12 regole per sopravvivere ai social networks


Quando ho iniziato a navigare su internet non c’era Facebook e non c’era neppure MySpace.

Comunicavamo tramite la rete IRC, installando un programma sul pc come attualmente avviene con le app per gli smartphone.

Il più famoso di questi programmi si chiamava mIRC, che è ancora in vita e continua ancora a servire nuovi aggiornamenti. Infatti la rete IRC non è ancora morta, ma poco ci manca.

Una buona parte dei progetti open source vengono discussi proprio su questa rete. Che non ha limiti e non ha server centrali. Chiunque può creare una rete dentro la rete irc e avere i propri canali.

Una cosa bellissima.

Ma perché una rete cosi meravigliosa ha perso popolarità?

Perché arrivò MySpace che era semplice da utilizzare. Che permetteva la pubblicazione sul proprio profilo di foto e video.

Ma sopratutto di avere followers.

I followers sono stati il volano che ha fatto decollare il primo grande social network a livelli di popolarità globali.

Quindi d’ora in poi non si chiacchierava per il gusto di chiacchierare o di scambiarsi le informazioni. Da quel momento ci fu la caccia alla popolarità.

Le aziende capirono subito l’importanza dell’avere un seguito e anche l’interesse dei media si fece sempre più vivido visto che MySpace stava diventando una miniera d’oro.

Poi d’un tratto un ragazzino di nome Mark Zuckerberg sviluppò un piccolo sito web che raccoglieva i profili di tutti quelli iscritti alla sua università.

Di poco diverso da MySpace ma con un’idea bomba. Si poteva usare solo il vero nome e cognome. Quindi non più un nickname.

Infatti internet era fino a quel punto un posto per anonimi per lo più. Nessuno usava nemmeno l’indirizzo email con il proprio nome.

La realtà virtuale non era l’estensione della propria personalità. Era un’altra cosa. Un contenitore per il proprio alter-ego che aveva un nickname.

Oggi il nickname non ha più molto senso. Perché appunto internet è diventata l’estensione del nostro territorio e non più una seconda opzione.

Se hai i followers allora sei popolare. A prescindere se questi sono online oppure offline.

Però i social networks si stanno moltiplicando a dismisura e la gente saltella da una parte all’altra perdendo ormai il controllo della vita reale e sopratutto perdendo il controllo della cosa più preziosa… l’attenzione e il tempo.

Ma sapendo per certo che tutti quei social su cui siamo oggi tenderanno a scomparire col tempo.

Cosa dobbiamo fare?

1. UN PIEDE DENTRO E UNO FUORI

In qualsiasi social networks tu abbia deciso di investire il tuo tempo stai pronto ad uscire senza gravi perdite.

Ogni guardia del corpo professionista quando entra in un ambiente chiuso, la prima cosa che guarda, sono le porte d’uscita.

Tieni per scontato che arriverà un giorno in cui dovrai scappare alla svelta e dovrai portare con te più gente possibile.

Inizia il trasferimento da adesso. Porta i tuoi followers dove possono essere al sicuro da eventuali crolli.

2. IL PARTY E’ SUL TUO SITO

Molti professionisti raccomandano di stare sui social a conversare il più possibile.

Io consiglio ancora di meglio. Conversa sui social per creare un rapporto di familiarità ma poi invita tutti sul tuo sito. E’ li che c’è il party.

Cosi’, se il social affonda almeno hai fatto in tempo ad invitare qualcuno a casa tua e magari gli hai chiesto una email.

3. NON ESSERE ATTIVO SU PIU’ DI 4 SOCIAL NETWORKS

Non importa se sei un pesce piccolo o una grande azienda.

I 4 maggiori social networks hanno più del 90% di utenti.

Un buon approccio è essere fortemente attivi su 2/3 social e cercare il quarto che potrebbe essere quello del futuro.

Questo perché essere i primi ad utilizzare una piattaforma ha i propri vantaggio.

Ad esempio avere followers su di un social appena nato è molto più facile.

Su Instagram ad esempio i ragazzini che hanno milioni di followers e foto pessime hanno ottenuto questa fama solamente per essere stati tra i primi utilizzatori.

Quindi usarne 2/3 perché ormai hai creato la tua presenza e ottieni continuamente i frutti. E ogni tanto scoprire un nuovo campione per beneficiare del suo talento e crescere con lui.

4. SEI CONSUMATORE O FORNITORE?

Questo è un lavoro. Ed è una faccenda seria.

Non puoi passare la giornata leggendo ogni cosa possibile postata sui social.

Un conto è studiare la piattaforma un altro è essere risucchiati dalla piattaforma.

Tutti hanno un televisore a casa eppure nessuno sa assolutamente niente su come si realizzano le trasmissioni televisive, come funziona la pubblicità, come si monetizzano gli ascolti e via dicendo.

Eppure stanno li davanti ad essa 6 ore al giorno.

Se vuoi sapere come funzionano veramente i social devi essere fornitore. Fornire molto e consumare poco.

5. AUTOMATIZZA

A tua disposizione hai molti strumenti per l’automazione dei social. Per iniziare io uso Buffer che è un buon strumento e che mi permette di impostare la data e l’orario di pubblicazione su più social contemporaneamente.

6. DEFINISCI GLI OBIETTIVI

Per non finire scottati dobbiamo porre degli obiettivi che siano anche dei limiti.

Che cosa vuoi raggiungere e con quanto sforzo?

Ad esempio 50% di condivisioni in più entro 3 mesi lavorando 30 min al giorno.

Ti consiglio di usare un timer ogni volta che accedi ai social networks e che ti avvisa quando il tempo è scaduto.

Cosi ti impedirà di essere risucchiato in quel vortice e di perderci la giornata.

7. PIANIFICA IN ANTICIPO

Molti aprono Facebook e domandano. “E adesso che pubblico?”.

Devi avere già preparato il cosa pubblicare. Devi già aver fatto la tua ricerca.

Quando arriva il momento devi solo pubblicare.

Se hai un ristorante non apri il frigo dicendo “e adesso che cucino?”.

Dovresti saper già cosa hai nel menu della giornata. Se non è cosi allora hai un hobby e non un lavoro.

Quando esplori il web puoi utilizzare programmi come Evernote per mettere da parte spezzoni di articoli, foto o altro.

Con esso li cataloghi secondo un ordine preciso e quando arriverà il loro turno potrai ritrovarli e pubblicarli.

8. TROVA UN FREELANCER

Non c’è scritto da nessuna parte che devi essere tu a gestire gli account social. Puoi benissimo trovare una persona che te li cura alcune ore alla settimana.

Con quelle ore libere che hai puoi concentrarti sulle cose ancora più importanti della tua azienda.

Se non ti liberi dalle cose piccole non riuscirai a fare quelle grandi.

Il social networking è una pratica che bisogna fare in un modo o nell’altro.

Se tu pensi di avere delle cose più importanti o che ti piacere dedicarti ad altro… allora fallo.

9. RIPROPONI

Se pensi di dover pubblicare ogni giorno qualcosa di unico finirai ben presto il gioco.

Almeno che il tuo core business non è stare sui social cerca di non tenere le aspettative troppo alte. Non essere perfetto.

Molti influencers con migliaia di followers ci campano con quello. Sperano di essere invitati agli eventi, di farsi sponsorizzare e via dicendo.

Loro devono essere sempre al meglio. Ma se tu hai un azienda normale hai tutto l’ombrello del marketing a tua disposizione e quello social è solo una piccola parte.

10. BRAINSTORMING

Sei hai una bella lavagna bianca è perfetto. Butta dentro tutte le idee che ti vengono in mente su come migliorare la situazione.

Su come lavorare di meno ed essere più efficiente.

Le idee migliori arrivano dopo centinaia di idee assurde. Perciò non aver paura a tirar fuori tutto ciò che hai per la testa.

Non puoi cantar bene senza iniziare prima stonando. E’ appunto solo con la pratica che le idee diventeranno sempre più di sostanza.

11. CONTINUA CON CIO’ CHE FUNZIONA

Invece di cambiare continuamente cose che pubblichi, continua semplicemente con ciò che funziona.

Il mondo sembra un grande dejavu’.

Cose già sentite.

E c’è una buona ragione perché. Funziona.

Gli scrittori utilizzano sempre gli stessi script.

La pubblicità segue sempre le stesse regole.

Se un contenuto funziona, continua in quella direzione. Non cercare per forza la perenne originalità.

Se non hai idea di cosa parlo ti faccio un esempio.

Grazie a voi, cari amici della notte. Io vi aspetto come di consueto sempre di notte, sempre sottovoce, noi diciamo un modo per capire, per capirsi e forse anche per capirci, quando un giorno – vista l’ora – è appena finito e un nuovo giorno è appena cominciato; un giorno in più per amare…, per sognare…, per vivere. Buonanotte.

E’ dal 1994 che dice sempre questa.

12. NON TENERE LE APP SULLO SMARTPHONE

Le apps social per lo smartphone sono tra le cose peggiori che puoi aver installato.

Non riuscirai più ad avere 10 minuti di calma e di riflessione senza controllare le varie notifiche.

E se lo fai per un tempo prolungato diventerà un’abitudine che sarà difficile da togliere.

Sappi che la qualità del tuo lavoro e della tua vita dipendono dalla qualità delle tue abitudini.

CONCLUSIONE

Quando le piattaforme social nascono solitamente c’è un alto coinvolgimento che col tempo si affluisce.

Ad esempio i primi tempi su Facebook era facilissimo raccogliere likes per la propria pagina aziendale senza nemmeno utilizzare le inserzioni pubblicitarie.

Oggigiorno è difficile persino con la pubblicità in certi settori.

All’inizio su Twitter tutti cliccavano sul tuo link ma adesso è raro se riesci ad averne anche solo un paio.

Perciò bisogna evitare di disperdere le proprie energie su qualcosa che non porta frutti e dirigerle su quelle piattaforme che hanno un futuro e che portano visite al tuo sito web.

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Dino Gojanovic

Sull'autore: Dino è il titolare della MKT Factory ed esperto di Internet Marketing. Solitamente legge, scrive e ragiona. Seguilo su Instagram. - DIVENTA UN INSIDER: Iscriviti alla Newsletter

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Dino Gojanovic

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