Sul web ogni secondo conta. Il tempo di caricamento delle pagine è tra le maggiori motivazioni dell’abbandono del tuo sito da parte dei visitatori.
Inoltre, la velocità del tuo sito influenza ogni metrica a cui tieni realmente.
L’aspettativa media dei visitatori per il caricamento di una pagina è di 2 secondi. Superata questa soglia inizia l’emorragia di visitatori che abbandonano il sito, per poi difficilmente ritornare dopo la spiacevole esperienza.
Superati i 3 secondi di caricamento il 40% dei visitatori abbandonerà il tuo sito.
La concorrenza è ad un click di distanza, per questo nessuno è disposto ad aspettare. Oltre all’abbandono del sito si rischia anche una cattiva pubblicità. Dopotutto il sito rappresenta l’azienda e non c’è nessuna differenza se è offline oppure online.
Se un sito e-commerce fattura 100.000 euro al giorno, 1 secondo di ritardo nel caricamento potrebbe costargli 2.5 milioni in vendite perse ogni anno.
Vediamo in dettaglio…
SEO
I motori di ricerca come Google vogliono dare ai propri utenti i risultanti più rilevanti con una ottima user experience. La pagina di caricamento lenta è il segno di una pessima esperienza utente ed è una delle cause per cui una pagina non viene indicizzata nelle prime posizioni per una parola chiave comunque rilevante.
Avere un sito veloce può essere un tremendo vantaggio.
ROI
Evitando di farsi sfuggire il 40% di visitatori semplicemente velocizzando il sito crea un ritorno all’investimento molto elevato perché senza l’adeguata velocità di caricamento tutte le restanti strategie sono inutili.
Conversione
Non avendo il problema della velocità come causa della mancata conversione ci si può concentrare sul miglioramento di altre cose come testi, immagini o call to action.
Configura il tuo server ad applicare la compressione Gzip a files HTML, CSS, JavaScript etc. Altrimenti stai trasferendo grandi volumi di dati che non dovresti.
Usa javascript e CSS in un file separato invece di tenere HTML, CSS e JavaScript tutti in un unico file. Per ogni pagina considera di creare dei file appositi per il CSS e il JS.
Ogni immagine che carichi nel server controlla che sia della giusta dimensione. Non di più né di meno. Un riduzione del 10% può avere un grosso impatto generale.
I CMS come WordPress usano un linguaggio lato server chiamato PHP. Per ogni visitatore lo script PHP prendere le informazioni dal tuo database e lo restituisce al visitatore in formato HTML. Con alcuni caching plugins come W3 Total Cache per WordPress è possibile tenere una copia già pronta in HTML da servire al visitatore e così velocizzare il processo.
Utilizzando un Content Delivery Network hai la possibilità di far avere i contenuti all’utente dal server più vicino a lui. Così i pacchetti di dati raggiungono la destinazione più velocemente.
Solitamente la scelta di un buon hosting provider è essenziale in questo caso. Logicamente anche il costo del servizio. Se sei su di un hosting condiviso allora sei influenzato anche dai tuoi coinquilini. Ad esempio nel mio precedente hosting ho avuto il sito giù per una giornata intera solamente perché un sito e-commerce che condivideva con me lo spazio stava utilizzando molta banda e l’hosting provider non poteva far niente per farlo impedirglielo. Quando l’hosting provider ti offre banda infinita non ti avvisa con “banda infinita… se c’è”.
Io ad esempio utilizzo da anni Siteground.
Con gli attuali CMS come WordPress o Joomla è facile avere un sito completo di funzioni per ogni cosa installando plugins. Sappi comunque che tutti questi plugins rallentano il sito, soprattutto quando sono programmati male e resi in qualche modo incompatibili con il resto del sistema.
Molti siti hanno riportato che componenti aggiuntivi come pulsanti Like o +1, Tweet ecc… possono rallentare il sito o addirittura mandare in crash il browser del visitatore. Controlla sempre che siano efficienti con diversi browser e dispositivi.
Se il tuo sito è un Media Site evita di aggiungere troppe inserzioni pubblicitarie. Oltre ad essere una pessima scelta dal punto di vista della User Experience lo è anche dalla parte della velocità.
Ti piacciono i siti animati, con molti effetti speciali. Beh…questi tipi di siti sono la peggior scelta se vuoi essere anche veloce.
Il tuo sito dovrebbe avere al massimo 2 tipologie di fonts. Ogni ulteriore aggiunta rallenta considerevolmente.
Oggi si hanno strumenti per misurare ed analizzare qualsiasi cosa. Però devi fare una selezione dei strumenti di lavoro perché se riempi la pagina di scripts il visitatore si troverà a non riuscire nemmeno a caricarla. Scegli pochi strumenti e massimizza l’efficacia del loro utilizzo.
Per sapere quanto effettivamente sia veloce il tuo sito puoi fare un test con questi strumenti:
Pingdom
Inserisci la URL del tuo sito web e scopri i punti deboli.
Strumenti utile per sapere la velocità di caricamento da più postazioni geografiche e report sui files più nocivi.
Test di caricamento con approfonditi reports.
Strumento gratuito di Google con consigli pratici.
P3 Plugin Performance Profiler
Strumenti utili per analizzare il tuo sito WordPress e per sapere quali plugins lo rallentano.
Google Analytics for WordPress
Per inserire facilmente il codice di Google Analytics in WordPress e per configurare il tutto facilmente per un’ottima visione dei dati.
Puoi anche vedere su Google Web Master Tools sotto la voce Labs.
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