avrò più iscritti alla newsletter?”
Facendosi la domanda il test ti dirà se avevi ragione oppure no. Ed è completamente diverso dal “cambiamo questo, questo e quello e vediamo che cosa accadrà”.
MySpace è un chiaro esempio di come un colosso possa nascere e scomparire in tempi rapidissimi lasciando tutti a bocca aperta.
Migliaia di aziende hanno messo tutte le uova in un unico paniere e poi si sono trovate senza uova e senza paniere. Anni e anni a creare followers e engagement poi d’un tratto nulla più.
La miglior cosa è di avere una base solida con un proprio sito web. Una specie di casa madre di proprietà dove tutto confluisce e tenere le presenze social come ambasciate in terra straniera. Utili a creare nuovi rapporti commerciali, partnerships e altro.
Se c’è una cosa certa nel marketing digitale è che cambia sempre la tecnologia. La natura insegna che ogni volta che avviene un cambiamento alcune specie sono più avvantaggiate rispetto alle altre.
Il mio oculista mi disse ad esempio che i miei occhi erano ideali per fare il pastore, cioè potevo vedere una pecora a distanze chilometriche ma non a stare davanti ad un computer o ad uno smartphone.
Sebbene quindi io non abbia il talento per la visione da vicino ho comunque abbracciato il cambiamento tecnologico mettendomi un paio di occhiali.
Sicuramente anche tu non avrai particolari talenti, come magari nello scrivere articoli, parlare in pubblico, gestire agende e appuntamenti. Però questo non ti deve impedire di abbracciare lo stesso il cambiamento se in qualche modo beneficia il tuo business.
Cioè scrivere un blog può beneficiare la tua attività sebbene tu non abbia il talento.
Recentemente ho ascoltato il Podcast di Tim Ferriss nel quale il suo ospite diceva d’aver dimenticato gli iscritti della newsletter per 9 mesi. Quando ha ripreso ad inviare le email gli iscritti l’avevano preso per uno spammer.
Cioè si erano dimenticati di lui e di essersi iscritti alla sua mailing list.
Se non resti in contatto costantemente anche i parenti si dimenticheranno di te.
Il telefono non esiste quasi più. E’ quasi estinto. Il computer ha preso il suo posto. Un mini computer. L’iPhone o qualsiasi altro smartphone sono dei veri e propri computer e la gente li utilizza come tali.
Si naviga sul web, si scrivono e leggono le email, si utilizzano per svolgere ormai quasi ogni tipo di compito e per alcune cose più facilmente delle grandi postazioni desktop o dei portatili.
Agli inizi di internet trovare i prodotti era molto difficile e si era decisamente fortunati a trovare la maglietta che si cercava. Perciò si comprava quasi dal primo che si trovava.
Oggi purtroppo non si vende alcunché se non hai prima dimostrato un certo valore. Una certa competenza. Senza aver fornito un motivo del perché ti conviene comprare qui piuttosto che da un’altra parte.
Questa è tra le principali motivazioni del perché i siti e-commerce non funzionano. Non funzionano perché hanno solo i prodotti mentre la concorrenza ha i prodotti e i contenuti di valore che sono avvolte più costosi del prodotto in sé.
La differenza tra una bancarella ed un negozio è nella confezione. Il negozio in sé è già una specie di confezione del prodotto. Più confezioni di pregio ha il prodotto maggiore è il suo valore percepito.
La gente non vuole il prezzo più basso, vuole il valore ad un prezzo basso.
Se l’esperto non parla probabilmente non sa. Sebbene questa non è la realtà delle cose si tende a pensarla cosi. Molti degli esperti sono introversi e pensano molto prima di parlare. Questo atteggiamento però non è quello vincente.
Il mercato premia chi comunica. L’isolamento intellettuale non è mai l’opzione più sicura. E’ meglio ogni tanto sparare qualche stupidaggine invece che essere perfetti sul silenzio.
Il silenzio può essere parte del tuo prodotto, cioè se possiedi un centro benessere il silenzio all’interno è parte del prodotto ma non parte della comunicazione per attirare clienti.
Se ti concentri sui difetti dei tuoi clienti, quelli si moltiplicheranno e il tuo business sembrerà un campo di battaglia.
Guarda le cose positive e concentra le tue forze sul ripetere l’esperienza e migliorarla. Punta le tue risorse sulle cose che vanno e cerca di evitare o eliminare le cose che non vanno.
Ad esempio invece che cercare di far cambiare idea ai clienti trova semplicemente quei clienti a cui piace ciò che fai.
Tu invece quale lezione hai imparato dalla tua attività?
Nel mondo del marketing digitale, l'email rimane uno degli strumenti più potenti per generare vendite…
Nel panorama competitivo odierno, avere una strategia di marketing solida è essenziale per il successo…
Il video marketing ha trasformato il modo in cui le aziende comunicano con il loro…
Il mondo del marketing è in continua evoluzione, con nuove strategie e tecniche che emergono…
Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) è diventata un componente essenziale del marketing moderno. Le…
Non farti inscatolare. Se agganci la tua attività o il tuo prodotto a un mercato…