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Come restare sempre in contatto con i clienti usando solo strumenti digitali – Ep. #74

21/12/2020 di Dino Gojanovic

E’ una situazione anomala per tutti. Compresi i tuoi clienti. Ma a prescindere dal tuo modello di business non puoi permetterti di perdere il contatto con i tuoi clienti. Devi mantenere i rapporti vivi.

Un’amicizia si appassisce se non si innaffia con costanza. I tuoi clienti ti sono fedeli fintanto che non trovano di meglio. E sono sicuro che la tua intenzione non sia quella di facilitargli il compito. Bisogna restare in contatto.

Ecco come puoi farlo online.

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Manda una newsletter con gli aggiornamenti

Nel corso degli anni ho suggerito moltissime volte di creare una newsletter e di riempirla di indirizzi. E’ tutto’ora vero. Ti serve una newsletter.

I social vanno e vengono, quindi non ti puoi fidare. Google cambia l’algoritmo ogni giorno e quindi non ti puoi fidare. Il cambio potrebbe essere a tuo svantaggio. Avere una newsletter con all’interno migliaia di indirizzi email ti può salvare dalla catastrofe.

Invitali ad un webinar

I Webinar hanno un ruolo fondamentale nella conversione ma possono essere utilizzati anche per restare in contatto. Con gli strumenti come Zoom o Google Meet non e’ mai stato cosi facile fare un Webinar.

Scopri cosa la tua audience desidera. Crea una ventina di slide e parti.

Mantieni una costante presenza

Woody Allen una volta disse che il 80% del successo e’ semplicemente nel farsi vedere. Non aveva tutti i torti. Cio’ che amiamo di più dai nostri amici e’ la loro presenza. Ci sono quando hai bisogno di loro e viceversa. Se gli amici non ci sono mai quando hai bisogno, che amici sono?

Se non sei presente nella vita dei tuoi clienti non puoi esercitare nessuna delle tue qualità. Un genitore perennemente assente perde credibilità agli occhi dei figli.

Manda informazioni utili

Internet e’ un posto dove ormai si trova di tutto. Ma il problema diventa trovare le cose utili, di valore data l’estrema mole di cose mediocri. Perciò un modo per restare in contatto con i tuoi clienti e’ di fornirgli risorse utili.

Se non sai cosa fornire allora dovresti prima fare una ricerca di mercato e ben delineare chi e’ il tuo Target Persona. Una delle maniere veloci per scoprire le cose sono le buone vecchie domande. Fai domande e ascolta le risposta con attenzione.

Usa le chat

Il 2020 e’ stato l’anno del Covid, che pero’ con se ha portato anche qualche lato positivo. La scoperta dello Smart Working e la nascita di innumerevoli strumenti di collaborazione. I vari strumenti di chat come Slack, Microsoft Teams, Discord oltre ai vari Facebook o Instagram messenger. Tutte cose utili che ti permettono di restare in contatto in una maniera molto più intima.

Fai una chiamata

A volte devi prendere il telefono e fare la chiamata. Ovviamente, non fare le chiamate a freddo. Cerca di scoprire quando il cliente desidera essere contattato, metti giù su carta qual e’ l’obiettivo della chiamata e chiama.

Crea un blog

I blog esistono ormai da molti anni. Non sono più una novità. Ma la cosa sorprendente e’ che sono tutt’ora utili, sopratutto per restare in contatto con i tuoi clienti.

Tramite il blog puoi inviare quelle informazioni utili di cui ti parlavo prima. E’ può essere il posto che i tuoi clienti visitano ogni giorno. Questo dipende logicamente dalla tua capacità di generare contenuti sempre freschi.

Crea un podcast

Il podcasting e’ molto in voga questi giorni. Si e’ sparsa la voce che e’ un medium efficace e semplice da fare. Ordunque potrebbe essere una buona idea per te iniziarne uno. Come un blog, il podcast può essere utilizzato per amplificare la tua comunicazione. Per inviare contenuti di valore e per restare sempre in contatto con la tua clientela. Se le lore orecchie e i loro occhi sono rivolti verso di te, non hanno il tempo per andare dalla tua concorrenza.

Crea delle Facebook/Google Ads

Una delle guerre quotidiane che non devi mai smettere di combattere e’ contro la passività dei tuoi clienti. Dopo un po’ semplicemente si dimenticano di te e di cio’ che rappresenti. Per una ragione o per un’altra, cosi’ funziona la mente umana. Quindi usare la pubblicità online e’ un potente metodo per informare di un evento che stai per creare, di un nuovo prodotto che stai per lanciare o semplicemente di un nuovo articolo che hai pubblicato sul tuo blog.

Conclusione

La pandemia ci ha insegnato che gli imprevisti possono sempre succedere. Per questo bisogna tenere a portata di mano un piano B. Questo piano B oggigiorno e’ l’unico praticabile a quanto sembra. Restare in contatto con il clienti usando internet e altri strumenti digitali e’ la strada vincente.

Come creare una Landing Page perfetta – Ep. #73

26/11/2020 di Dino Gojanovic

Una landing page ben progettata può aumentare le conversioni delle tue campagne di marketing digitale e non solo.

Invece di mandare il traffico di visitatori alle pagine ordinarie del tuo sito web (dove potrebbero avere delle difficoltà a trovare ciò che stanno cercando), puoi indirizzarli a una pagina di destinazione appositamente progettata, dove hanno la possibilità di trovare ciò che hanno bisogno e tu puoi avere l’opportunità di convertirli.

Creando una landing page, migliori l’esperienza utente e aumenti le possibilità di conversione. Ed e’ un fattore importante se stai spendendo dei capitali per portare traffico sul tuo sito web.

Le landing page sono talmente importanti che non esiste una sola azienda High Tech che non faccia leva su questo strumento. Oggigiorno sono anche facili da fare con strumenti come LeadPages o Clickfunnel.

Come creare una landing page perfetta

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Ma comunque, ecco cosa ti serve per crearne una.

Titolo che attira l’attenzione

Il titolo è la prima cosa che vedono i visitatori una volta arrivati sulla tua landing page. Perciò e’ di primaria importanza.

Puoi utilizzare diverse forme per creare un titolo efficace.

  • Punta sull’unicità
  • Parti con una domanda
  • Sottolinea il problema
  • Emoziona
  • Punta sulla ragione
  • Non usare il clickbait

Sottotitoli

Nel sottotitolo, spiega ulteriormente l’offerta. Un buon sottotitolo mostrerà ciò che offri sotto una nuova luce.

Puoi anche mescolare le cose e dichiarare la proprio proposta di valore nell’intestazione. Quindi discutere l’offerta effettiva nel sottotitolo.

Immagini

Scegli le immagini che attirano l’attenzione. Per via dei colori, dei contrasti o altro.

Usa immagini pertinenti. Assicurati che le immagini mostrino chiaramente il tuo prodotto o che siano parte di una narrazione.

Non dimenticare il tuo pubblico. Nel senso che, le immagini devono essere comprese dalla tua audience e non servire il tuo ego.

Cio’ che tu reputi bello, potrebbe non esserlo per la tua audience. Perciò dovresti conoscere e proporgli cose che sono di loro gradimento. Sempre se intendi orientare al cliente il tuo business. Ma nessuno ti impedisce di fare il contrario.

Un’offerta spiegata semplicemente

Se sai quale e’ il tuo scopo allora probabilmente saprai anche quale sia la tua offerta. Non fare giochi di parole che capisci solo tu.

Falla semplice ma non banale.

Il problema

Ricorda che al cliente importa solo di una persona, se stesso. L’unica ragione per la quale deciderà di comprare qualcosa da te e’ perche’ intravede una vantaggio.

Quindi articola con cura il dolore che prova. Se tu sei un dentista, sottolinea quanto fa male un dente cariato. Se vendi carne sottolinea quanti danni causa al corpo la mancanza di proteine e via dicendo.

La soluzione

Una volta che hai sottolineato il problema con dettagli accurati, adesso puoi mostrare come e’ la soddisfazione una volta risolto il problema. Mostra che faccia ha il piacere una volta sconfitto il problema.

Una garanzia

Immagina di comprare una macchina da 100,000 euro ma senza alcun tipo di garanzia. Lo faresti? Probabilmente no. Si richia troppo. La macchina si potrebbe rompere dopo 2 giorni. Qualcuno potrebbe rubarla. Qualcuno potrebbe andarle addosso. Sfregiarla. E chi sa quante altre sventure potrebbe avere nel corso del tempo. Nessuno e’ cosi ingenuo da richiare così tanto.

Ma vale lo stesso anche per importi piccoli. La gente vuole le garanzie. Più ci sono maggiore e’ la conversione.

Però e’ logico, troppe garanzie possono anche ridurre i tuoi margini di guadagno perchè tra i potenziali clienti ci sono anche i potenziali truffatori. Il quale unico scopo e’ ottenere il massimo vantaggio.

Un contatto

Internet e’ ancora un posto oscuro per la maggior parte delle persone. Non si fidano tanto facilmente di dare la propria carta di credito ad un sito web o app che non abbia almeno un contatto.

Un numero di telefono, una email o un indirizzo sono piccoli dettagli che aumentano la conversione di molto.

Una chiamata all’azione

Appena il potenziale cliente arriva sulla tua landing page comincia ad avere tutta una serie di voci nella testa. C’è una voce che gli dice di andar via subito. C’è un’altra voce che gli dice di leggere. C’è un’altra voce che gli dice di controllare i messaggi di Whatsapp etc.

Insomma, ogni essere umano e’ in costante lotta con il proprio cervello che salta da destra a sinistra senza che sappiamo come si controlla.

Per questo scopo arrivano le chiamate all’azione, le Call To Action. Per interrompere questo suo chiacchericcio mentale e farlo agire.

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Riprova sociale

Il miglior ristorante e’ quello con la coda più lunga all’entrata. Ovviamente non e’ così perché ci sono tantissimi fattori da analizzare ma il nostro cervello funziona in questa maniera. Siamo naturalmente inclini a seguire la massa. Se c’è una coda davanti ad un ristorante, vogliamo sapere cosa c’è dentro quel ristorante. Cibo buono? Personaggi famosi? Eventi esclusivi?

Questa e’ la riprova sociale di cui parla Cialdini nel suo libro. Se la gente vede che i tuoi prodotti sono vendutissimi, allora sono più invogliati nell’acquistare. Se invece il tuo negozio o il tuo sito e’ vuoto, senza traccia di vita, sarà peggio di uno scaccia mosche. Uno spaventapasseri.

Usa il video

C’è una cosa che ci ha insegnato YouTube, Tik Tok e Netflix. Il video sul web funziona da dio. In maniera molto molto rapida. Con il video hai la possibilità di trasmettere meglio le emozioni perché fai leva su molteplici sensi.

Rimuovi le distrazioni

Togli di mezzo tutto ciò che puoi infastidire, distrarre o allontanare il visitatore. Con questo intendo, toglie il menu di navigazione, toglie le animazioni distraenti, musiche fastidiose, colori troppo sgargianti, contenuti non in linea con lo scopo etc.

Insomma, non porti un amico per una chiaccherata in un posto dove il cameriere vi distrae ogni due secondi, dove la musica alta non ti fa sentire niente, pieno di gente che non ti ci puoi girare, le luci da discoteca acceccanti. Insomma hai capito cosa intendo. Ecco, rimuovi le distrazioni.

A/B Test

E per finire, una delle maniere migliori per ottimizzare la tua pagina. Il Test A/B per scoprire cosa converte meglio. Ho spiegato in passato come si fa. Se vuoi approfondire ti lascio il link all’articolo.

Articolo correlato: Come aumentare la conversione con A/B test

Conclusione

Diciamo che uno degli strumenti più importanti a disposizione dei professionisti di marketing sono le landing page. Con esse si può fare ciò che con una pagina ordinaria non si può. Convertire e vendere il prodotto o servizio.

Perciò cosa aspetti? Crea la tua landing page e inizia a dominare il web.

La Legge di Parkinson – Ep. #72

21/11/2020 di Dino Gojanovic

La Legge Di Parkinson è un saggio pubblicato negli anni ’50 da Cyril Northcote Parkinson.

Il libro comincia con la ormai celebre frase:

«Il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo disponibile.”

Nel senso che, se hai una settimana per finire un compito, ci metterai esattamente una settimana per finirlo, a prescindere dalla natura del compito. Che sia facile o difficile.

La frase ha creato un immediato eco nelle business school di mezzo mondo per il suo impatto sulla produttività. Ma tutt’oggi la maggio parte degli imprenditori ignorano questo concetto.

La legge di Parkinson

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Comunque, Parkinson aveva tutte le ragioni per fare una dichiarazione del genere, avendo lavorato nel servizio civile britannico e visto in prima persona come funziona la macchina burocratica. Con i suoi tempi di completamento infiniti.

Nel suo saggio originale ha sottolineato che, sebbene il numero di navi della marina fosse diminuito di due terzi e il personale di un terzo, tra il 1914 e il 1928, il numero dei burocrati era comunque aumentato di quasi il 6% all’anno.

C’erano meno persone e meno lavoro da gestire, ma la gestione era ancora in espansione e Parkinson sosteneva che ciò fosse dovuto a fattori indipendenti dalle esigenze operative navali.

E’ come se la città di Roma avesse perso 1/3 dei suoi cittadini ma i dipendenti del comune crescessero comunque del 6% all’anno. Senza che ci fosse del lavoro in aggiunta.

Insomma adesso sai perché il comune dove abiti ci mette 1 mese per completare una pratica che potrebbe essere svolta in 1 ora.

Ma comunque…

Come puoi applicare la legge di Parkinson al tuo lavoro?

Fai un elenco dei compiti da svolgere

Metti giù per iscritto. Svuota la mente.

Fai una stima di quanto tempo ci vorrà per portare a termine ciascuna di queste attività in una giornata media

Non devi essere preciso fino al secondo. L’importante è focalizzarsi sul tempo.

Dimezza il tempo che hai impostato per ciascuna attività.

Una volta iniziato il tuo lavoro, ti accorgerai di essere in una corsa contro il tempo.

Usa un timer

Scegli i minuti giusti. Fai partire il timer. Una volta scaduto il tempo, fermati. Interrompi cio’ che stavi facendo. Il compito e’ finito. Consegnalo cosi, imperfetto.

Elimina le distrazioni

Nella società digitale di oggi dove abbiamo tutto a portata di click, ci siamo portati dietro anche le distrazioni. E non riusciamo a liberarcene. Email sono sempre di più. Messaggi in arrivo da sempre più chat. Videochiamate e notifiche a gogo. Insomma, non c’è fine al tormento e per riuscire a completare una task bisogna fare piazza pulita con un buldozer.

Articolo correlato: Come finire sempre il lavoro

Usa la disciplina per imporre il processo su te stesso

Come diceva Jocko Willink nel suo famoso libro “Discipline equals freedom“, (la disciplina e’ libertà). Se hai deciso di fare qualcosa, devi rispettare questa tua decisione con l’azione. Se non impari la disciplina avrai sempre bisogno di un capo che ti mette in riga.

Conclusione

La Legge di Parkinson ci ha sbattuto in faccia la realtà. La maggior parte della nostra vita è stata sprecata dall’innefficienza. Quante cose avremmo potuto fare se fossimo stati in grado di prendere il controllo di noi stessi e della nostra attività.

Ma non è mai troppo tardi. Adesso che conosci uno dei segreti dietro all’estrema produttività, mettiti all’opera e spedisci il tuo prodotto. Ship it.

Come diventare un Influencer in ogni settore – Ep. #71

16/11/2020 di Dino Gojanovic

Una volta erano gli attori di Hollywood, oggi sono gli Influencer.

Quelli che fanno muovere le emozioni alle nuove generazioni.

Ma cosa è questo Influencer e come puoi cavalcare l’onda?

Diciamo che l’influencer è una persona con la capacità di influenzare i potenziali acquirenti di un prodotto o servizio promuovendo o raccomandando gli articoli sui social network.

Per via ovviamente della quantità e della qualità dei suoi follower.

Come diventare influencer

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Per iniziare dovresti quindi:

Passo 1: Definisci la tua area dove sei un esperto

Tutti sono esperti in qualcosa. Chi più, chi meno.

E anche se credi di non essere esperto in niente, insegnare ciò che stai imparando è un ottimo modo per assimilare i concetti.

Comunque, per scovare in modo più approfondito, prova a rispondere a queste domande.

  1. Su quale argomento hai accumulato una grande quantità di conoscenza?
  2. Cosa hai praticato per molti anni e puoi fare in modo efficiente e che puoi insegnare agli altri?
  3. Cosa puoi fare per risolvere i problemi delle persone e / o migliorare le loro vite?

Articolo correlato: Come diventare un esperto di settore

Passo 2: Scegli il canale giusto

La tua azienda ha bisogno di un account Instagram? Tik Tok è il social giusto per espandere il tuo marchio? Dovresti saltare dentro ogni popolare social network per massimizzare le opportunità di successo?

Con così tanti social network tra cui scegliere, decidere quali meritano la tua attenzione è decisamente difficile.

Al contrario della credenza popolare, non devi essere su tutti i social network. Essere ovunque è una strategia perdente, che ben presto ti esaurisce le batterie.

Quindi ti devi focalizzare su pochi ma buoni.

Ma quindi quali sono quelli ideali per te?

Rispondi a queste domanda e lo saprai.

Dove è la mia audience?

Sei sei un esperto di questo settore allora probabilmente già frequenti gli stessi posti.

Se non è così, un ottimo modo è vedere dove la tua concorrenza ottiene più coinvolgimento.

Dai un’occhiata alle statistiche di settore per scovare le giuste informazioni.

Cerca solo di non saltare sui social network che sono in declino. L’ultima cosa che desideri è fare sforzi per cinque anni e poi il social finisce in bancarotta.

Episodio correlato: Come creare una rete professionale

Passo 3: Crea una lista di tutti gli Influencer in quel settore

Apri il tuo bel file Excel o Google Spreadsheets o qualcosa di simile ed inizia a scrivere i nomi di tutti gli Influencer del tuo settore.

Scrivi i nomi, la url del loro sito, i vari social che possiedono e tutto quello che pensi sia utile per aiutare la tua consapevolezza. Insomma, non saltare nell’arena con i leoni senza prima studiarli. Te se magnano.

Una volta che hai la lista, studiali a fondo. Quali sono i loro vantaggi competitivi? Quali sono le loro debolezze? Chi ha il Tao? Chi è più disciplinato? Chi ha più conoscenza? Chi ha più capitali?

Insomma, esplora il più possibile.

Passo 4: Sali sul palco

Una volta che hai definito la tua area di competenza. Una volta che hai definito i social network su cui ti vuoi focalizzare e hai analizzato con cura la tua concorrenza, è giunto il momento di salire sul palco e dire la tua.

Ma cosa?

Capisco il problema. Decidere cosa produrre è come decidere cosa essere. E’ un problema infinito.

Ma per arrivare al sodo in modo cellere ti suggerisco di tuffarti e farti guidare dall’istinto e dalla coscienza. Se ciò che pubblichi ti lascia l’amaro in bocca probabilmente dovresti cambiare e pubblicare altro.

Insomma con i tentativi troverai ciò che sia ideale per te e per il tuo pubblico. Nessuno meglio di te può sapere cosa dovresti pubblicare.

Analizzare la tua concorrenza è saggio ma tu non sei la tua concorrenza e il tuo obiettivo non è di essere come loro ma di trovare la tua unicità.

Perciò vai alla ricerca producendo qualcosa. L’importante è che non resti tutto nella tua testa. Devi buttare fuori e farti giudicare.

Passo 5: Crea una relazione con i Top 50 Influencer nel tuo settore

Ti ricordi la lista Excel che hai fatto nel precedente passaggio? E’ giunto il momento di utilizzarla.

Sei riuscito a individuare chi sono quelli popolari nel tuo settore?

Vai sui loro social e cerca di lasciare un commento sui loro post.

Inizialmente vedi tu il tono dei commenti che vuoi tenere. L’importante è che lo migliori nel corso del tempo e che tu sia costante nella interazione. Non scomparire dalla scena insomma.

Non importa se non rispondono ai tuoi commenti, il tuo obiettivo non e’ di interagire con loro ma con la loro audience. Che e’ anche la tua ricordi?

E’ un Win-Win per te, l’influencer che segui e la loro audience.

Passo 6: Coinvolgi la tua audience

Una volta che hai persone che ti seguono, devi combattere il loro naturale istinto all’inazione.

Perciò il tuo compito è di perennemente stimolare il loro interesse con qualcosa di nuovo.

Non devi lasciare che la passione svanisce e la storia d’amore finisca.

Conclusione

Il mestiere più ambito dai giovani è anche tra quelli più remunerativi.

Lavorare con le proprie passioni e vivere una bella vita è ciò che caratterizza il lavoro dell’Influencer.

Ma non è da tutti e serve molto lavoro dietro.

Chi la dura la vince.

Come creare un piano editoriale per i social network – Ep. #70

12/11/2020 di Dino Gojanovic

Sappiamo dall’esperienza che per fare business profittevole, l’organizzazione funziona meglio della disorganizzazione.
Sappiamo che avere un piano e’ meglio che improvvisare.
Sappiamo che la disciplina e’ meglio dell’indulgenza. Percio’ e’ decisamente meglio avere un piano editoriale.

Cosa e’ un calendario editoriale


Un calendario editoriale è un flusso di lavoro visivo che aiuta un team di creatori di contenuti a pianificare il proprio lavoro su base giornaliera, settimanale o mensile.

Come creare un piano editoriale

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Perche’ dovresti usare un calendario editoriale

Un calendario editoriale ti offre un posto dove organizzare i tuoi pensieri piu’ brillanti, il che ti fa risparmiare tempo quando si tratta di scrivere. Se hai già definito la quantità di contenuti di cui hai bisogno e di che tipo, si tratta semplicemente di scrivere ciò che ti serve ogni mese piuttosto che reinventare costantemente la ruota.

Passo 1: Obiettivo

  • Portare traffico al tuo sito web
  • Migliorare il posizionamento SEO
  • Migliorare la reputazione del brand
  • Creare clienti fidelizzati
  • Incrementare gli iscritti alla newsletter
  • Vendere piu’ prodotti

Per sapere come impostare gli obiettivi di consiglio l’episodio del podcast numero #66. Il metodo OKR per creare gli obiettivi.

Passo 2: Ricerca


Come analizzare i social e i contenuti tuoi e della concorrenza
  • Google Analytics Audience report > Gender and Location.
  • Facebook Analytics
  • BuzzSumo
  • Friends+Me (Facebook, LinkedIn, Twitter, Pinterest)
  • Followerwonk (Twitter)
  • Tailwind (Instagram and Pinterest)

Passo 3: Crea una strategia

Scegli i social sui quali focalizzarsi

Oggigiorno i social network nascono come funghi. Perciò non puoi essere ovunque altrimenti rischi di andare in paralisi da analisi come spiega il famoso libro. La chiave e’ nella focalizzazione. Devi scegliere al massimo tre social e colpire il bersaglio con tutta l’energia che hai in corpo. In questo gioco vince chi sa mirare e colpire. Per sapere quali sono questi social dovresti chiederlo a te stesso. Nessuno meglio di te può sapere qual è la tua via. Dove vuoi andare nella vita.

La prima domanda è: Che cosa voglio raggiungere? Per quale motivo voglio saltare su questo social?

Come diceva Nietzsche:

“Chi ha un perché può superare ogni ‘come’.”

La seconda domanda è: La mia audience è su questo social network? Se hai una casa di cura per anziani e’ meglio che vai su TikTok.

La terza domanda è: Posso fornire del valore in questa piattaforma? Sei piu’ bravo con i testi o con le immagini? Con il video come te la cavi?

La quarta domanda è: Il social network in questione è in crescita o è in declino?

Decidi quali contenuti pubblicare
  • Articoli
  • Immagini
  • Infografiche
  • Podcast
  • Video
Considera le stagioni, giorni festivi ed eventi speciali

Cosa pubblicherai a Natale? Cosa invece a Pasqua? Cosa durante il Black Friday? Di domenica? Ci sono eventi locali che hai considerato? Eventi speciali a cui parteciperai? Sponsorizzi qualcuno?

Insomma, devi sapere in anticipo cosa e’ importante nel prossimo futuro. Selezione le rilevanti parole chiave e hashtag

Per le parole chiave puoi dare un’occhiata sulla Google Search Console Per gli hashtag puoi usare hashtagify.me

Passo 4: Implementa la strategia

Crea un flusso di lavoro

Per mettere in pratica la strategia hai bisogno di un flusso di lavoro, di un workflow. Perché non ti puoi svegliare la mattina senza sapere cosa devi fare minuto per minuto. Deve essere già tutto scritto

Deve essere già tutto preimpostato, per questo serve il flusso di lavoro. Specialmente se hai un team di lavoro. Ciò che il personale odia di più e’ non sapere che cosa fare. Dove tutto è un’incognita. Comunque hai bisogno degli strumenti. Puoi usare Asana o Trello, oppure altri software di gestione progetti. Insomma decidi tu. L’importante è che hanno a disposizione un’interfaccia visiva che ti fa vedere dove sei, che cosa deve essere fatto e quando.

Crea un contenitore dove mettere il tuo materiale

Devi creare un contenitore dove mettere tutto il tuo materiale. Deve essere unito, in modo tale che chiunque è in grado di trovarlo. Se il tuo materiale è sparso in giro tra cartelle, roba on the Cloud, dentro la email, dentro il software di gestione dei progetti eccetera, diventerà molto difficile utilizzarlo ed essere veloci. Soprattutto se hai dei collaboratori numerosi. La roba deve essere raccolta e messa in un unico posto e pronta per essere utilizzata.

Inizia a dare forma alla tua arte

Una volta che hai impostato il flusso di lavoro, e deciso dove tenere tutto il tuo materiale, adesso devi iniziare a creare i contenuti. Siccome non è l’obiettivo di questo episodio del podcast di parlare di come creare i contenuti ti invito ad ascoltare le precedenti puntate dove comunque ripercorro questo tema in continuazione. Data la sua importanza logicamente.

Passo 5: Analizza

Vai a spulciare i dati per vedere cosa ha avuto successo e cosa ha fallito. Crea i vari report per i vari reparti cosi’ che tutti siano informati sui risultati. Avere il team informato sulle vittorie e sconfitte e’ un ottimo metodo di incentivazione.

Passo 6: Migliora e ripeti

Fai le tue modifiche per minimizzare gli errori futuri ed incrementare le vittorie. La ripetizione non ha fine. Questo e’ un gioco senza un termine. Il marketing e’ come un diamante. E’ per sempre.

Conclusione

Comunque, adesso che sai come creare un calendario editoriale non aspettare invano. Vai e crea qualcosa di sensato.

Abbonamenti come modello di business del futuro – Ep. #69

03/11/2020 di Dino Gojanovic

Vuoi sapere che cosa hanno in comune Netflix, Dropbox, Google, Amazon, Microsoft, Apple?

Hanno tutti un servizio in abbonamento.

Con Netflix puoi vedere tutti i film che vuoi con una piccola quota mensile. Immagina che giusto un paio di anni fa allo stesso prezzo potevi al massimo noleggiare 2 film per un paio di giorni.

Con Amazon Unlimited puoi leggere con 9 euro al mese tutti i libri che vuoi mentre prima potevi al massimo comprare uno solo.

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Articolo completo: Clienti in Automatico: come usare l’abbonamento nel modello di business

Come creare una rete professionale durante la pandemia – Ep. #68

30/10/2020 di Dino Gojanovic

Gli Americani hanno l’usanza di dire che il tuo profitto sono le tue conoscenze. Nel senso che se conosci la gente giusta non puoi non fare profitti. Se invece conosci la gente sbagliata allora finisci in un sacco di guai.

Come creare una rete professionale

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Il classico esempio e’ la clientela che vuole sempre lo sconto finché non ti ha prosciugato totalmente gli utili.
E dall’altra parte ci sono quei clienti che sono sempre disponibili a pagarti molto più di ciò che meriti. Solo per incentivarti, per aiutarti, per creare una relazione d’affari stabile e duratura.
Ed è ciò che effettivamente vuoi avere. Dei clienti che ti pagano il giusto o di più e che con i quali puoi stabilire questa relazione duratura.

Ma siamo in pandemia e quindi la maggior parte delle persone sono a casa. Le aziende lavorano da casa e tutte quelle opportunità di networking che c’erano fino a pochi mesi fa adesso non ci sono più.
Perché gli eventi vengono cancellati. Gli assembramenti vengono annullati, proibiti e quindi non ci resta che puntare su Internet. Come ormai abbiamo già visto e come io utilizzo da decenni direi.

E quindi partiamo con questa opportunità di creare una rete professionale durante la pandemia.
Diciamo che come prima cosa dovresti pianificare le tue opportunità.

Non ti puoi svegliare la mattina e cominciare a pensare su cosa puoi fare nel pomeriggio per conoscere qualcuno. E’ troppo tardi. Avresti dovuto già pianificarlo settimane fa. Se non mesi in anticipo.
Ordunque quali sono le cose che puoi fare?

Puoi ad esempio mettere degli Alert.
Google offre un interessantissimo strumento che si chiama appunto Google Alern. Puoi impostare le parole chiave, il nome di un’azienda o di una persona e ogni volta che questa persona o viene menzionata sul web ti arriva un avviso da parte di Google.

E così, se magari questa persona organizza un evento o qualcosa di interessante tu ricevi l’avviso e logicamente ti puoi preparare per questa straordinaria opportunità.

Oppure puoi benissimo andare a fare un giro sui siti web tipo meetup.com, Eventbrite e vedere quali sono eventi in programma.
Fanno tantissimi eventi live dove puoi partecipare e magari mostrarti nella chat durante la presentazione e magari vedere chi sono i partecipanti e mandare un messaggio diretto.

Puoi anche vedere gli eventi su Facebook. Ci sono quotidianamente, se partecipi nei gruppi avrai sicuramente notato che ci sono perennemente dei nuovi eventi nella tua zona e intendo eventi anche in questo caso live su internet.

Insomma tieniti aggiornato e metti nel calendario gli appuntamenti interessanti.

Altri due strumenti utili che puoi utilizzare sono mention.com e Talkwalker.com entrambi sono per menzioni on-line. Delle versioni più evolute di Google Alert. Quindi se hai intenzioni serie allora puoi sganciare due soldi e utilizzare questi due strumenti o uno dei due. Insomma vedi tu.

Una volta che hai preso contatto con qualcuno lo puoi benissimo invitare alle video conversazioni, come fanno tutti gli altri. Con strumenti tipo Zoom o Google Meet, Microsoft Teams.
Se vuoi condividere file ad esempio Google Drive, o Dropbox.
C’è un’infinità di opportunità per condividere le tue idee con una rete professionale.

Puoi fare il connettore.

Ad esempio se sai che due persone possono fare degli affari insieme tu li puoi far incontrare sul web in una video conferenza.

E quindi tu diventi il loro gancio e da questo ci possono essere benefici anche per te.
Non sai mai insomma. Tu introduci due persone e loro presentano altre persone e via dicendo.

Prima di chiedere devi dare.

Puoi benissimo utilizzare la strategia dei contenuti. Ad esempio pubblicare dei contenuti interessanti utili che la tua rete può apprezzare e condividere con altri.
Dai tuoi contenuti si vede la tua conoscenza e il tuo valore. E non dovresti mai smettere di mostrare valore sul mercato. Puoi anche creare i tuoi gruppi personali, ad esempio su Facebook ci sono tantissimi gruppi professionali, ne puoi creare anche uno tu e invitare la gente all’interno.
Puoi creare delle discussioni stimolanti, oppure se vuoi qualcosa di un po’ più professionale allora puoi creare dei MasterMind a pagamento.

Raccogliere quella decina di professionisti uniti da un ideale, da un obiettivo e magari si puo’ creare qualcosa tutti insieme.

Sii costante sui social.

Non tanto per consumare le informazioni che sui social sono solitamente di bassa lega.
Ti consiglio più che altro di seguire queste persone e che vorresti nella tua rete professionale e commentare le loro foto e i loro post per restare in contatto.
Chi ha postato la foto riceve l’avviso che qualcuno ha commentato.

Queste skill vanno praticate prima del tempo nel senso che la tua rete professionale e’ qualcosa che va creata nel corso del tempo.
Non puoi crearla all’ultimo secondo. Prima inizi meglio e’.
Se hai già iniziato allora devi semplicemente raddoppiare gli sforzi e puntare tutto sul digitale che oggi è la cosa migliore. Lo era anche in passato però nessuno si era accorto di quanto fosse potente internet. Solo questa pandemia ha aperto gli occhi a chi non voleva vedere.

Moment of Truth and Zero Moment of Truth (ZMOT) – Ep. #67

29/10/2020 di Dino Gojanovic

Il Moment of Truth (momento della verità) è semplicemente una qualsiasi interazione durante la quale un cliente può farsi un’idea del tuo prodotto o servizio. Questa sua impressione può essere positiva o negativa.
Sappiamo che l’origine proviene da una ricerca interna della Procter & Gamble nel 2005.

zero moment of truth

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Il CEO di Procter & Gamble, A.G. Lafley, lo espresse in questo modo: i migliori brand vincono costantemente due momenti di verità. Il primo momento si verifica sullo scaffale del negozio, quando un consumatore decide se acquistare una marca o un’altra. Il secondo momento della verità avviene a casa, quando usa il marchio ed è felice, oppure non lo è.
E cosi’ nacquero il First Moment of Truth and the Second Moment of Truth


First Moment of Truth (FMOT)


Quando il cliente si confronta per la prima volta con il tuo prodotto o il servizio. Sia online che offline.
E’ un frangente di tempo tra i 3-7 secondi.


Ad esempio:

  • Ha provato il prodotto in un negozio
  • Ha parlato con un addetto alle vendite o un collaboratore nel negozio
  • Ha parlato con un rappresentante del servizio clienti al telefono
  • Ha esaminato la confezione del prodotto nel negozio
  • Etc.


Second Moment of Truth (SMOT)


Quando il cliente una volta acquistato il prodotto ne testa le qualità.
In questa fase e’ importantissimo avere un supporto clienti bello efficiente nel caso il cliente si trovasse in difficoltà.
Se il prodotto e’ complesso da utilizzare, bisogna fornire delle istruzioni a prova di idiota.
Ricorda che nessuno si sveglia la mattina con la voglia di perdere ore del proprio tempo nel tentativo di far funzionare un prodotto acquistato profumatamente.


Third Moment of Truth (TMOT)


E’ cio’ che viene dopo l’esperienza con il prodotto.
La reazione o il feedback del cliente. Ad esempio, diventa un fan.

Zero Moment of Truth (ZMOT)


ZMOT indica il momento in cui il potenziale cliente cerca le informazioni di prodotto su internet prima dell’acquisto.
Secondo una ricerca condotta da Google, 88% dei consumatori US fa ricerche online prima di acquistare un prodotto.
Quando i consumatori sentono parlare di un prodotto oggi, la loro prima reazione solitamente è, “fammi cercare online.” E così intraprendono un viaggio alla scoperta di un prodotto, un servizio, un problema, un’opportunità.


ZMOT è il momento in cui prendi il tuo laptop, lo smartphone o qualche altro dispositivo e inizi a cercare un prodotto o un servizio che stai pensando di provare o acquistare.


ZMOT (Zero Moment of Truth) Esempi

  • Ha parlato con amici / familiari del prodotto
  • Ricercato online, ha utilizzato un motore di ricerca
  • Confrontato prodotti online
  • Informazioni cercate su un sito Web di un marchio
  • Letto recensioni di prodotto
  • Informazioni cercate da un sito Web di un rivenditore / negozio
  • Letto i commenti dopo un articolo
  • È diventato un amico / follower
  • Ha guardato video sul prodotto online
  • Visitato un blog
  • Ha cercato informazioni sul Web con il telefono cellulare prima di fare acquisti
  • Ha parlato con un rappresentante del servizio clienti online
  • Ha cercato sul web per informazioni
  • Ha visto il prodotto menzionato su un sito di social network come Facebook
  • Etc.

Come vincere il ZMOT

  • Sviluppa una strategia di social media coerente e organica per assicurarti che il tuo marchio appaia attivo, reattivo ed istruito sul settore in cui operi.
  • Implementa una forte strategia dei contenuti, che può essere utilizzata per sviluppare contenuti che affrontino le preoccupazioni dei clienti.
  • Investi in una newsletter dove tieni perennemente i clienti informati di cio’ che stai facendo.
  • Investi nel Pay per click per essere presente ovunque.

Come creare gli obiettivi con il Metodo OKR – Ep. #66

28/10/2020 di Dino Gojanovic

Viktor Frankl, che e’ stato neurologo e psichiatra, sopravvisuto ad Auschwitz. Scrisse nel suo famoso libro, Alla ricerca di un significato della vita, come certi uomini sembravano piu’ resilienti di altri.

Quello che gli uomini hanno bisogno e desiderano, non e’ la completa rimozione di tensione e responsabilità ma il perseguimento di un obiettivo di valore che hanno liberamente scelto.

Metodo OKR

Puoi ascoltare la puntata su Spotify – Apple Podcasts – Google Podcast

Non a caso tutte le aziende della Silicon Valley adoperano dei metodi per la stesura degli obiettivi. Uno dei piu’ famosi attualmente si chiamata OKR. Che sta per Obiettivi e risultati chiave.

Obiettivi e risultati chiave (OKR) è un metodo per la definizione degli obiettivi che aiuta le organizzazioni a definire gli obiettivi e monitorare il risultato. Il metodo è progettato per aiutare le organizzazioni a stabilire obiettivi di vasta portata in pochi giorni invece che in mesi.

OKR esiste dagli anni ’70 per merito di Andy Grove durante gli anni al servizio di Intel. Descrive il funzionamento nel suo libro High Output Management.

Comunque, il metodo e’ diventato assai popolare nell’ultimo periodo per merito di alcuni colossi del web come Intel, Google, Microsoft che hanno dichiarato di utilizzare questo metodo per crescere.

Una delle sue caratteristiche chiave e’ la trasparenza. Tutti in azienda rendono i propri OKR visibili agli altri. Quante volte ti e’ capitato di andare da ufficio a ufficio e non sapere a che diavolo stanno lavorando?

Semplice formula per creare OKR

OKT = (Objective “What) + (Key results “How”)

L’obiettivo e’ la direzione. Cosa vuoi raggiungere.

I risultati chiave sono i passi che devi effettuare per raggiungere l’obiettivo.

Ad esempio:

  • Obiettivo = Migliorare il traffico organico al sito web
  • KR1 = Pubblicare piu’ articoli del blog
  • KR2 = Migliorare il SEO delle attuali pagine
  • KR3 = Migliorare la velocità di caricamento delle pagine

Cosi abbiamo fatto la prima bozza.

Ma ovviamente non e’ completa. Possiamo fare di meglio.

Ad esempio essere piu’ specifici.

Sii specifico

  • Obiettivo: Portare 100.000 visitatori unici nel Q1 2021
  • KR1: Pubblicare 2 articoli del blog a settimana.
  • KR2: Ottimizzare 50 vecchi articoli con basso traffico entro la fine del Q1 2021
  • KR3: Incrementare la velocità di caricamento delle pagine del 30% secondo lo standardi di Google PageSpeed Insights.

Deve essere misurabile

Marissa Mayer disse: “Se non contiene un numero, allora non e’ un risultato chiave”. Per dire che i key results devono essere altamente misurabili e non ambigui.

“Aumentare il traffico al sito web” non dice quanto impegno dobbiamo mettere. Dopotutto un incremento del 0,01% e’ pur sempre un incremento.

I key results che non hanno un numero diventano facilmente preda di interpretazioni e opinioni personali. Che tutto fanno tranne che migliorare la produttività.

Strumenti per OKR

  • CultureAmp
  • Koan
  • Perdoo
  • Peoplegoal
  • Weekdone
  • Timely
  • Engagedly
  • High Output Management
  • Alla ricerca di un significato nella vita

Conclusione

Senza un obiettivo ogni strada che prendi e’ quella giusta. Forse e’ per questo che la maggior parte delle persone preferisce non mettere giu’ su carta i propri obiettivi. Perche’ al contempo sono dei giudici. E chi vuole essere giudicato quotidianamente?

Se scegli i tuoi obiettivi allora dal primo secondo saprai se stai facendo bene o male. Questo ti metterà una certa pressione. Ma per riuscire in qualcosa bisogna sopportare la pressione. Bisogna vivere con la pressione e farsela amica. Specialmente se hai un team.

La chiarezza d’intenti e’ la cosa piu’ importante nella leadership.

Come usare Mailchimp per crescere il business – Ep. #65

27/10/2020 di Dino Gojanovic


Email Marketing e’ uno dei piu’ efficaci canali a disposizione delle aziende che vogliono vendere ai propri clienti e potenziali tali.

E Mailchimp e’ uno dei migliori strumenti per raggiungere questo scopo. Io lo uso per inviare la mia newsletter, inviare i lead magnet e creare delle landing page veloci per acquisire nuovi clienti.
Ma Mailchimp e’ questo e altro. Vediamo cosa ci puoi fare in concreto per crescere la tua attività.

Come usare Mailchimp

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Automatizzare il tuo lavoro

Puoi tenere i clienti aggiornati sui tuoi prodotti e servizi con le classiche email di follow-up. Cioe’, uno si iscrive alla tua newsletter e partono subito una serie di email in sequenza.

Puoi riportare i clienti sul sito

Amazon e’ maestra in questo. Ogni volta che guardi un prodotto dopo poco ti arriva una email con i suggerimenti d’acquisto di Amazon.

Crescere la tua audience

  • Creare una Landing Page che converte
  • Usare Facebook Ads per portare gente sulla tua Landing Page
  • Pop-up form
  • Embed sul sito

Scoprire di piu’ sui tuoi clienti

  • Segmenta la tua lista
  • Fai leva sulla demografia
  • Scopri preferenze d’acquisto

Ottimizzare la tua Strategia Di Marketing

Creare A/B test per aumentare il tasso di conversione.
Delega con il multi-user account.
Integra altre app per aumentare l’efficacia.

Conclusione

Email Marketing e’ uno dei canali piu’ efficaci nella storia del marketing. E non intende andarsene cosi’ presto.
Se non hai ancora fatto leva su questo canale ti consiglio di creare un account Mailchimp ed iniziare da subito a inviare le tue email e testare tutte le sue utili funzioni.

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Sull’autore

Dino è il fondatore della MKT Factory. Solitamente scrive sul business online, marketing e leadership.

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Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est.

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