36: Come creare dei gruppi da 10,000 utenti

Creare dei gruppi potrebbe diventare un enorme spinta per il tuo brand.

Oggi è relativamente semplice farlo visto che la tecnologia è sempre più intuitiva da utilizzare.

Logicamente la gestione di un gruppo richiede tempo. Perciò è una strategia a lungo andare.

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Da quando sono su internet ho avuto modo di creare dei siti che contenevano dei forum o gruppi sulle varie piattaforme come facebook, google+ etc.

I primi passi li facevo su ircnet, una meravigliosa rete in cui si chattava negli anni novanta e nei primi duemila.

Poi venne MySpace e dopo MySpace venne Facebook.

Una volta era tutto molto complicato. Tutto aveva un costo.

Ad esempio se volevi tenere la proprietà di un gruppo su ircnet dovevi lasciare il computer acceso e connesso 24 ore al giorno.

Se ti scollegavi qualcun altro prendeva il tuo posto, prendendosi così la tua community tanto amata.

Quindi per ovviare a questi problemi installavo dei bot dentro ad una shell, in un server americano e lo facevo restare nel canale giorno e notte.

Gli davo dei comandi base per essere una specie di moderatore in mia assenza e così lui operava da solo.

E così tutto filava liscio finché qualcuno non prendeva di mira il tuo canale.

A quel tempo sulla rete irc si potevano facilmente trovare hacker di ogni genere.

Perché i primi ad adoperare i computer erano all’epoca gli esperti di computer.

Insomma, 2 su 10 di sicuro sapevano hackerare.

Quindi, poteva succedere che entravano dentro al server e prendevano il controllo del bot e lo riprogrammavano per mettersi contro di te.

Così prendevano il canale in un atto che veniva chiamato takeover.

E non c’era nessuno a cui potevi rivolgerti per l’ingiustizia patita visto che era una specie di far west.

L’unica cosa che potevi fare era di riprendere il canale con le stesse strategie.

Ma comunque tornando ai tempi nostri, come adesso si può creare una community numerosa?

1. Arriva prima

La migliore strategia in assoluto è quella che di sicuro porta molti frutti con poco sforzo è di arrivare per primo.

Coloro che aprono per primi dei gruppi sulle varie piattaforme riempiono il gruppo da subito.

Perché logicamente la domanda è alta mentre l’offerta è limitata.

E’ logico che anche la tematica deve essere popolare, ma la scarsità di concorrenza da un vantaggio enorme al primo arrivato.

Così ho creato 3 gruppi di 10.000 utenti su Google+ ad esempio.

Ero lì nel preciso istante in cui Google ha fatto uscire l’aggiornamento sui gruppi.

E al volo ho creato quelli che reputavo più generici.

Compreso quella sul Web Marketing ad esempio.

Così non è successo ad esempio su Facebook che l’ho sempre ignorato da quel punto di vista.

Sia perché poi si trattava anche di fare un altro lavoro. Cioè di gestione gruppi che non volevo fare.

Sia anche perché era troppo tardi per sfruttare la viralità. Avrei dovuto sudare per riempirla e non volevo farlo.

2. Consistenza

Senza ricevere l’effetto virale del primo arrivato dovrai fare leva su altri fattori come quello della consistenza personale.

Battere il chiodo giorno dopo giorno.

Fare in modo di attuare tutte quelle strategie che alla lunga portano delle iscrizioni.

La gente dovrà scegliere tra la tua community e quella di altri.
Perciò è un fatto di comparazione in cui solo il migliore prende la fetta più grossa.

3. Fai leva sui tuoi asset

Se hai un blog, una newsletter o sei molto presente sui social allora puoi fare leva su ciò che hai.

Crea articoli che parlino dei tuoi gruppi. Fai sapere alla tua newsletter di quali vantaggi offri a chi entra nella discussione.

A colore che ti chiedono informazioni, opinioni, consigli sui social mandali sui tuoi gruppi dove darai una risposta.

Così può servire anche ad altri.

Insomma, tutto ciò che hai di tecnologico e che è in contatto con la tua clientela o potenziale tale può essere utilizzato per portarli dentro ai tuoi gruppi.

Dino Gojanovic: è il fondatore del MKT Podcast. Solitamente lo trovi su Instagram.
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