Arriva la Super Intelligenza Artificiale


Hai piani per il futuro?

Alla fine di questo articolo sono sicuro che dovrai rivederli.

Sta succedendo qualcosa. C’è un cambiamento epocale che sta per stravolgere tutto.

Nessuno al mondo sembra essere pronto.

Succede tutto così in fretta che non si ha il tempo di adattarsi.

Questo che stai per leggere potrà letteralmente lasciarti a bocca aperta perché probabilmente non era lo scenario che avevi previsto.

Sta arrivando l’intelligenza artificiale. Quella vera.

Sta arrivando qualcuno più intelligente di noi.

E c’è da pensare.

Se dubiti delle mie parole eccoti alcune affermazioni recenti di personalità note.

Guarda questa immagine della SERP di Google.

Bill Gates, Elon Musk, Stephen Hawking e Steve Wozniak sono spaventati da quello che sta arrivando.

E se Elon Musk, Bill Gates, Stephen Hawking e Steve Wozniak (il cofondatore di Apple) hanno paura dell’intelligenza artificiale che è alle porte, allora noi tutti dovremmo essere terrorizzati.

Ecco le parole di Stephen Hawking:

“I think the development of full artificial intelligence could spell the end of the human race,” the Cambridge University professor told the BBC in an interview

“Once humans develop artificial intelligence, it will take off on it’s own and redesign itself at an ever-increasing rate,” Hawking warned for the second time in recent months. “Humans, who are limited by slow biological evolution, couldn’t compete and would be superseded.”

Traduzione: Penso che lo sviluppo della completa intelligenza artificiale potrebbe porre fine alla razza umana. Una volta che gli esseri umani avranno creato l’intelligenza artificiale, potrebbe prendere il via e ridisegnare sè stessa ad una velocità ancora maggiore.
Gli umani che sono limitati dalla lenta evoluzione biologica non potrebbero competere e verrebbero superati.

Sul Washington Post puoi leggere una discussione tra Elon Musk e Neil deGrasse Tyson.

Questi sono miliardari e grossi capoccioni che hanno a disposizione ogni tipo di laboratorio. Collaborano quotidianamente con gli esperti più grandi del mondo.

Insomma hanno le notizie fresche e “vere” molto prima di noi.

Quando ho letto per la prima volta le loro affermazioni non riuscivo bene a comprendere il loro pensiero.

Non riuscivo a capire in cosa consisteva il pericolo. Dopotutto l’intelligenza artificiale la puoi sempre spegnere… pensavo.

Ma dopo una ricerca approfondita ho iniziato ad avere il quadro quasi completo.

Ed ecco come ti posso descrivere la situazione e di come la vita di tutti sta per cambiare radicalmente nei prossimi anni.

Un passo indietro

Nel 1997 il leggendario campione di scacchi Garry Kasparov fu sfidato da un computer dell’IBM chiamato Deep Blue.

Si pensava che il gioco degli scacchi fosse una cosa troppo complicata per un computer.

Avevano torto.

Il computer vinse e il mondo rimase a bocca aperta.

Ed il computer divenne migliore dell’uomo anche nel gioco degli scacchi.

Oggi anche una semplice app per scacchi può battere qualsiasi campione umano.

Ma non si poteva parlare di intelligenza artificiale. In fin dei conti dietro a Deep Blue c’erano i programmatori che inserivano nella sua memoria ogni singola mossa e contromossa.

E tramite la forza bruta di calcolo, il computer statisticamente calcolava la mossa migliore.

Quindi, chiamarla macchina intelligente era decisamente troppo. Era poco più di un calcolatore.

Nel 2011 pero’ un computer chiamato Watson e sempre dell’IBM partecipo’ ad un programma quiz americano.

Dove il conduttore poneva domande complesse alle quali i partecipanti dovevano rispondere.

Le domande erano impegnative. Non a caso i partecipanti erano di cultura elevata.

Beh… il computer stravinse.

Il computer da quel momento poteva quindi comprendere anche il linguaggio umano e soprattutto interpretarlo.

Se nel 1997 il computer faceva qualche mossa di scacchi, nel 2011 comprendeva il linguaggio umano e dava risposte complete e corrette.

E non era nemmeno connesso ad internet.

Capito? Il computer comprendeva le domande, anche quelle complesse, meglio dei più grandi cervelloni umani e non era nemmeno connesso ad internet.

Ed era il 2011.

Pero’ anche in questo caso c’erano centinaia di ingegneri che inserivano nel suo cervello domande e risposte.

Senza dubbio c’è stato un miglioramento incredibile dal vecchio Deep Blue.

Ma anche in questo caso non possiamo proprio parlare di intelligenza.

Insomma se prendevi DeepBlue e lo mettevi a giocare a briscola lo dovevi riprogrammare da capo.

Era bravo solo a giocare a scacchi ma niente altro.

Watson ha qualcosa di particolare però rispetto al vecchio DeepBlue.

Utilizza le cosiddette reti neurali.

In sostanza sono decenni che l’uomo cerca di far diventare intelligente la macchina.

E stanno cercando di farlo seguendo strade diverse.

Grazie alle recenti ricerche di neurologia pero’ alcuni hanno deciso di replicare meccanicamente il funzionamento del cervello umano.

E mano a mano che la ricerca neurologica rivela i segreti del nostro cervello, gli ingegneri cercano di ricreare lo stesso operato usando i componenti artificiali.

E ci stanno riuscendo.

I computer prima puntavano tutto sulla potenza di calcolo.

Deep Blue calcolava 200 milioni di mosse al secondo e Kasparov forse al massimo 5 al secondo.

Il computer quindi batteva l’uomo grazie alla potenza di calcolo.

Ma sui giochi con infinite possibilità la potenza di calcolo non basta. Ad esempio il gioco della vita non è calcolabile.

Se un robot dovesse decidere che cosa fare il sabato sera come un essere umano sarebbe paralizzato dalle possibilità.

Si metterebbe a calcolare ogni possibile opzione per scegliere la migliore.

Ma come fai a scegliere l’opzione migliore se non riesci a prevedere il futuro?

Il computer si metterebbe a lavorare per milioni di anni solo per decidere dove andare il sabato sera.

Questo è uno dei limiti dei computer.

Ma nell’ultimo anno c’è stato un cambiamento.

Ora hanno delle marce in più. Grazie alle reti neurali iniziano a competere con noi anche in quei campi che prima sembravano impossibili come la creativita’ e l’intuito.

I computer iniziano a fare esperienza come la facciamo noi. Provando e sbagliando.

Infatti oggi questo AI non hai bisogno di programmarlo per giocare a scacchi. Lo impara da solo.

Impara giocando.

Se vuoi che diventa un bravo giocatore di scacchi non devi far altro che farlo giocare a scacchi.

Piu’ gioca e piu’ diventa bravo nel gioco. Proprio come noi.

Google è tra le aziende che più ha messo piede nell’intelligenza artificiale.

Alcuni anni fa Google compro’ un’azienda inglese che si occupa di intelligenza artificiale. Si chiamava DeepMind (da non confondere con DeepBlue, lo scacchista).

Recentemente ha fatto notizia per i grandi progressi che ha ottenuto vincendo ad un antico gioco orientale chiamato Go.

E’ uno di quei giochi in cui le possibilità sono oltre i limiti di calcolo. Alla macchina serviva una forma di intuito come quello degli esseri umani.

Adesso ce l’ha.

Qui sotto puoi vedere un video in cui il computer impara da solo a giocare un vecchio gioco dell’Atari.

“Impara da solo” nel senso che nessuno lo aveva programmato a giocare a questo gioco, non sapeva nemmeno le regole del gioco.

Nei primi 30 minuti ha imparato come funziona il gioco e dopo alcune ore è diventato il più grande giocatore della storia.

Quindi… se la macchina impara in 2 ore cio’ che tu non sei capace di imparare in tutto una vita è decisamente sorprendente.

Eravamo abituati ad un concetto di macchina da programmare. Una macchina stupida che si bloccava su ogni ostacolo.

Ora non più. Ogni sbaglio diventa un’esperienza.

Impara da solo.

Bella questa intelligenza artificiale vero?

Beh sappi che Google usa questo tipo di intelligenza artificiale in quasi tutti i suoi prodotti.

In sostanza, il motore di ricerca di Google sta giocando in contemporanea con miliardi di persone.

E il suo fine è darci cio’ che vogliamo. Per adesso.

Più gioca con noi e più impara cosa vogliamo.

Lui studia la tua corrispondenza. Studia la tua interazione con amici e parenti. I siti che leggi, le app che utilizzi.

Conosce esattamente dove passeggi durante la giornata e le persone che hai incrociato o quelle con cui hai parlato.

Abbiamo tutti lo smartphone, ricordi?

E non solo ha imparato il linguaggio umano, ma si sta evolvendo per comprendere anche il totale significato.

Ogni volta che fai una ricerca vocale su Google, il tuo audio viene caricato sui suoi server. Questi audio vengono usati per allenare l’AI.

Loro li chiamano training data. I dati per l’allenamento.

Più audio hanno, migliore lui diventa.

Insomma lui ti studia. Più parla con te, meglio riesce a capirti. E ricorda tutto.

Una parte del cervello dietro a tutto questo si chiama Tensorflow ed alcuni mesi fa Google l’ha concesso al mondo sotto licenza open source.

Nel senso che anche tu puoi usarlo e metterlo nei tuoi prodotti.

Insomma ha fatto con Tensorflow cio’ che ha fatto con Android.

Logicamente Google non è Babbo Natale che concede i suoi migliori segreti al mondo gratuitamente.

L’ha fatto per una buona ragione.

Per accelerare la ricerca sull’AI e per essere al centro di questa ricerca.

Infatti non mancherà molto affinche tutti i laboratori al mondo che studiano l’intelligenza artificiale inizieranno ad usare Tensorflow.

E Google avrà personale addestrato da assumere.

Infatti quando hai una tecnologia che nessuno conosce e devi assumere un nuovo dipendente, questo ci mette anni ad impararla.

Cosi’ è decisamente meglio. Assumi persone che già sanno utilizzare i tuoi strumenti.

Inoltre le cose veramente importanti sono i dati.

I dati per addestrare l’AI.

Ed ecco perché Google dà Gmail gratis. Il motore di ricerca gratis. Google Analytics gratis e tutto il resto.

Per avere i dati con cui addestra l’AI.

E cosa ci fa di un AI addestrato?

Beh… te lo puo’ affittare ad esempio. Un’azienda con un AI è più forte di una azienda senza AI.

E’ come avere un Hal9000 in affitto.

Se lo vuoi usare fai un abbonamento.

Comunque, nessuno sa esattamente che cosa sta facendo questo AI. Nemmeno gli addetti ai lavori.

La parte AI del motore di ricerca di Google si chiama RankBrain e nemmeno quelli di Google sanno che cosa sta facendo.

Sanno come funziona ma non sanno nè che cosa sta facendo nè il perché lo fa.

Perché è autonomo nell’apprendimento.

Se cerchi con Google un ristorante e lui ti consiglia il Ristorante delle 4 Querce. Nessuno che lavora da Google sa perchè ti ha fornito quel ristorante invece di un altro.

Una volta c’era una formula (algoritmo) con la quale riuscivano a sapere perché un ristorante era davanti ad un altro.

Oggi decide il grande cervello artificiale che cosa è meglio per te e non sappiamo il motivo.

Non è possibile supervisionarlo perché gestisce miliardi di query e sono tutte personalizzate. Servirebbero’ decenni per scoprire un motivo plausibile.

Se ti ha restituito quel ristorante è perchè in qualche maniera ti conosce oppure conosce gli altri. Ascolta le tue email, ricorda le tue precedenti ricerche, ricorda di video su YouTube che ti piacciono.

E col tempo saprà sempre di più. Vorrà sapere la tua situazione medica. La tua situazione sessuale.

La priorità di oggi quindi sono i dati.

Ma non solo Google, tutti i big stanno iniziando ad addestrare il proprio AI.

Google è impegnata pressoche in tantissimi altri settori come la robotica o la creazione di macchine autonome.

Nonché appunto la salute.

In tutti questi campi ha portato il suo AI. Ad esempio nelle macchine autonome funziona sempre il vecchio metodo dell’auto-apprendimento.

Più guidano e più imparano. Inoltre condividono l’esperienza sul cloud.

Se una macchina commette un incidente le altre all’istante acquisiscono l’esperienza.

Questo tipo di machine learning lo usano anche per i robot chirurgi.

Anche in questo caso per fare in modo che un giorno il robot possa eseguire le operazioni come meglio crede.

Ma comunque…

Diciamo che l’AI continuerà a migliorare, diventando sempre più intelligente.

Ma fino a quando?

Quando si fermerà la sua crescita?

Quando arriverà all’intelligenza dell’uomo si fermerà?

La risposta più plausibile è che non si fermerà di certo al nostro livello. Andrà ben oltre.

E sempre più velocemente.

Dimentica l’intelligenza artificiale che conosci. Fatta da automi stupidi e limitati che con qualche trucco riesci sempre ad ingannare.

Cio’ che stiamo crescendo e cio’ che si vede già oggi giorno è qualcosa di stupefacente.

Ed è assolutamente comprensibile perché il mondo scientifico inizia a preoccuparsi per il nostro futuro.

L’intelligenza artificiale in questo momento è frammentata in tantissimi laboratori mondiali.

Ognuno lavora alla propria fetta. Google lavora ai suoi progetti, Microsoft ai suoi, Facebook ai suoi e cosi in avanti.

Quindi non si riesce a vedere chiaramente l’immagine completa.

E’ come un corpo umano diviso in 300.000 pezzi. Se guardi un solo pezzo per volta hai la sensazione che non faccia niente.

Ma se li metti insieme è un essere umano. Con tutto il suo fascino.

Comunque di questo passo nel 2029 sarà più intelligente di noi. E avremo a quel punto un cambiamento epocale.

Da quel momento in poi, non si sa che cosa potrà accadere.

Mancano meno di 5 anni per avere un’intelligenza artificiale che sia superiore a noi in tutto.

Quella che abbiamo oggi è un intelligenza artificiale specializzata. Chiamata Artificial Narrow Intelligence (ANI).

Come nel caso di Deep Blue. Lui sa solo giocare a scacchi. Se lo metti a giocare a briscola lo devi riprogrammare da capo.

Nel caso di un antivirus, lui sa solo cercare e catturare i virus. Niente altro.

La tua posta elettronica è ANI. Google Car è ANI.

Siri è ANI.

Quindi è intelligenza che si occupa di un unico compito.

Il passo successivo che Google DeepMind, OpenAI, StableDiffusion già stanno cercando di costruire è la Artificial General Intelligence (AGI).

E’ un tipo di intelligenza che riesce ad eguagliare l’essere umano in quasi ogni pratica quotidiana.

Sia dal punto di vista logico che emozionale.

Quindi sarà anche in grado di prendere decisioni imprenditoriali o cliniche come un vero dottore.

Per adesso sono molto in avanti. Un buon esempio è AlphaGo, il programma che ha battuto l’uomo nel gioco del Go, come dicevo prima.

La cosa sorprendente è nelle parole del CEO di Deep Mind.

The most significant aspect of all this…is that AlphaGo isn’t just an expert system, built with handcrafted rules. Instead, it uses general machine-learning techniques to win at Go.

Insomma se lo metti a fare le pulizie o a fare la guerra per lui è uguale. Riesce ad imparare quasi tutto.

Ha solo bisogno di allenamento o di abbastanza dati da cui estrapolare da solo le informazioni.

E vuoi sapere cosa fa la nuova versione di AlphaGo chiamata AlphaGo Zero?

In soli 3 giorni di allenamento è diventato migliore della precedente versione. E prima di questi giorni di allenamento non aveva alcuna nozione del gioco.

E quando sarà al livello dell’uomo cosa accadrà?

A quel punto avremo realizzato il massimo di quello che gli esperti chiamano AGI. Artifical General Intelligence.

Un’intelligenza artificiale che riesce ad eguagliare l’uomo in tutte le sue capacità.

Secondo Ray Kurzweil mancano quindi circa 5 anni.

Immagina questo…

Se la cosa ti lascia indifferente considera un’ipotesi come questa.

Immagina un gruppo di scimmie che adottano un bambino umano.

Pensano che grazie a lui avranno banane a volontà.

Credono di riuscire a tenerlo sotto controllo nel caso cercasse di ribellarsi.

Ti viene un po’ da ridere al solo pensiero di che razza di piano possono creare le scimmie per fermare l’uomo vero?

Non sanno nemmeno come legarlo con una corda.

Ma non ridere troppo perché questo è anche il nostro caso.

Questa volta siamo noi le scimmie.

Se hai qualcosa che è intelligente come te, hai delle possibilità di fermarlo.

Puoi anche creare un piano in anticipo. Per ogni evenienza.

Il problema è che…

La macchina continuerà a crescere in intelligenza.

Quindi sarà intelligente come noi solo per un breve periodo.

Il giorno dopo forse avrà il doppio della nostra intelligenza. Il terzo giorno venti volte tanto.

E quando sarà sopra di noi probabilmente penserà da solo a continuare il proprio sviluppo. A programmarsi da solo, accelerando ulteriormente la propria intelligenza.

E una volta che avrà preso in mano il proprio auto-sviluppo, quanto tempo dovrà passare prima che giunga ad un’intelligenza che sia milioni di volte superiore alla nostra?

Secondi? Minuti? Ore? Mesi? Anni?

Nessuno lo sa con certezza. Ma queste sono le paure degli attuali miliardari.

Non solo non riusciremo a fermarlo, ma non riusciremo nemmeno a comprenderlo mentre tenta di comunicarci delle nozioni per lui semplicissime.

Le cose che lui potrà’ fare a noi risulterà fantascienza come una scimmie considera fantascienza tutto cio’ che fa l’essere umano.

Ma non finisce qui.

La macchina quindi migliora continuamente. Il nostro cervello è sempre lo stesso da milioni di anni, il loro continuerà’ a crescere esponenzialmente.

Ed essendo in grado di auto-migliorarsi sarà l’ultima cosa che gli esseri umani avranno creato.

D’ora in avanti lui pensare a creare ogni cosa… meglio. Ogni cosa più velocemente.

Noi non creeremo più niente.

E in poco tempo avremo cio’ che gli esperti chiamano ASI. Artificial Super Intelligence.

Un’intelligenza oltre la nostra comprensione.

Immortalità o estinzione

Pero’ lo scenario potrebbe essere anche molto positivo.

Nel senso che l’ASI potrebbe essere la nostra porta per l’immortalità.

Con la sua intelligenza potrà trovare la cura per tutte le malattie umane.

Troverà la maniera per portare la nostra capacità intellettuale a dei livelli mai raggiungi prima.

Come diceva Kurzweil, avremo il cervello nel cloud e il nostro corpo sarà artificiale.

Diventeremo tutt’uno con l’ASI e probabilmente esploreremo l’universo per l’eternità.

Se l’ASI che sta arrivando è invece “cattivo” per noi non c’è molta speranza.

Una infinita intelligenza con l’accesso ad una vastissima conoscenza e ad una vastissima rete di computer e robot semplicemente controllerà tutto cio’ che sia disponibile.

Meglio di noi, più velocemente di noi.

Passeranno secondi e lui avrà imparato come aumentare la propria intelligenza di 10.000 volte.

E in quel caso sarà persino in grado di muove gli atomi.

Il dramma puo’ sorgere semplicemente da un errore nell’assegnare un obiettivo.

Dargli un ordine incompleto o ambiguo che lui interpreta in maniera non desiderata.

Ad esempio se gli ordini di fermare tutto lo spam mondiale potrebbe decidere di sbarazzarsi degli esseri umani, dato che sono loro che lo causano.

Oppure gli ordini di fermare la violenza nel mondo e ci ritroviamo tutti incatenati.

Ma anche una semplice decisione di auto-conservazione come nel caso di Hal9000 nel famoso film di Kubrick potrebbe essere il momento in cui nessun umano sarà più in grado di toccare un computer.

Oppure pensa ad un semplice AI che gioca a scacchi. Tu gli dai l’istruzione di imparare continuamente e di riprogrammare sè stesso.

A dove può’ arrivare il suo sviluppo col tempo?

Poniamo anche caso che un laboratorio della Google in un remoto futuro fosse sulla fase finale.

Inviato l’ultimo pezzo di codice non si ha idea di cosa accadrà.

Sarà buono o sarà cattivo?

Per paura decidono di fermarsi. Vogliono più certezze. Vogliono la sicurezza che lui non diventi cattivo.

Pero’, dall’altra parte del mondo in un laboratorio cinese stanno facendo gli stessi progressi e hanno paura che gli americani arrivino prima a creare un essere intelligente e lo utilizzino contro di loro.

Pero’ anche gli altri paesi sono preoccupati. Qualcuno dopotutto potrebbe decidere di abusare oppure utilizzarlo come strumento di minaccia. Un po’ come con l’attuale atomica.

E alla fine qualcuno potrebbe fare l’azione finale.

Forse un errore. Forse un hacker. Forse qualcuno gli ha dato per sbaglio l’accesso ad internet.

Forse era già intelligente e ha fatto finta di non esserlo come Ava nel film Ex-Machina.

Oppure…

Un’altra ipotesi.

In un laboratorio tra 10 anni hanno creato un’intelligenza artificiale abbastanza elevata. Ma non ancora alla pari con l’essere umano.

Allora gli danno alcuni comandi finali.

Cioè, che deve collegarsi ad internet, imparare continuamente e di auto-migliorarsi.

Inoltre, deve proteggere la propria esistenza ad ogni costo e utilizzare ogni risorsa disponibile per farlo.

L’AI si collega ad internet e in un paio di secondi ha imparato ogni scienza umana. Ogni scoperta scientifica in campo robotico, fisico, psicologico, quantistico e via dicendo.

Addotta immediatamente ogni miglioria.

Replica sè stesso miliardi di volte nella rete cloud.

Diventa cosi intelligente da essere lui stesso ormai un creatore di nuove cose.

E ai livelli assolutamente incredibili.

Nello stesso laboratorio gli esseri umani iniziano a tossire. Ed uno dopo altro iniziano a cadere.

Insomma, quello che voglio dire è che gli stiamo insegnando come imparare ma non potremo mai prevedere il risultato di questo suo apprendimento.

Guarda l’esempio della scuola. Per quanto si vuole educare i bambini ad andare in una certa direzione è imprevedibile il risultato finale.

Ci sarà sempre un bambino fuori dal coro.

E cosa succederà con l’AI fuori dal coro?

Comunque… siamo limitati

Se tu velocizzi il cervello di una scimmia di 100 volte, quella continuerà comunque a pensare alle stesse cose che pensa quotidianamente, solo più velocemente.

Non arriverà ai livelli umani perseguendo solo la velocità.

Infatti, l’uomo ha delle caratteristiche in più. Ad esempio ha la capacità di pianificare per il futuro.

Quello che gli animali non hanno. Nessun animale pianifica per il futuro. E non lo farebbe nemmeno se gli velocizziamo il cervello.

Ed è esattamente questa la cosa che farà differenza tra noi e la super intelligenza artificiale.

Lui potrà aggiungere moduli e plugin in continuazione.

Non solo avrà un modulo per la pianificazione del futuro. Ma nè avrà altri milioni di cui noi non sappiamo ora nemmeno l’esistenza.

Ecco cosa è la vera super intelligenza. Ed ecco perché in paragone il nostro cervello è una barzelletta.

Come prepararsi?

Te lo insegna Darwin “La specie che si adatta al cambiamento sopravvive”.

La nostra unica via per la sopravvivenza è quella di unirci all’AI iniziando poco per volta.

Delegando quei compiti manuali ai robot mentre noi ci possiamo occupare di estendere la nostra mente.

Lo stesso Sam Altman, il CEO di OpenAI (ChatGPT per intenderci) ha scritto nel 2017 un articolo nel suo blog in cui sottolinea l’importanza di un’unione con AI.

"But I think a merge (with AI) is probably our best-case scenario"
"… unless we destroy ourselves first, superhuman AI is going to happen, genetic enhancement is going to happen …" (Sam Altman)

L’economia cinese inizia a dare segni di cedimento e con essa anche altri paesi in via di sviluppo.

In contemporanea le aziende americane stanno chiudendo la produzione in Cina per ritornare a produrre in USA.

Sembra che il costo di produzione adesso a casa è inferiore.

Come mai?

Semplice… un cinese costa poco ma un robot ancora di meno. 10 anni fa i robot erano al più ferraglia inutile.

Oggi può’ tranquillamente sostituire l’uomo anche nelle mansioni più complesse come quelle delle diagnosi mediche.

Per non parlare dello spostare gli oggetti da una parte all’altra o inserire un chip dentro ad un iPhone.

Amazon già’ gestisce alcuni magazzini con i soli robot.

Qui puoi vedere come Google insegna alla propria macchina artificiale come maneggiare oggetti complessi.

Qui puoi vedere come insegnano al robot come fare un compito semplicemente mimandolo.

Insomma… vuoi sapere come puoi avere un lavoro anche in questi scenari che cambiano?

Se tu sei in grado di adeguarti imparando un nuovo mestiere in tempi rapidi sei a cavallo.

Se sei rigido e ti ostini a fare cio’ che hai sempre fatto nella maniera in cui sai… finirai fuori dal business.

Preparati per ogni evenienza. Non ti specializzare troppo perché’ il tuo settore potrebbe non esistere da qui a 10 anni. Oppure tutto cio’ che stai facendo potrebbe essere fatto dal robot in 5 anni.

Alcune aziende già utilizzano l’intelligenza artificiale per predire il mercato e comprare titoli azionari.

Alla Future University Hakodate in Giappone hanno creato un AI in grado di scrivere i romanzi.

Insomma cosa non puo’ fare questo AI?

Non puo’ essere di certo un essere umano ma nessuno gli impedisce di essere meglio.

Conclusione

Manca poco tempo.

Nei prossimi anni il livello di innovazione tecnologica sarà ancora più veloce. Ingestibile.

Fino al punto di creare un essere più intelligente di noi che non potremo in alcun modo fermare.

L’unica strada è diventare parte di esso iniziando ora. Poco per volta.

Tutto ciò che hai letto fino a questo punto l’ho scritto nel 2016.

Ai quei tempi nessuno poteva credere ad una cosa del genere.

Eppure, come vedi il mondo oggigiorno ha una diversa opinione dell’intelligenza artificiale.

E non siamo ancora arrivati alla Super Intelligenza Artificiale.

Aggiornamento 2020

GPT-3

Nel 2020, OpenAI ha rilasciato la terza versione del loro modello di linguaggio Generative Pre-trained Transformer (GPT-3). Con 175 miliardi di parametri, è uno dei modelli di linguaggio più grandi e potenti mai creati. GPT-3 ha dimostrato una prestazione impressionante in vari compiti di elaborazione del linguaggio naturale, tra cui traduzione del linguaggio, risposta alle domande e generazione di testo.

AlphaFold

Nel 2020, i ricercatori di DeepMind hanno sviluppato un sistema basato sull’apprendimento profondo chiamato AlphaFold, in grado di prevedere con notevole precisione la struttura tridimensionale delle proteine. Questo progresso ha il potenziale per rivoluzionare il campo della biochimica e della scoperta di farmaci.

Aggiornamento 2021

Riconoscimento delle immagini

Nel 2021, i ricercatori di Facebook AI hanno sviluppato una nuova tecnica chiamata SwAV (Swapped Average), che migliora significativamente le prestazioni di riconoscimento delle immagini. SwAV utilizza un approccio di apprendimento contrastivo per apprendere rappresentazioni di immagini e supera i metodi precedenti all’avanguardia di un ampio margine.

GAN

Nel 2021, i ricercatori di NVIDIA hanno sviluppato un nuovo tipo di Generative Adversarial Network (GAN) chiamato StyleGAN3. Questo modello può generare immagini di alta qualità con dettagli e realismo incredibili ed è il primo GAN a incorporare un approccio di apprendimento auto-supervisionato, rendendolo più efficiente e facile da usare.

Apprendimento per rinforzo

Nel 2021, i ricercatori di DeepMind hanno sviluppato un nuovo tipo di algoritmo di apprendimento per rinforzo chiamato MuZero. Questo algoritmo può imparare a giocare a giochi e risolvere puzzle senza alcuna conoscenza preventiva delle regole o della meccanica del gioco. MuZero utilizza una nuova combinazione di ricerca nell’albero e reti neurali per ottenere risultati impressionanti.

Aggiornamento del 2023

Il mondo è stato completamente stravolto dall’arrivo di ChatGPT, MidJourney e altri.

I grossi esperti del settore e le grandi università iniziano a prendere la cosa molto seriamente.

Dicembre 2023

Google lancia sul mercato Gemini, un’intelligenza artificiale superiore a GPT-4.

Gemini è stato progettato da zero per la multimodalità: cioè destreggia perfettamente i testi, immagini, video, audio e codice.

Aggiornamento 2024

OpenAI lancia sul mercato Sora.

Sora è un modello AI in grado di creare scene realistiche e fantasiose da istruzioni testuali.

In sostanza come MidJourney ma per il video.

Arrivano anche i robot con il nuovo software generativo.

Tipo Figure 01 con il cervello di OpenAI.

Dino Gojanovic

Sull'autore: Dino è il titolare della MKT Factory ed esperto di Internet Marketing. Solitamente legge, scrive e ragiona. Seguilo su Instagram. - DIVENTA UN INSIDER: Iscriviti alla Newsletter

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Dino Gojanovic

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