Dopo che alla Foxconn hanno sostituito 60.000 operai con dei robot.
E dopo che la Adidas ha deciso di ritornare a produrre in Germania grazie all’estrema automazione, è il caso di domandarsi sul futuro del lavoro.
Come restare nel mercato e non farsi sostituire dalle macchine sempre più intelligenti.
Non è possibile prevedere il futuro ma penso che l’unica maniera per restare a galla è di essere pronti per ogni evenienza.
Se tieni il fisico allenato e la mente sempre allenata con nuove conoscenze allora non dovrai temere niente dal futuro.
Se d’altro canto non hai voglia di incrementare le tue capacità allora penso che sarai sostituito dalle macchine.
Giorgio dice
Argomenti interessanti fin ora affrontati con troppa superficialita’.
Sarei curioso di sapere la sua opinione riguardo la tempistica con la quale la realta’ virtuale si fondera’ alla nostra.
Dino Gojanovic dice
Se non ti dispiace, ti reindirizzo ad un articolo dal quale intuirai le tempistiche da solo.
https://mktfactory.com/blog/super-intelligenza-artificiale/
Davide Mancuso dice
Interessante osservazione Dino.
E’ da diverso tempo che rifletto su questo argomento. Il punto è: nel nostro futuro l’uomo competerà solo con macchine più intelligenti, oppure soccomberemo all’AI? O semplicemente va cambiato un concetto che ora proverò a proporre.
Gli obiettivi di ogni azienda sono: aumentare la produzione al massimo (quindi h24) e abbattere i costi eliminando il personale. Dal loro punto di vista, hanno ragione.
Focalizziamoci però su un altro punto: qual è l’obiettivo primario di un essere umano? Mangiare. Il resto è secondario e non fondamentale. E se quindi l’uomo grazie alle macchine non avrebbe più bisogno di lavorare? L’AI ci aiuterà facilmente a trovare soluzioni alla quasi totalità dei problemi e le macchine eseguiranno dei compiti per risolverli.
Rimane una tematica molto complessa e trasversale, difficile da affrontare in qualunque sede.
Immagino però che sia giunta l’ora di immaginare un futuro positivo per il genere umano e andare spediti in quella direzione, anche stravolgendo le millenarie ideologie.
Dino Gojanovic dice
Infatti la schiavitù non è cessata perché l’essere umano è diventato moralmente più corretto.
Si è smesso di schiavizzare le persone quando è arrivata la rivoluzione industriale e ha fatto diventare obsoleto l’uomo in quei compiti li.
Oggi succede la stessa cosa. La schiavitù della catena di montaggio sta per finire non perché siamo moralmente migliori ma perché i robot sono più capaci in questi compiti.
Quindi il futuro del lavoro sarà sempre più intellettuale e sempre meno fisico. Perché fisicamente i robot sono già più capaci in tutto.
Fulvio Auriuso dice
interessante punto di vista Davide.