Negli ultimi anni il retargeting (o remarketing) è diventato uno dei principali canali di marketing che le aziende utilizzano.
E’ diventato popolare perché è una maniera sicura ed efficiente per aumentare le conversioni e vincere nuovi clienti che altrimenti sarebbero stati persi.
Quando i consumatori guardano i prodotti o i servizi online solitamente non convertono alla prima visita.
Infatti il 97% delle persone che visitano un sito web e-commerce abbandonano il processo d’acquisto.
Questo dipende da molti fattori. Innanzitutto perché le persone non visitano il sito per fare subito l’acquisto.
Prima fanno una ricerca di ulteriori informazioni. Esplorano altri siti che vendono lo stesso bene.
Misurano i prezzi, le caratteristiche del prodotto.
Avvolte semplicemente vengono distratti o portati via da una sessione di chat con un amico.
Il retargeting viene in gioco a questo punto perché riprende quei visitatori che hanno abbandonato il tuo sito.
Comunque anche se il retargeting è cresciuto a livello esponenziale il suo utilizzo non è propriamente diffuso. Questo dipende molto dal lavoro manuale che si necessita per impostare una campagna. Oltre alle conoscenze tecniche delle quali bisogna essere padroni.
Queste tecniche vengono utilizzate dalle grandi aziende e dalle agenzie.
Solitamente si dice che il retargeting è servire la pubblicità a chi è stato precedentemente sul tuo sito.
In realtà il retargeting è qualcosa di molto più utile e complesso del solo mostrare la pubblicità.
Per capire in pieno il retargeting dobbiamo capire prima come funziona Google. Quando cerchiamo qualcosa su Google esprimiamo un intento, una preferenza. Questi dati raccolti vengono chiamati appunto intent data.
Cioè dati che rispecchiano i tuoi intenti. Il retargeting è importante per questo motivo, perché va a scoprire gli intenti delle persone.
Secondo la Forrester Research solo il 3% di coloro che hanno intrapreso un processo d’acquisto alla fine effettivamente comprano.
Il restante 97%, il 71% mette un oggetto nello shopping cart e poi lo abbandona.
Le motivazioni dell’abbandono sono diverse.
Supponendo che tu abbia già un fornitore di servizi come Google AdWords, Adroll, Retargeter, Sitescout, Bizo etc.
Per iniziare una campagna hai bisogno di un sito web. Avere una pagina di Facebook non è sufficiente. Se non hai già chi può fartelo contattami.
Hai bisogno di impostare una privacy policy. L’ideale sarebbe di creare una pagina apposita che l’utente può accedere tramite il link. Il link ovviamente deve essere visibile su ogni pagina del sito.
Questo è importante se il tuo sito colleziona informazioni personali. Cerca di spiegare quali informazioni raccogli e come verranno utilizzate.
Adesso devi inserire il cosiddetto tag. Cioè una porzione di codice che ha come scopo quello di raccogliere i dai sui visitatori.
Qui sotto c’è una buona guida su come inserire il tag per Google AdWords Remarketing.
Una volta impostato il tag controlla che sia in funzione.
Poi cerca di definire il tuo segmento visitatori, cioè quelle persone a cui vuoi fare visualizzare i tuoi annunci per poi convertirli.
Ad esempio invece di mostrare i tuoi annunci a tutti i visitatori potresti semplicemente targetizzare coloro che hanno abbandonato la pagine del carrello del sito e-commerce.
Ti suggerisco di iniziare la campagna quando hai almeno 5000 visitatori unici al mese. Altrimenti i costi di gestione della campagna saranno più alti dell’effettiva efficacia del retargeting.
Se non hai 5000 visitatori unici al mese riempi per bene il portfolio dei visitatori e poi fai partire la campagna.
Una volta definito il segmento di visitatori con precisione, adesso bisogna tracciare le conversioni per sapere se la nostra campagna funziona oppure no.
In tutti e due i casi si possono fare le modifiche per migliorare, perciò è importante misurare a prescindere.
Sta a te decidere che cosa sia una conversione, se l’acquisto di un prodotto, l’iscrizione alla newsletter o altro.
Logicamente per lanciare una campagna hai bisogno di inserzioni pubblicitarie che il tuo professionista di fiducia ti ha creato.
Se sei appena all’inizio ti suggerisco i 5 formati essenziali.
300×250 – 160×600 – 728×90 – 100×72 – 200×200
Le inserzioni possono essere statiche o dinamiche. Se sono dinamiche fai attenzione che non siano più lunghe di 30 secondi.
Creando una campagna di retargeting tu decidi chi sia il soggetto che verrà targetizzato e per quanto tempo.
La durata più usata è di 30 giorni. Se il tuo ciclo di vendita, cioè il tempo medio in cui una persona diventa tuo cliente dal momento della prima interazione.
Solitamente più un prodotto è costoso e complesso più il ciclo di vendita si allunga. Per intenderci non si acquista un aereo d’impulso mentre un succo d’arancia potresti anche scegliere il primo che vedi sullo scaffale.
D’altro canto se il tuo prodotto ha un ciclo di vendita breve, aggiusta il retargeting di conseguenza perché sarebbe uno spreco di denaro pubblicizzare a chi comunque non diventerà tuo cliente.
Come in ogni cosa la creatività può fare del bene o fare del male al tuo brand. Il compito primario di un creativo è di creare una pubblicità che vende. Se non vende allora non è creativa.
Come possiamo essere creativi la maggior parte delle volte?
L’istinto personale è importante solamente quando accompagnato dalla conoscenza. Pensa come sarebbe un chirurgo se seguisse l’intuito e non avesse conoscenza.
Perciò informati sul tuo settore per sapere quali sono le inserzioni con il più alto click-through rate, cioè con la più alta percentuale di click su di una quantità di visualizzazioni.
Una volta trovati i campioni usali come punti di partenza per la tua campagna.
Nelle inserzioni pubblicitarie la media dell’attenzione è di massimo 3 secondi. Perciò il tuo messaggio deve essere veramente minimal.
Un testo corto può aumentare il tasso di conversione.
Usa una call to action che sia veramente coinvolgente. Cerca di dire esattamente che cosa vuoi che facciano.
Fai dei test sulle CTA perché anche una piccola modifica nelle parole può stravolgere il tasso di conversione.
Se una cosa non è urgente allora può aspettare, e se può aspettare allora probabilmente verrà dimenticata.
Se non crei un minimo senso di urgenza allora è cosi che andrà a finire. Si dimenticheranno del tuo prodotto.
I migliori annunci sono quelli che propongono un offerta limitata, un occasione per brevissimi periodi, ora o mai più.
Usa l’annuncio per promuovere il tuo brand inserendo ad esempio il tuo logo. Nella peggiore delle ipotesi il tuo logo è stato visto.
Se hai un brand famoso allora è doppiamente utile perché da all’annuncio un senso di familiarità e fiducia. O magari autorevolezza se hai un brand di questo tipo logicamente.
Se hai un sito e-commerce e se magari vendi prodotti di un determinato fornitore potresti inserire anche il suo di logo. Ad esempio se vendi scarpe adidas includendo il loro logo l’annuncio avrà tutto un altro sapore.
Uno degli errori che solitamente si commette è di creare gli annunci con lo sfondo bianco. Che è lo stesso colore del sito che lo ospita. Cosi facendo l’annuncio svanisce nel sito in cui è mostrato.
L’annuncio deve essere in contrasto con il sito. Deve attirare l’attenzione.
Usa caratteri grassetti per comunicare il tuo messaggio. Aggiungi inoltre un bordo di 1 pixel intorno all’annuncio.
Fai continui test in rotazione per trovare il vero campione e cosi aumentare il tasso di conversione che ti porterà nuove entrate.
La rotazione degli annunci inoltre è utile perché mostra diversi messaggi agli stessi potenziali clienti. E’ una specie di racconto in pillole.
Sempre usando l’esempio delle scarpe adidas. Rotando l’annuncio e mostrando ad ogni inserzione un nuovo paio il potenziale cliente potrebbe trovare il suo paio preferito e precipitarsi all’acquisto.
Oppure semplicemente un cambio di Call to Action può determinare un annuncio vincitore.
Focalizzandosi sul beneficio che ne deriva al cliente tutto sarà più semplice. Perché alla fine non sei tu quello importante ma il cliente. Perciò devi parlare di lui a lui.
Domande tipo:
Queste domande accendono uno stimolo interno che portano a due conseguenze. Soddisfare la curiosità oppure ignorarla.
Avrai notato una cosa curiosa mentre cammini in giro per la città o il paese. La gente guarda sempre di più il proprio telefono. E fanno di tutto tranne che telefonare.
E se guardano li probabilmente è una buona occasione per inserire il tuo annuncio pubblicitario.
Il problema è che più tempo stanno sul mobile, meno tempo staranno sul computer fisso. Ed è un problema perché hai bisogno di riadattare i tuoi annunci per un altro tipo di fruizione.
Lo schermo è più piccolo che limita la visione dei contenuti, la digitazione è limitata, la connessione è limitata.
Ogni cosa sembra essere limitata e questo va considerato.
Se il tuo sito web non ha una versione mobile oppure responsive allora tanto vale che abbandoni l’opzione retargeting per il mobile.
Hai considerato che il tuo potenziale cliente frequenta abitualmente Facebook? Con molta probabilità è cosi. Facebook ha più di 1 miliardo di utenti e contiene all’interno giovani e anziani, ricchi e poveri, piccole e grandi imprese.
Come conseguenza dei numeri impressionanti Facebook è un ottimo veicolo pubblicitario. La maniera principale per poter inserire i propri annunci su Facebook è attraverso il Facebook Marketplace Ads.
Il Marketplace di Facebook ti permette di mostrare i tuoi annunci ad un pubblico targetizzato per anno, sesso, città, nazione o preferenze di consumo che sono iscritti su Facebook.
Sebbene il Marketplace di Facebook era un ottimo generatore di traffico e di likes non era comunque soddisfacente con le altre forme pubblicitarie in circolazione.
Cosi Facebook creò Facebook Exchange, una piattaforma che utilizza le informazioni sui visitatori raccolte sul tuo sito per poi mostrare le inserzioni sul social network in questione.
Per utilizzare questa forma di retargeting di Facebook bisogna utilizzare un suo partner come Adroll, Retargeter e via dicendo.
In linea generale la tua strategia di email marketing dovrebbe essere allineata con la tua strategia di retargeting.
Infatti le migliori campagne di email marketing sono fatte seguendo le azioni svolte dagli utenti in passato.
Un ottimo esempio è Amazon che ti invia una email con la lista dei prodotti da te visualizzati e suggerimenti affini.
Inoltre una volta aperta la email viene consegnato un cookie che servirà per eseguire la campagna di retargeting.
Un altro approccio Email – Retargeting è utilizzando un CRM. Ad esempio se segui l’accesso ad un sito web con il classico login fatto di email e password, tu fai sapere al sito web chi sei.
Sei identificato e come conseguenza si è in grado di mostrarti l’annuncio pubblicitario targetizzato.
Inoltre viene associato un cookie all’indirizzo web che servirà per tracciare il visitatore su tutto il web.
Il retargeting è uno strumento fondamentale nelle tue mani. Facendo pratica costante il tuo tasso di conversione migliorerà di continue e il costo delle campagne diminuirà rendendo la pratica per te estremamente profittevole.
Buon Lavoro!
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