Il personal brand oggigiorno è in esplosione grazie ad Internet.
Dove ognuno ha la possibilità di utilizzare le piattaforme gratuitamente e così crearsi un audience da milioni di persone.
Oggi ci sono opportunità che anche solo 5 anni fa erano un sogno.
Ma bisogna sapere come fare per ottenere il vantaggio e non perdere anni della propria vita a provare tecniche che non funzionano.
Soprattutto se sei in qualche modo nuovo su internet oppure se sei troppo giovane per conoscere il mondo che ti circonda.
La giovinezza è un vantaggio quando si tratta di imparare velocemente una nuova tecnologia. Ma ovviamente per avere un quadro generale servono anni.
Ogni tanto vediamo qualche ragazzino che diventa miliardario con una app. Ma perché nessuno parla dei milioni di ragazzi che hanno tentato e fallito?
1. Foto del viso
Dovrai per forza avere una foto professionale del tuo viso. Un qualcosa che dia senso al tuo lavoro e alla tua identità.
Prendi un fotografo professionale oppure trova un amico fotografo a cui chiedere un favore.
Ti ricordo che oggi tutto hanno le proprie fotocamere nello smartphone e che ci sono piattaforme come Instagram dove ognuno ha la possibilità di mettere le proprio foto.
Ti dico questo per farti capire che oggi le persone sono molto consapevoli sulla qualità delle fotografie.
Ma puoi fare anche tutto il contrario.
Cioè, fare di tutto per nascondere il viso. Come fanno i Daft Punk.
2. La tua attenzione
Per dominare dovrai per forza usare il massimo della tua focalizzazione sul processo finché non avrai creato un terreno fertile.
Per creare un brand non basta qualche giorno di lavoro a settimana. Serve dedizione 7 su 7 per anni nella speranza di riuscire ad emergere dal rumore di sottofondo.
Il mondo oggi è una specie di Karaoke dove tutti cantano e nessuno ascolta.
Nel senso che è veramente difficile raggiungere la propria clientela prima della concorrenza.
Che è veramente difficile avere sbocchi sul mercato senza buoni prodotti o una comunicazione veramente efficace.
Non sono cose che si raggiungono in un paio d’ore.
3. Un audience ben definita
Devi conoscere chi sono i tuoi clienti per poterti servire nella maniera migliore.
Più cose sai su di loro migliore sarà la tua offerta di vendita e la conseguente conversione.
Tu dovrai vestirti come si veste la tua clientela. Tu dovrai parlare come parla la tua clientela.
Dovrai comportarti come si comporta la tua clientela.
Perché?
Perché la familiarità e la fiducia è tutto nel business.
Non puoi vendere chitarre rock vestito come un banchiere.
Non puoi vendere prodotti di lusso se sei vestito con i prodotti cinesi.
Non puoi vendere strumenti medici all’ospedale se non conosci i loro processi.
Non puoi vendere ai banchieri vestito da metallaro.
Ogni settore ha le sue regole. E se vuoi essere l’eccezione, cerca di comprendere su cosa si può essere l’eccezione.
4. Essere un eterno studente
Il tempo della scuola non finisce mai oggigiorno. Leggevo poco tempo fa sul The Economist che il mondo sta tornando a scuola.
Significa che per stare al passo con i tempi e con il lavoro bisogna continuamente aggiornarsi. Senza sosta e senza scuse.
Se intendi creare un personal brand tu dovrai impegnarti almeno il doppio rispetto al resto della popolazione.
Ricorda, se devi uscire fuori dal pacco devi avere delle caratteristiche uniche. L’ignoranza non è una di queste.
5. Avere una strategia di marketing
Si dice che
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Hai bisogno di una direzione altrimenti sarai in balìa delle onde, del meteo, dei dubbi o delle opinioni altrui.
Sei hai una direzione e persisti su di essa, prima o poi arriverai. Altrimenti è un grosso punto di domanda anche solo arrivare in una qualsiasi destinazione.
Non c’è bisogno che metti qui il percorso punto per punto.
L’importante è una strategia che abbia senso, una logica. Serve soprattutto per renderti preparato e non totalmente alla spartana.
Immagina il tizio che vuole scalare l’Everest senza una strategia e senza una preparazione.
Il business e ogni altra cosa degna di essere nominata in questo esempio ha bisogno di una strategia.
In sostanza dove vuoi arrivare e come ci vuoi arrivare?
6. Un sito web
Senza sito web non puoi essere preso seriamente nell’era digitale.
Eh no… la pagina Facebook non basta. La pagina Facebook serve per altri propositi.
Oh no, l’app non basta.
Ti serve una base. Un quartier generale. Una casa madre. Un punto dove raccogliere tutti i sforzi.
Questo è il sito web.
Non conosco oggigiorno niente che lo possa sostituire in importanza per creare un brand personale.
Quando conoscerai nuove persone, nuovi clienti o semplici curiosi, tutti ti chiederanno il tuo sito web.
Ciò che hai fatto è la. Il tuo curriculum è su di esso.
I social vanno e vengono. Non puoi far totalmente affidamento su di loro. Non è casa tua.
E’ oltre il tuo potere sapere che cosa farà Facebook domani.
7. Una storia da raccontare
Alle persone non piace parlare con gli oggetti elettronici o con le aziende. Le persone vogliono parlare con altre persone.
Vogliono stabilire un rapporto intimo con chi pensano sia degno di fiducia.
Ed è proprio per questo che devi avere una storia da raccontare.
Niente di fantascientifico, solo la tua di storia. Per aiutare gli altri a conoscerti meglio e stabilire meglio e più facilmente un rapporto con te.
Dopotutto se hai notato anche i grossi VIP mondiali stanno quotidianamente sui social a mostrare ai loro fan anche il loro lato umano. Il loro lato normale.
8. Crescere con i feedback
Google è Google per un fondamentale motivo. Oltre ovviamente al fatto che sono dei maledetti geni.
E’ che crescono continuamente con i feedback.
Il blu dei loro link non è un blu a caso. Hanno fatto centinaia di A/B test per vedere quale funziona meglio per gli utenti.
Hanno testato per la precisioni 41 varianti di blu per trovare quello migliore.
Ogni cosa che viene consegnata al pubblico viene continuamente aggiornata con il feedback che ricevono dagli stessi utenti.
Non solo feedback tramite sondaggi ma come dicevo tramite A/B test, analisi di ogni tipo e brainstorming che non t’immagini.
Insomma, se Google è diventato Google non è perché prendono le scelte a caso o perché così piace al boss.
Perché facciamo così? Non so, l’ha deciso il capo… meglio obbedire altrimenti si arrabbia.
9. Avere degli obiettivi o una visione
Avrai sentito un milione di volte la frase “non c’è un porto sicuro per il marinaio che non sa dove andare”.
Devi avere una direzione. Un qualcosa da conquistare, virtuale o reale che sia.
Le persone che vagano tra una giornata e l’altra senza una direzione si riconoscono al volo.
Penso che tu sappia a cosa intendo.
Se hai una destinazione da raggiungere e quella meta ti affascina, ogni momento speso nella strada percorsa è una piccola gioia.
Non vuoi perdere tempo perché ci vuoi arrivare il prima possibile. E’ come sognare di vincere le Olimpiadi.
Se non sei convinto di volere quella direzione ogni allenamento quotidiano sarà una tortura infinita.
Immagina se tu fossi Michael Phelps senza il suo entusiasmo. Sarebbe facile per te allenarti 6 ore al giorno per 365 e mangiare 12.000 calorie quotidianamente.
Abbandonare la ragazza e le amicizie per dedicare tutta la tua concentrazione all’obiettivo?
Senza passione, certo che no. Sarebbe una tortura.
Avresti infortuni continui perché il cervello troverebbe delle maniere per fermarti.
E’ cosi in tutte le cose. Se vuoi creare un personal brand allora è meglio che tu sappia se questo porto sia un posto dove vorresti arrivare.
Altrimenti cerca altro.
10. Avere il proprio stile
Lo sai cos’è la cosa peggiore per un’artista? Essere come gli altri.
Sfornare opere già viste.
Ogni artista vorrebbe essere unico. Inconfondibile.
Se Van Gogh non avesse messo la firma sui suoi quadri non avrebbe fatto alcuna differenza. Tutti conoscono lo stile di Van Gogh. E’ inconfondibile.
Se ti faccio ascoltare 100 voci, riusciresti a trovare quella di Freddie Mercury? Probabilmente si.
E’ inconfondibile.
O Michael Jackson?
Probabilmente sì. E’ inconfondibile.
Non copiare gli altri. Esci dal pacco.
Osa essere te stesso. Osa trovare te stesso. Osa liberare te stesso.
11. Avere una strategia dei contenuti
Per contenuti ovviamente intendo ogni creazione digitale che possa essere utilizzata per attirare visitatori e nuovi clienti.
Certo, ogni stupidaggine può essere un contenuto ma per essere in linea con i tuoi obiettivi dovrebbe essere un contenuto di valore.
Che cosa sia un contenuto di valore te lo posso spiegare con un articolo e con un esempio.
L’articolo ti da una serie di indicazione se ti accontenti di avere la risposta definitiva.
Altrimenti ti faccio un esempio che ti renderà più dubbioso che altro. Ma servirà a farti capire la complessità di ciò che c’è in gioco e che non può essere ridimensionato in quattro righe.
Quest’opera è stata acquistata per 140 milioni di dollari.
Perché?
Perché è unica e perché milioni di persone la vogliono.
Per te potrebbe non avere alcun valore ma come vedi per altri può valere una fortuna.
E’ una bella opera? Probabilmente no. E’ una accozzaglia di colori.
E’ difficile da fare? Probabilmente no. Basta buttare a caso sulla tela i colori.
Ma allora perché 140 milioni per questa cosa fatta a case e che non è nemmeno bella?
12. Accettare la totale responsabilità
Tutto ciò che accade è perché l’hai voluto tu oppure ti senti in balìa degli eventi?
Le persone che si sento in depressione è perché pensano di essere completamente in balìa degli eventi. Che niente è sotto il loro controllo.
Che non importa che cosa facciano, tanto andrà sempre male.
La maggior parte delle persone si sente vittima di qualcosa. Del sistema, della politica, della propria moglie o del proprio marito, del tempo, delle amicizie.
C’era una frase una volta detta da uno molto saggio.
Con il grande potere arriva la grande responsabilità.
Certo, molto saggia come frase.
Ma può essere anche invertita.
Con la grande responsabilità arriva il grande potere.
Più cose tu consideri una tua responsabilità più potere avrai.
E’ tua responsabilità pensare alla tua ricchezza senza delegare al politico di turno che rimette in sesto l’economia e che si ricordi di te.
E’ tua responsabilità trovare nuovi clienti per il tuo business senza incolpare la concorrenza.
Certo, se arriva un tornado non è una tua responsabilità. Ma come ti comporti durante il tornado è totalmente una tua responsabilità.
Le decisioni che prenderai durante il tornado, è tua completa responsabilità.
Oppure puoi sempre delegare e se qualcosa va storto puoi sempre incolpare qualcuno.
Il tuo ego così resterà intatto, almeno per un pò.
13. Avere dei giusti valori
Come giudichi te stesso?
In base a quali metriche?
In rapporto al conto bancario? In rapporto a quante relazioni amorose hai avuto? In base ai followers che hai?
Ti racconto la storia di un musicista che è stato cacciato via da una band senza tante spiegazioni.
Fu così arrabbiato che al ritorno a casa promise che avrebbe creato una band tutta sua e sarebbe diventato famosissimo.
Così i suoi ex compagni si sarebbero pentiti amaramente di averlo cacciato.
Iniziò così la sua ossessionata corsa alla celebrità. Si dedicò completamente alla sua nuova band.
Inizio a scrivere canzoni dopo canzoni. E alla fine dopo anni di duro lavoro creò una delle più grandi band metal della storia. Lui era Dave Mustaine e il gruppo che creò erano i Megadeth.
Vendette più di 25 milioni di album in tutto il mondo.
Un successo?
Beh… la band che lo caccio furono i Metallica. La band metal per eccellenza che vendette 180 milioni di album.
In un’intervista negli anni ’90 c’è lui in lacrime che confessa di sentirsi un fallito.
E tu dirai… ma come è possibile? Una celebrità, che è nell’olimpo del metal, multimilionario e che ha milioni di fans si sente un fallito?
La sue metriche sono in relazione ai Metallica. Tutto il suo percorso era in paragone con i Metallica.
Se lui faceva meglio di loro allora era un successo altrimenti era un fallimento.
Probabilmente se non avesse fatto questi paragoni o se i Metallica non avessero avuto un così straordinario successo sarebbe stato contento?
Non lo possiamo sapere.
Ma questa storia ci fa capire come è importante avere delle giuste metriche per se stessi.
Dei valori che ci fanno crescere senza che ci portino in depressione e senza che ci rimandano il piacere ad un futuro che potrebbe non arrivare mai.
CONCLUSIONE
Per creare un brand personale è semplice in teoria ma complesso in pratica.
Anche perché è un continuo aggiustare, bilanciare, selezionare, eliminare, invertire ed eseguire.
Ma la vera verità può giungere solo con la pratica. Perciò non devi far altro che metterti in gioco giorno dopo giorno.
Imparare dagli errori e migliorare costantemente.
Solo così col tempo avrai un brand solido nella mente dei tuoi clienti.
Tina dice
Ho letteralmente divorato i tuoi articoli… Hanno una notevole carica di energia e anche un affinità con il mio pensiero di vita.. Ti ringrazio perché I tuoi articoli mi hanno dato molti spunti e hanno fatto molta chiarezza sul mio obbiettivo.
claudia dice
Questo articolo è davvero ricco di suggerimenti utili.
Onestamente alcune cose le ho messe in pratica “naturalmente”, mentre per altre ho faticato un po’di più.
Ad esempio al punto 3: Un audience ben definita, all’inizio è stato faticoso sbloccarmi.
Mi sembrava di dovermi conformare a quello che ora “va per la maggiore” a livello di foto, post ecc.. Poi ho capito che posso comunque mantenere la mia personalità e il mio stile avvicinandomi alle persone a cui mi rivolgo.
Sicuramente rileggerò ancora questa giuda.
Grazie!
claudia
Dino Gojanovic dice
Sono contento che ti è stato utile Claudia. 🙂