10 Cose che uccidono il traffico al tuo sito web


Probabilmente ti stai impegnando ad aumentare il traffico del suo sito quotidianamente. Ma per quanti sforzi tu faccia sembra quasi che qualcosa non funziona. Hai la sensazione e dalle analisi la prova che stai sbagliando strategia.

Hai ragione a pensarlo perché con molta probabilità ci sono delle cose che uccidono il tuo traffico.

Non crei abbastanza contenuti

Nel mondo SEO si è sicuri di una cosa. I contenuti portano traffico. Infatti è molto popolare oggigiorno il concetto di Content Marketing.

Se vuoi traffico crea contenuti che siano utili ai tuoi potenziali clienti con una certa regolarità.

Tutti possono essere a corto di idee o di stimoli ogni tanto. Per il primo problema puoi leggere 36 idee per creare contenuti sempre interessanti e per il secondo caso puoi leggere questo splendido libro, 100 regole per motivare te stesso
.

Ricordati che puoi sempre usare gli articoli per creare anche infografiche, slides e video lezioni. Il riutilizzo dei contenuti è una tattica ben conosciuta e utilizzata da tutti grossi brand.

Crei troppi contenuti

Ognuno ha un proprio equilibrio interno e sa quando una cosa è troppo.

Così è anche per poter digerire i tuoi contenuti. Se sono troppi i tuoi lettori assumeranno un atteggiamento di difesa nei tuoi confronti perché la sovrabbondanza non voluta è una forma di violenza.

Controlla qual è il tuo punto di equilibrio tramite le analisi e adotta questa abitudine con i tuoi followers.

Se hai abbondanza di contenuti utilizzali per fare guest blogging ad esempio. E’ la soluzione migliore per avere traffico iniziale e soprattutto backlinks.

Scegli ovviamente con cura a chi inviare i tuoi articoli, che siano insomma siti autorevoli e che abbiano un futuro. Nel senso che il link si spera che duri nel tempo. Sarebbe spiacevole di scrivere 10 articoli per un sito che dopo 6 mesi chiude i battenti.

Fai articoli troppo corti

Per quanto la qualità possa essere alta si è dimostrato che Google preferisce articoli o testi di una certa lunghezza.

Infatti se fai caso per ogni query che scrivi su Google troverai di rado pagine con poco testo.

Quelli che hanno poco testo solitamente hanno la forza del brand dalla loro. Se cerchi “IBM” troverai la home page della IMB e se cerchi la Microsoft troverai la home page di Microsoft anche se ci fosse solo la scritta “Noi siamo la Microsoft, benvenuti a casa nostra”.

Ma nella maggior parte dei casi è Wikipedia a dominare con la loro lunghezza e autorevolezza.

Ci sono poi delle eccezioni come UpWorthy, un sito americano che ha battuto ogni record di crescita nel traffico in poco testo. Sebbene il suo traffico arrivi principalmente da Facebook, non è difficile trovare i suoi articoli di 20/30 parole nelle prime posizioni su Google anche con parole chiave abbastanza competitive.

Ma queste sono delle eccezione che non penso avranno un seguito.

La qualità dei contenuti è bassa

Google ha fatto uscire un aggiornamento tempo fa chiamato Panda. Il suo scopo è di far regredire le pagine che utilizzano contenuti di scarsa qualità.

Con questi aggiornamenti e i futuri sempre più precisi ed efficaci non puoi proprio permetterti di tenere sul tuo sito qualità mediocre.

Poni particolare attenzione agli errori di grammatica che i motori ormai tengono d’acconto per stabilire la serietà di un articolo.

Per questo l’editore viene sempre molto utile. Così tu puoi avere tutto il tempo di scrivere senza doverti occupare anche della correzione.

Evita di ripetere le parole chiave all’infinito. Questo tecniche non sono più utili e decretano il testo come di scarsa qualità. Se così non fosse per Google lo sarebbe di sicuro per i tuoi lettori.

Non rendi accessibili i contenuti

Il requisito fondamentale per avere lettori o utilizzatori dei propri contenuti è di rendere tali contenuti accessibili.

Ad esempio se scrivi articoli alla fine di ogni articolo puoi creare una serie di links ad articoli correlati.

E’ importante che siano veramente correlati e non i soliti articoli ripetuti continuamente.

Far vedere sempre gli stessi suggerimenti ai visitatori li rende alienati e li fa sentire inascoltati.

Poi c’è il mobile che è uno dei punti più delicati per tutti oggigiorno. La maggior parte dei siti non sono responsive e questo è un vero e proprio ostacolo tra l’azienda e il cliente. Come fa uno a consumare il contenuto se non riesce a vederlo?

Non hai titoli che coinvolgono

Il titolo è in assoluto la cosa più importante per attirare il traffico. Se non genera la curiosità nei primi secondi nessuno ci cliccherà sopra.

Se nessuno clicca sopra allora nessuno saprà del tuo straordinario articolo.

C’è un famoso detto che dice di non giudicare il libro dalla copertina. Infatti non si dovrebbe. I dati però dicono che la maggior parte delle persone ancora compra il libro dal titolo e dalla copertina.

Pensa che il titolo compare sui motori di ricerca, nelle newsletter, nei rss feed, sui social networks e via dicendo. E’ la prima cosa che uno vede in continuazione.

Il tuo incipit è debole

L’incipit è un mini articolo che introduce il lettore al cuore dell’articolo. L’incipit è fondamentale perché senza di esso il lettore non avrebbe la connessione emozionale che si richiede per prendere un percorso di fatica come quello di leggere.

Ci deve essere una connessione tra il titolo e il corpo dell’articolo.

Tutti gli scrittori conoscono il potere dell’incipit e di quanto esso può decretare l’inizio e la fine di un qualsiasi scritto se fallisce il suo obiettivo.

L’incipit migliore è quello che contiene un fatto come “Ieri ho aumentato la conversione del 40%”.

Un’emozione come “Hai provato ad iscriverti a quel corso ma ti hanno rifiutato dicendoti che non eri abbastanza bravo”.

Ovviamente per far leva sulle emozioni devi conoscere bene il tuo pubblico altrimenti ottieni l’effetto opposto, cioè la noia.

Costruisci un’immagine come “Quel cammino acceso dentro quella casa rossa sulla spiaggia”.

Puoi introdurre con un “immagina questo” oppure “pensa a questo” per creare l’inizio dell’immaginazione nella mente del lettore.

Puoi inoltre fare una promessa di un beneficio. Pensa a cosa si può guadagnare dalla lettura del tuo articolo.

Parli troppo di te

Pensa attentamente chi è la persona più importante nella tua vita. Tu sei la persona più importante della tua via. Sei talmente importante da non riuscire a star lontano da te né di giorno né di notte. Ti porti sempre a presso.

Così è per tutti.

I tuoi lettori sono le persone più importanti per le loro vite e l’unica maniera che hai per farti ascoltare nel lungo periodo è di parlare di loro. Dei loro problemi, delle loro vittorie, delle loro emozioni e via dicendo.

Più conoscerai della loro vita più loro avranno la sensazione che parli di loro e l’efficacia sarà massima.

Con questo non dico che non devi parlare delle tue uscite con amici o parenti o dei bellissimi posti che hai visto nel tuo ultimo viaggio. Al contrario ne devi parlare ma solo se è attinente ad un concetto che dovevi spiegare e che ai tuoi lettori interessa.

Non crei le interazioni

Ci sono certi esperti massimi in marketing come Seth Godin, il quale non interagisce con nessuno sul suo blog, sui social networks e cerca in ogni modo di allontanarsi dalla conversazione.

La sua motivazione è che bisogna fare bene una cosa ed evitare di farsi risucchiare dall’idea che devi fare tutto e avere tutto.

C’è chi invece punta tutto sulle interazioni come Gary Vaynerchuk o Guy Kawasaki che entrambi hanno milioni di followers sui social media e che condividono contenuti tante volte al giorno.

Ognuno ha il proprio metodo e tu dovresti trovare il tuo.

Sappi però come nel caso di Seth, se non fai interazione devi cercare di abbondare con i contenuti, con un prodotto o servizio supremo altrimenti sarà difficile per te ottenere la visibilità.

Non partecipi alla conversazione

I blog con maggiore successo sono quelli in cui gli utenti commentano gli articoli e l’autore cerca di rispondere ai quesiti o in qualche modo tentanto di mantenere la conversazione viva.

Niente uccide meglio la conversazione dell’indifferenza. Non essere indifferente, cerca di rispondere alle domande, approfondisci i concetti. Non parlo solo nel caso di blog ma anche nei social networks oppure per email.

Conclusione

Far crescere il traffico del proprio sito web è fondamentale per ottenere successo. Senza visibilità che attiri un costante afflusso di clienti un azienda non può sopravvivere se non indebitandosi continuamente.

Dino Gojanovic

Sull'autore: Dino è il titolare della MKT Factory ed esperto di Internet Marketing. Solitamente legge, scrive e ragiona. Seguilo su Instagram. - DIVENTA UN INSIDER: Iscriviti alla Newsletter

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Dino Gojanovic
Tags: Traffico

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