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Come creare una rete professionale durante la pandemia – Ep. #68

30/10/2020 di Dino Gojanovic

Gli Americani hanno l’usanza di dire che il tuo profitto sono le tue conoscenze. Nel senso che se conosci la gente giusta non puoi non fare profitti. Se invece conosci la gente sbagliata allora finisci in un sacco di guai.

Come creare una rete professionale

Puoi ascoltare la puntata su Spotify – Apple Podcasts – Google Podcast

Il classico esempio e’ la clientela che vuole sempre lo sconto finché non ti ha prosciugato totalmente gli utili.
E dall’altra parte ci sono quei clienti che sono sempre disponibili a pagarti molto più di ciò che meriti. Solo per incentivarti, per aiutarti, per creare una relazione d’affari stabile e duratura.
Ed è ciò che effettivamente vuoi avere. Dei clienti che ti pagano il giusto o di più e che con i quali puoi stabilire questa relazione duratura.

Ma siamo in pandemia e quindi la maggior parte delle persone sono a casa. Le aziende lavorano da casa e tutte quelle opportunità di networking che c’erano fino a pochi mesi fa adesso non ci sono più.
Perché gli eventi vengono cancellati. Gli assembramenti vengono annullati, proibiti e quindi non ci resta che puntare su Internet. Come ormai abbiamo già visto e come io utilizzo da decenni direi.

E quindi partiamo con questa opportunità di creare una rete professionale durante la pandemia.
Diciamo che come prima cosa dovresti pianificare le tue opportunità.

Non ti puoi svegliare la mattina e cominciare a pensare su cosa puoi fare nel pomeriggio per conoscere qualcuno. E’ troppo tardi. Avresti dovuto già pianificarlo settimane fa. Se non mesi in anticipo.
Ordunque quali sono le cose che puoi fare?

Puoi ad esempio mettere degli Alert.
Google offre un interessantissimo strumento che si chiama appunto Google Alern. Puoi impostare le parole chiave, il nome di un’azienda o di una persona e ogni volta che questa persona o viene menzionata sul web ti arriva un avviso da parte di Google.

E così, se magari questa persona organizza un evento o qualcosa di interessante tu ricevi l’avviso e logicamente ti puoi preparare per questa straordinaria opportunità.

Oppure puoi benissimo andare a fare un giro sui siti web tipo meetup.com, Eventbrite e vedere quali sono eventi in programma.
Fanno tantissimi eventi live dove puoi partecipare e magari mostrarti nella chat durante la presentazione e magari vedere chi sono i partecipanti e mandare un messaggio diretto.

Puoi anche vedere gli eventi su Facebook. Ci sono quotidianamente, se partecipi nei gruppi avrai sicuramente notato che ci sono perennemente dei nuovi eventi nella tua zona e intendo eventi anche in questo caso live su internet.

Insomma tieniti aggiornato e metti nel calendario gli appuntamenti interessanti.

Altri due strumenti utili che puoi utilizzare sono mention.com e Talkwalker.com entrambi sono per menzioni on-line. Delle versioni più evolute di Google Alert. Quindi se hai intenzioni serie allora puoi sganciare due soldi e utilizzare questi due strumenti o uno dei due. Insomma vedi tu.

Una volta che hai preso contatto con qualcuno lo puoi benissimo invitare alle video conversazioni, come fanno tutti gli altri. Con strumenti tipo Zoom o Google Meet, Microsoft Teams.
Se vuoi condividere file ad esempio Google Drive, o Dropbox.
C’è un’infinità di opportunità per condividere le tue idee con una rete professionale.

Puoi fare il connettore.

Ad esempio se sai che due persone possono fare degli affari insieme tu li puoi far incontrare sul web in una video conferenza.

E quindi tu diventi il loro gancio e da questo ci possono essere benefici anche per te.
Non sai mai insomma. Tu introduci due persone e loro presentano altre persone e via dicendo.

Prima di chiedere devi dare.

Puoi benissimo utilizzare la strategia dei contenuti. Ad esempio pubblicare dei contenuti interessanti utili che la tua rete può apprezzare e condividere con altri.
Dai tuoi contenuti si vede la tua conoscenza e il tuo valore. E non dovresti mai smettere di mostrare valore sul mercato. Puoi anche creare i tuoi gruppi personali, ad esempio su Facebook ci sono tantissimi gruppi professionali, ne puoi creare anche uno tu e invitare la gente all’interno.
Puoi creare delle discussioni stimolanti, oppure se vuoi qualcosa di un po’ più professionale allora puoi creare dei MasterMind a pagamento.

Raccogliere quella decina di professionisti uniti da un ideale, da un obiettivo e magari si puo’ creare qualcosa tutti insieme.

Sii costante sui social.

Non tanto per consumare le informazioni che sui social sono solitamente di bassa lega.
Ti consiglio più che altro di seguire queste persone e che vorresti nella tua rete professionale e commentare le loro foto e i loro post per restare in contatto.
Chi ha postato la foto riceve l’avviso che qualcuno ha commentato.

Queste skill vanno praticate prima del tempo nel senso che la tua rete professionale e’ qualcosa che va creata nel corso del tempo.
Non puoi crearla all’ultimo secondo. Prima inizi meglio e’.
Se hai già iniziato allora devi semplicemente raddoppiare gli sforzi e puntare tutto sul digitale che oggi è la cosa migliore. Lo era anche in passato però nessuno si era accorto di quanto fosse potente internet. Solo questa pandemia ha aperto gli occhi a chi non voleva vedere.

44: Algoritmo. Linkedin e company

03/07/2019 di Dino Gojanovic

algoritmo di linkedin

C’è qualcosa che sta influenzando la tua vita.

Di molto.

Si chiama algoritmo ed e’ utilizzato in tutti gli strumenti digitali odierni.

Il più famoso e sofisticato è quello di Google.

Ma ultimamente i social network stanno avendo un peso sempre più importante nel marketing mondiale.

E i loro algoritmi sono sotto osservazione recentemente anche dai vari governi, visti i recenti scandali.

Ma si ha modo di pensare che danno dipendenza a chi li utilizza.

Ti spiego in pochi minuti come funziona quello di Linkedin ad esempio.


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Transcript

Dovresti sapere che 600 milioni di professionisti si stanno agglomerando su LinkedIn in questo momento.

Il che significa la concorrenza è spietata.

Ma a prescindere se stai creando il tuo Brand personale oppure stai cercando di promuovere la tua impresa o cercare il lavoro, LinkedIn non è qualcosa che ti puoi permettere di ignorare.

Ma come dicevo prima la concorrenza e’ spietata e non ce la puoi fare senza un piano strategico.

E logicamente per scrivere per creare un piano strategico hai bisogno di sapere come funziona la piattaforma e il suo algoritmo.

La cosa più importante da sapere su LinkedIn o per meglio dire sull’algoritmo di LinkedIn e che da priorità a quei contenuti che sono rilevanti per te.

Un po’ come Facebook e Instagram.

Ma che cosa significa rilevanti? Questa è una domanda centrale in questo periodo storico. E’ talmente importante come domanda che penso ti potrebbe far diventare miliardario avere una risposta.

Perché dico questo? Perché sapere esattamente che cosa significa rilevante nel contesto degli algoritmi odierni come quello di LinkedIn. Come quello di Facebook, Instagram, Google ti permetterebbe di creare contenuti assolutamente giusti.

Assolutamente mirati. Assolutamente ideali.

Ma nessuno esattamente sa che cosa significa contenuto rilevante.

Ad esempio, se tu avessi in questo momento fame, quale sarebbe il cibo ideale che io dovrei proporti e chiamarlo così rilevante?

Un hamburger del McDonald’s? Un piatto di spaghetti alla carbonara? Una bella bistecca? Il pollo?

Che cosa sarebbe la cosa più rilevante che io dovrei mostrarti? Come ben comprendi è difficilissimo, perché forse una parte di te desidera un hamburger del McDonald’s ma un’altra parte di te sa esattamente quanto sia pericoloso per la salute e vorrebbe perciò qualcosa di più salutare.
Magari un piatto con le verdure.
Però un’altra parte di te ti sta dicendo che le verdure le hai mangiate poco fa e quindi non è il caso di mangiarle anche adesso. E quindi forse e’ meglio il pollo e un’altra parte di te ti sta dicendo che sei troppo grasso ed è meglio che non mangi niente adesso.

Ma possiamo andare avanti così in eterno e non riusciremo a sapere che cosa sia rilevante per te e non lo sanno neanche gli algoritmi o per meglio dire ciò che gli algoritmi e i creatori di algoritmi stanno facendo è di tirare a indovinare proponendoti cose.

Ti propongono cose e osservano il tuo comportamento.

Se tu clicchi vuol dire che è rilevante.

Ordunque, tornando al quesito di che cosa mangiare.

La cosa rilevante per gli algoritmi e’ quello che tu hai deciso.

Se oggi hai optato per il McDonald’s domani ti riproporranno ancora il McDonald’s.

Se tu invece il giorno dopo opti per il pollo allora ti proporranno il pollo più frequentemente.

Ed ecco che cosa significa rilevante per i social network odierni.

Questo concetto è assolutamente importante e ti fa capire perché la maggior parte dei professionisti SEO sbagliano.

Perché ad esempio ti consigliano di scrivere articoli lunghissimi, perché dicono che Google vuole articoli lunghi. Ed era giusto tempo fa. Oggi non più.

E’ come dire che devi proporre cibi enormi. Non un pollo ma migliaia di polli giganti. Non un hamburger ma miliardi di hamburger enormi da proporre ogni volta che qualcuno ha fame.

E invece no. Il migliore articolo e il numero di parole ideale per un articolo dipende da chi lo sta leggendo.

E dipende dal contesto in cui lo sta leggendo.

E dal momento in cui lo sta leggendo.

E dal dispositivo con cui lo sta leggendo, e da infiniti altri motivi.

Per fare un esempio con Linkedin.

Ogni volta che posti qualcosa su LinkedIn il suo algoritmo determina se ciò che hai postato è spam di bassa qualità e poco rilevante.
Quindi ti giudica perché vuole proporre quel tuo contenuto alla sua audience.
E non vuole dare in pasto alla propria audience qualcosa di marcio.

Se determina che il tuo contenuto non è marcio. Che qualcuno potrebbe essere interessato, allora manda il tuo contenuto temporaneamente nel feed di un piccolo campione della sua audience, per vedere se effettivamente gradiscono oppure no.
È come se fosse una prova.


Ti ricordi quella pubblicità – L’uomo del monte ha detto sì – ecco lui prova, assapora e poi dice sì oppure no ai tuoi contenuti.


Quindi sei il campione ha gradito allora il tuo contenuto viene servito anche ad una platea più grande.
E come fa a sapere se è stato gradito oppure no? Perché ci cliccano “mi piace” oppure metto un commento, oppure condividono. Questi sono buoni segnali. I peggiori segnali sono se qualcuno lo segnala come spam oppure quando lo ignora del tutto. Questo è in inglese si chiama ENGAGEMENT, coinvolgimento. Quindi l’algoritmo osserva il coinvolgimento delle persone.

Se il tuo contenuto è stato gradito da LinkedIn. Ha visto che il coinvolgimento è stato alto.

Che la sua audience ha apprezzato ciò che tu hai mandato allora… tu come soggetto creatore acquisisci punti. Cresci nella credibilità.

Sulla piattaforma acquisisci potere.

Ma in che cosa consiste questo potere? Consiste nell’essere avvantaggiato la prossima volta che invierai qualcosa. Ad esempio un link. Linkedin ti darà più visibilità la prossima volta che manderai il tuo contenuto.

Per quale motivo? Perché spera che anche questa volta il tuo contenuto verrà gradito dalla sua audience.

Come all’inizio quando ti facevo l’esempio del panino. Se tu hai preso un Hamburger del McDonald’s, la volta successiva l’algoritmo ti riproporrà ancora una volta il panino del McDonald’s… perché pensa che ti sta facendo un favore.

Pensa che questo sia rilevante.

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    Sull’autore

    Dino è il fondatore della MKT Factory. Solitamente scrive sul business online, marketing e leadership.

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