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Strategie SEO che la tua Concorrenza Non Conosce

Hey mon amie, come stai?

Lo sapevi che sul web ci sono quasi 1,5 miliardi di siti web?

Questo dato ti fa capire quanta concorrenza c’è su Google per prendere le prime posizioni.

Le aziende investono miliardi per ottenere questa visibilità.

E tu non puoi certo competere con i grandi gruppi né sulla quantità né sulla qualità.

L’unica maniera per prendere una fetta è di essere diversi e innovativi.

I grandi gruppi fanno fatica a cambiare direzione velocemente.

Fanno fatica ad essere creativi perché hanno troppa burocrazia.

E quindi certe strategie sono a tua disposizione per ottenere la vittoria.

1. Espandi il territorio

Come un animale della savana anche tu devi avere un tuo territorio.

E’ fondamentale per la tua sopravvivenza.

E per espanderti puoi:

Creare più profili social

Se leggi i miei articoli allora sai quanto considero importante la focalizzazione.

Nel caso dei social media ad esempio, la maniera più efficace è quella di focalizzarsi solo su due piattaforme e divenirne il re.

Ma c’è anche una strategia all’opposto.

Dal punto di vista SEO la presenza ovunque è un plus.

Quindi puoi creare profili e pagine su molti social network e beneficiare così della spinta sui motori di ricerca.

Quando un nuovo social compare è facile avere dei follower perché è una novità e la gente è disposta da subito a fare nuove interazioni.

Poi col tempo l’engagement tende a diminuire e tutto diventa più difficile. Specialmente se sei l’ultimo arrivato.

Non devi per forza essere attivo. Devi semplicemente occupare lo spazio.

Una dimostrazione pratica è:

♆ Crea un profilo Pinterest
♆ Crea una sola bacheca
♆ Carica 30 immagini di alta qualità
♆ Diventa follower di 1’000 persone
♆ Esci dalla piattaforma

E basta.

Non devi fare più niente. Non seguire più nessuno. Non postare più niente. E non monitorare l’andamento.

Semplicemente lo lasci li dormiente.

Sul profilo metti l’indirizzo del tuo sito, app o profili social che utilizzi attivamente.

Ti spiego la strategia che c’è dietro.

Quando ti iscrivi ad un social tipo Linkedin, la piattaforma ti chiede se vuoi importare la tua rubrica contatti oppure collegare altri social.

Ordunque, puoi pescare i tuoi follower da tutti i tuoi social ed importarli tutti in una piattaforma.

Inoltre col tempo certi social network falliscono, altri crescono. Perciò non puoi mettere tutte le uova in un unico paniere e sperare di essere al sicuro.

Per questo avere dei profili pronti all’uso è sempre un vantaggio.

La tua inattività invece è la chiave per la focalizzazione.

Non è psicologicamente possibile seguire più di un certo numero di social.

Andresti in esaurimento nervoso al terzo giorno.

Crea un app

Sicuramente pensi che le app non abbiano molta importanza per il SEO. Invece ti sbagli, adesso Google indicizza anche le app.

Guarda qua.

Ordunque questa è un’opportunità fresca fresca che di sicuro la tua concorrenza non ha ancora considerato.

Ricordati uno dei segreti del marketing nel famoso libro Le 22 immutabili leggi del marketing

Arrivare primi nella mente dei consumatori è meglio che essere i migliori.

Ecco un piccolo tutorial per creare una app.

Definisci un obiettivo

Qual è l’idea che hai avuto? Descrivila in dettaglio.

Cosa vuoi che faccia questa app? A chi può servire?

Crea una bozza

Prendi un bel quaderno ed inizia a disegnare. Anche se non sei un fenomeno come disegnatore.

Non devi creare la Gioconda. Devi rendere visuale ciò che hai in mente.

E’ importante sopratutto per rendere la cosa reale.
Se è solo nella tua mente allora è in un altro mondo e non è ufficiale.

Portare l’immaginazione nel mondo fisico è dannatamente difficile.

La maggior parte delle persone si fermano a questo punto. Non riescono ad attraversare questo ponte.

Perché se resta nella propria mente non è criticabile. Mentre se la porti nel mondo fisico tutti ti possono deridere.

Per questo serve del corraggio.

Fai una ricerca

Cerca di vedere se esiste già un’idea simile.

C’è dietro un brevetto?

Se esiste qualcosa di simile è popolare? Ci stanno lucrando con questa app?

La puoi fare meglio?

Insomma, trova risposte alle domande.

Comunque se l’app esiste già non è la fine del mondo. Google non era il primo dei motori di ricerca e nemmeno il secondo.

Quindi, forse c’è spazio anche per te.

Crea un prototipo ( Wireframe )

E’ giunto il momento di creare qualcosa di ancora più reale.

Di dargli una forma. Dei dettagli. Dei contenuti base.

Puoi usare strumenti come Sketch o Balsamiq per fare questo in un modo semplice ma non banale.

Stabilisci la struttura back end

Come ben sai una app non può stare per aria.

Ha bisogno di un spazio web. Di un hosting o di una soluzione cloud.

Che tipo di server intendi adoperare?

Che tipo di database?

In quale linguaggio di programmazione intendi sviluppare l’app?

Queste e altre domande sono fondamentali per creare una solida base di partenza.

Convalida il prototipo

Almeno che la app non è per la tua personale soddisfazione suppongo tu lo abbia fatto per gli altri.

Quindi non sarebbe male scoprire prima del lancio cosa ne pensano del tuo prodotto.

E’ un bene saperlo il prima possibile perché potresti scoprire che nessuno è interessato.

Questa scoperta ti potrebbe salvare dal disastro.

Crea la struttura back end

Una volta che il pubblico ha mostrato dell’interesse puoi dare inizio alla creazione di una vera struttura back end.

Cosa, come e quanto non è tema di questo articolo.

Se non hai alcuna esperienza in merito ti suggerisco di educarti il più possibile perché stai entrando in un settore assolutamente complesso.

Disegna la veste grafica

Questa parte è ciò che gli utenti vedranno.

Perciò la User Experience è di non poca importanza.

Qui dovrai studiare gli abbinamenti dei colori. I font. La velocità di caricamento, la facilità d’uso, la modernità, lo stile etc.

Fai un altro test

Una volta che è tutto pronto bisogna fare un altro test.

Questa volta molto più approfondito.

Se è una app a pagamento bisogno assolutamente cercare di venderla a qualcuno.

Se nessuno è disposto a pagare è veramente un problema.

Guarda che non ci siano crash. Che funzioni sui diversi tipo di dispositivi e che sia responsive.
Ciò che si adegua a diverse risoluzioni del monitor.

Lancia

Sudore freddo.

Dormito poco stanotte eh? 🙂

E’ il giorno del lancio. Ed è un esperienza unica.

Ma il lavoro non finisce di certo qui.

La strada per la sopravvivenza non finisce mai. Ogni giorno ci saranno nuovi problemi da risolvere.

A volte ti andrà bene, altre male. Ma comunque vada devi continuare.

2. Sistema errori sulle pagine

A Google non piacciono le imperfezioni nel tuo codice.

Non piace nemmeno ai browser web, che servono per navigare su internet e vedere il tuo sito web.

Ci sono tantissime risorse online per fare un checkin della tua situazione e porre dei rimedi.

Guarda ad esempio questi:

Per errori generici o di html puoi usare questi strumenti.

1. https://validator.w3.org/
2. Google Webmaster Tools
3. http://nibbler.silktide.com/
4. https://www.woorank.com/

Per errori CSS

1. https://jigsaw.w3.org/css-validator/

Per i test di velocità

1. http://www.webpagetest.org/
2. https://tools.pingdom.com/

Se vuoi sapere perché il tuo sito deve essere veloce leggi un mio vecchio articolo qui.

3. Ottimizza le immagini

Tra le cose che rallentano di più un sito web è la dimensione delle immagini.

Non c’è niente di peggio di un sito lento.

Nessuno lo ama.

Specialmente quelli che navigano con lo smartphone. Un sito web lento li manda in depressione.

E comunque sappiamo che la pazienza degli internauti oggi è molto sottile. Alcuni secondi e non di più.

Il che significa, se il tuo sito è lento c’è una vera e proprio emoraggia di traffico su di esso.

I visitatori emigrano verso la tua concorrenza per poi difficilmente fare ritorno se trovano asilo da altre parti.

Non hai scelta. Questo è ciò che tutti fanno per essere competitivi.

Quelli che pensano che basta creare un sito web per essere a cavallo finiscono ben presto con le gambe all’aria dalla delusione.

Come ridurre la dimensione delle foto?

Se hai WordPress ci sono dei plugin che fanno il compito in automatico.

1. https://wordpress.org/plugins/tiny-compress-images/

Oppure se lo vuoi fare manualmente vai su Tinypng e carica la tua immagine da ridurre.

4. Considera di usare il video

Il video marketing è relativamente nuovo e sta letteralmente esplodendo.

Sta occupando sempre più spazio nell’indice di Google.

E’ molto più facile posizionare in prima pagina un video che un sito web.

Questo perché ci sono meno video che pagine web in giro. Perché logicamente le barriere d’entrata sono più alte.

Serve una certa esperienza per creare un video decente che sembri professionale.

Per intenderci, non quei video che fai con lo smartphone al matrimonio di Tizio Caio.

Intendo che ti compri un pò di attrezzatura per fare le cose sul serio.

Saresti parte di una nicchia che prenderà sempre più potere in futuro.

Il futuro è decisamente a favore del video e nel campo ci sono moltissime opportunità non ancora sfruttate.

5. Infografiche

Gli esperti SEO tendono a snobbare le infografiche perché le considerano difficili da fare.

Ma è proprio questo il motivo principale per farle. Dove le cose sono difficili, c’è meno concorrenza.

Tutti vogliono fare ciò che è facile.

Infografiche semplici come questa qui sotto vengono condivise sui social come Pinterest.

Ma il vero potenziale si nasconde nella ricerca Immagini di Google.

CONCLUSIONE

Andare in avanti e posizionarsi sui social è indispensabile per la sopravvivenza della tua attività.

Anche nel caso tua abbia un negozio dove c’è passaggio.

In futuro non basterà perché il tuo concorrente affianco avrà il vantaggio di avere clienti di passaggio e i clienti tramite i motori di ricerca.

Dal Podcast

Ascolta su iTunes

Puoi ascoltare l’episodio su iTunes | Stitcher oppure tramite RSS (non-iTunes feed)

Dino Gojanovic

Sull'autore: Dino è il titolare della MKT Factory ed esperto di Internet Marketing. Solitamente legge, scrive e ragiona. Seguilo su Instagram. - DIVENTA UN INSIDER: Iscriviti alla Newsletter

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Dino Gojanovic

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