Ed eccoci qua con questo nuovo strumento e diamo inizio ad una nuova fase che spero ti piaccia.
Puoi ascoltare l’episodio su iTunes oppure nel player qui sotto
In questo episodio ascolterai
- Perché aumentare la produzione e la sua efficienza
- Quale calendario editoriale usare
- Usare le email templates per automatizzare
- Riutilizzare i contenuti per il content marketing
- Delegare
- La tecnica dei compartimenti stagni per la gestione del tempo
- La cosa importante come prima cosa
Alcuni links dall’episodio
Transcript
Ben arrivato a questo primo podcast di MKT. Sono Mandino Gojanovic e oggi per inaugurare questa nuova avventura iniziamo con 6 modi per migliorare la produzione.
Probabilmente nel tuo lavoro oggigiorno con i tempi moderni si richiede sempre più efficienza, sempre più velocità, sempre più domestichezza nel uso delle nuove tecnologie.
E si rischia facilmente di perdere la rotta o di perdere la visione. E la concorrenza potrebbe facilmente toglierci di mezzo se non siamo preparati al massimo e se non produciamo ciò che dovremmo e sempre con una certa crescita.
Ho notato nella mia produzione che funziona molto un calendario editoriale. Sapere che cosa verrà pubblicato, quando verrà pubblicato è essenziale per avere la visione di un team. E quindi devi sapere chi fa che cosa.
Secondo quali tempistiche. Puoi utilizzare un sistema online chiamato Kapost.com oppure un plugin per wordpress. Ce ne sono tanti in circolazione, comunque io ti consiglio Editorial Calendar.
Comunque lascerò tutti i link del episodio sul sito web. E quindi per iniziare il calendario editoriale assolutamente è molto molto utile.
Come seconda cosa se rispondi a molte email e rispondi sempre in una certa maniera, perché magari ti fanno sempre le stesse domande oppure dai sempre le stesse affermazioni e via dicendo.
Invece di scrivere sempre le stesse email e farla personalizzata per ogni persona, potresti creare dei veri e propri template da utilizzare per inviare le email rapidamente.
Puoi utilizzare un file Word oppure Google Docs o quello che sia. Comunque c’è anche la possibilità se utilizzi Gmail, si chiama Google Canned. Ti permette di tenere già delle email preimpostate e che tu non devi far altro che fare reply, selezionare il template e rimandare indietro la email.
Cosi potrai spedire una email al minuto. Non importa quanto sia complessa la domanda che ti fanno o via dicendo.
Puoi riutilizzare i contenuti. Devi riutilizzare i contenuti. Quelli che hai fatto in precedenza, quelli che stai facendo oggigiorno.
Si richiede rapidità, si richiede efficienza e se cerchi di essere creativo su ogni cosa che fai probabilmente il tuo business non avrà vita lunga perché non è la creatività ad ogni opera che si richiede ma una costante crescita. Una costante efficienza e di ottimizzare i costi.
Inoltre, ogni volta che crei una bella opera d’arte l’aspettativa dei tuoi clienti aumenta e quindi la seconda volta sarai costretto a fare ancor di meglio.
E logicamente arriverai ad un apice in cui sarai esaurito. Quindi la cosa migliore è troncare del tutto l’aspettativa e avere una certa linea che sia costante e ogni tanto originale. Certo, ogni tanto ma non ogni volta perché è impossibile.
Quindi, riutilizza i contenuti. Se crei un articolo trasportalo su di un’infografica, oppure fai un file audio oppure un video. Quello che vuoi insomma, purché un contenuto che è stato creato non venga semplicemente sprecato solo una volta.
Quindi sarebbe, se la tua nonna è come la mia le da molto fastidio lo spreco. Quindi in azienda è ben o male la stessa cosa. Se la tua azienda spreca è in svantaggio rispetto alle altre che suppongo non lo fanno. Poi.. ad ognuno la sua.
Devi delegare. La delega è qualcosa che si impara, perché inizialmente colui che inizia da solo tra virgolette, impara a lavorare da solo. Impara a scrivere email da solo, a creare il business model da solo, a parlare con i clienti da solo. A cercarli e a fare marketing.
La parte dei conti, il bilancio etc. All’inizio logicamente si è da soli e si fa tutto da soli. E si può andare in avanti solamente se tutto è sotto controllo perché chiunque ha iniziato l’avventura imprenditoriale da solo lo sa perfettamente che si è sempre sotto pressione.
Perché logicamente sono talmente tante le cose da gestire in un’unica volta ed è difficile da mandare in avanti l’attività da soli. Però, se una volta era difficile delegare perché dovevi per forza assumere qualcuno oggigiorno grazie ad internet e alle nuove tecnologie si possono benissimo spezzettare i compiti in tantissime fette.
Quindi, invece di appunto assumere una persona, delegare due… tre ore di una certa attività a qualcuno online. Ci sono tantissimi marketplaces dove puoi trovare freelancer a poco.
Esperti in dettaglio che tu vuoi delegare e ti fanno benissimo il lavoro. E anche se non ti fidi lo devi fare per il tuo bene.
Perché un’azienda non può crescere con il totale controllo. Quindi devi imparare a delegare perché è l’unico modo.
Un’altro modo per tenere la giornata produttiva è di utilizzare la cosiddetta frammentazione a compartimenti stagni.
Come nelle navi suppongo tu sappia che… diciamo che la nave è divisa in compartimenti stagni che se dovesse entrare l’acqua in una delle stanze tutte le restanti sono isolate.
E quindi la nave non affonda perché logicamente solo una stanza è stata allagata ma non tutte quante.
Questo concetto si può benissimo utilizzare la per gestione del proprio tempo.
Perché se tu inizi la giornata e vuoi fare un compito ma subito ti arrivano le telefonate. Ti arrivano i clienti, ti arrivano i colleghi, gli amici o inizi a pensare quando pagherai le bollette. O come le pagherai o via via sempre così, non riuscirai praticamente a completare niente.
La tua giornata è già sovracarica di pensieri e quindi non riuscirai assolutamente a combinare niente. Però se riesci a dividere la giornata in compartimenti stagni puoi decidere ad esempio… dalle 8 alle 9, non importa che cosa accade a questo mondo ma tu quel compito lo devi fare.
Perciò ad esempio se scrivi un blog puoi decidere dalle 8 alle 9 io scrivo per il blog. E non esisto per nessuno. Non accetto telefonate, non guardo email, non parlo con anima viva, non faccio nessun tipo di ragionamento che non abbia a che vedere con la scrittura del blog.
Sono assolutamente isolato nel mio compartimento stagno. Poi finita quell’ora dalle 9 in poi avrò altri compartimenti stagni. Ad esempio ci sarà un momento in cui ad esempio nel pomeriggio dalle 5 alle 6 rispondo alle email. Ma solo dalle 5 alle 6. Arrivato alle 6, fine. Chiudo tutto.
E questa è un’ottima strategia. C’è anche un libro che si chiama la Tecnica del Pomodoro di un certo Francesco Cirillo e lui ben o male utilizzava un certo timer da cucina. Lo impostava per tipo 20 minuti e quindi divideva la giornata in 20 o 25 minuti.
Poi seguiti da 10 minuti di pausa. E’ sempre una specie di compartimento stagno ma… comunque ti lascerò il link per il suo sito e il suo libro etc.
Come ultimo punto in assoluto siamo diciamo persone con una limitata forza di volontà. E siamo come un bicchiere d’acqua, se iniziamo da subito a berlo arriveremo a fine serata in cui non rimarrà niente.
Così è la nostra forza di volontà. Se iniziamo ad esercitarla da subito … subito nel senso appena svegli. Che iniziamo a prendere decisioni elevate … sinistra destra, su, giù.
Questa scelta o quest’altra… Arriviamo a fine serata in cui non riusciamo più a decidere niente.
Sopratutto non riusciamo a convincere noi stessi a fare la cosa importante. Che solitamente è anche la più difficile.
Perciò bisogna fare le cose più importanti all’inizio quando siamo freschi. Ad inizio giornata, quando la nostra forza di volontà è ancora al pieno.
Quindi fare ogni giorno come prima cosa la cosa più importante.
Dopo possiamo dedicarci a quelle cose tra virgolette urgenti ma non importanti. Se tu decidi la sera prima una cosa che devi fare domani, e che… se tu facessi questa cosa la tua giornata sarebbe considerata soddisfacente, allora quella è la cosa che devi fare.
Bene… è finita la prima puntata e ci vediamo alla prossima.
Giuliano dice
Ciao Mandino!
Sono molto d’accordo sul fare la cosa importante come PRIMA cosa…
Sento troppa gente che invece che fare le cose importanti rincorre le urgenti e poi si lamenta che va tutto male… 🙂
Buon lavoro
Giuliano
Dino Gojanovic dice
Assolutamente d’accorso con te Giuliano, molto spesso le cose urgenti non sono affatto importanti.