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Come espandere l’impresa a livello globale – Ep. #77

16/03/2021 di Dino Gojanovic

Come espandere l'impresa a livello globale

Il nostro caro pianeta terra contiene più di 7 miliardi di persone. Più del 50% di loro e’ connesso ad internet. Il restante lo sarà entro il 2025.

Grazie anche alle connessioni satellitari in arrivo sempre più veloci ed economiche. Della SpaceX ad esempio.


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Insomma, altre 3 miliardi di persone si aggiungeranno ad internet in pochi anni.

Miliardi di persone a cui puoi vendere i tuoi prodotti. Miliardi di persone a cui puoi offrire un lavoro o una collaborazione.

Perché essendo loro su internet, i costi per mettersi in contatto sono insignificanti.

Il potenziale di internet e del mercato globale e’ solo all’inizio. Dopotutto siamo 7 miliardi di consumatori. Chi più, chi meno.

Se sei un consulente ti basta un cliente al giorno per sopravvivere. Anche se molto dipende anche dalla tua strategia di prezzo.

Ma nessuno ti impedisce di prezzare i tuoi prodotto in maniera tale da avere margini più cospicui.

Aggiungere degli upsell o cross-sell.

Insomma, ci sono infinite maniere per incrementare il fatturato ma questo non e’ l’episodio giusto per parlare di questo.

Lo abbiamo fatto tante volte in passato e lo tratteremo anche nei prossimi episodi del podcast.

Andiamo intanto a vedere i passi che necessiti per espanderti a livello globale.

1. Trova le opportunità

C’è quel vecchio detto che non smetto mai di ripetere.

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

In sostanza devi avere una tua direzione interna. Un qualcosa che ti sappia indicare un’opportunità quando la vedi.

Solitamente accade se sei nella tua cerchia di competenza.

Quando sai cosa stai facendo. A volte servono decenni per allenare l’occhio. Per vedere cose che gli altri non vedono.

Le opportunità sono infinite, ma pressoché invisibili quando non si vuole o non si sa come vederle.

In ultima, l’istruzione cura l’ignoranza che e’ la causa principale della cecità nel mondo degli affari e non.

2. Trova il mercato ideale

Tutto il mondo e’ paese. Oggi più che mai. Ma per trovare il posto ideale serve una certa ricerca di fondo. Ci sono in giro tantissimi strumenti utili gratuiti e a pagamento se vuoi funzioni premium.

Tra i più utili e gratuiti c’e’ il Market Finder di Google. Ma oltre al fai da te puoi benissimo far fare il lavoro ad una agenzia che ti faccia una ricerca di mercato.

Così, diminuisci le probabilità di errore, lasciando il lavoro ai professionisti.

Diventa un insider

3. Crea un piano

Una volta che hai trovato un campo di battaglia, hai bisogno di creare una strategia di conquista.

Un ottimo modo per farlo e’ usando i consigli di Lafley e Martin nel loro libro Playing to Win: How Strategy Really Works

Nel libro si evidenziano cinque fondamentali domande.

  1. Qual è la tua aspirazione vincente? Lo scopo della tua impresa, la sua aspirazione che ti motiva.
  2. Dove intendi giocare? Un campo di gioco in cui puoi realizzare questa aspirazione.
  3. Come intendi vincere? Il tuo colpo segreto insomma.
  4. Quali capacità devono essere presenti? L’insieme e la configurazione delle capacità richieste per vincere nel modo scelto.
  5. Quali sistemi di gestione sono necessari? I sistemi e le misure che rendono le capacità possibili e che supportano le tue scelte.

Per andare in dettaglio ti lascio il link al libro su Amazon.

4. Misura e ripeti

Sai come si dice, un ottimo modo per migliorare e’ quello di misurare.

Hai bisogno di dati e informazioni corrette per poter prendere decisioni sagge. La domanda potrebbe sorgere spontanea.

Ma misurare cosa?

Dipende molto dalla tipologia di business che possiedi e la fase in cui si trova.

Ad esempio, se sei in fase di sopravvivenza, probabilmente devi analizzare e dare totale priorità alle vendite.

In linea generale puoi misurare… Il traffico. Il tasso di conversione. Quantità di prodotti venduti. Margini di profitto. Il ritorno all’investimento etc.

Strumenti consigliati

Per un’impresa che punta ad andare globale, questi sono i strumenti più consigliati.

  • Wise.com – Se hai bisogno di trasferire i fondi all’estero con un ottimo tasso di cambio.
  • Revolut – Se hai bisogno di una banca digitale che offra soluzioni moderne a prezzi bassissimi.
  • Stripe – Se hai bisogno di fare transazioni online.
  • Google Analytics – Se hai bisogno di misurare la tua presenza online.
  • WordPress – Se hai bisogno di un sito web professionale in tempi rapidi.
  • Google Traduttore – Se hai bisogno di tradurre le cose all’istante.
  • Grammarly – Se hai bisogno di curare la tua grammatica se scrivi in inglese.

Conclusione

Con internet il mondo e’ sempre più a portata di click. Ciò significa che puoi raggiungere miliardi di persone stando comodamente sul tuo divano di casa.

Mi sembra un peccato non farlo.

Mettiti all’opera. Vai a livello globale.

53: La formula 70-20-10 di Google

10/09/2019 di Dino Gojanovic

la formula 70-20-10 di google

Quando Eric Schmidt è diventato il CEO di Google nel 2001 si è accorto di una cosa.

Che gli impiegati dell’azienda utilizzavano il 100% del loro tempo sulla gestione dei prodotti chiave. Del core business.

Nel tentativo di eliminare ogni possibile difetto.

A prima vista questo non sembrava essere un problema. Dopotutto l’azienda stava crescendo.

Ma per Schmidt lo era.


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Quando si impiega tutto il proprio tempo nella ricerca di eliminazione dei difetti non si ha il tempo per innovare.

Perché logicamente l’innovazione richiede che tu sperimenti cose che potrebbero anche andar male.

E questa è una bestemmia, sopratutto per i modelli di gestione e controllo come il Six Sigma.

Però nel lungo periodo se un’azienda non innova tende a perdere il proprio vantaggio competitivo.

E allora Eric Schmidt che cosa ha fatto?

Ha introdotto una semplice regola che ha chiamato 70-20-10.

E cosa dici questa regola?

70%

Che ogni dipendente dovrà spendere il 70% del suo tempo nel Core business dell’azienda.

Nel cercare di migliorare il prodotto e il servizio che portano profitto all’azienda.

E nelle faccende amministrative quotidiane come la contabilità e la fatturazione.

20%

Il 20% del tempo dovrà essere dedicato alla ricerca di nuovi clienti e nuovi mercati, alla creazione di nuovi prodotti e servizi che sono correlati al core business, alla ricerca e sviluppo in generale.

Questo perché come dicevo prima, se l’azienda si focalizza solo sul lavoro ai clienti e non dedica un minimo di tempo all’esplorazione di nuovi canali, nuove tecnologie, nuove metodologie, rischia di soffocare col tempo.

Gmail è stato creato così. Come progetto a parte.

10%

Il 10% del proprio tempo invece va dedicato alla coltivazione degli progetti personali che non sono collegati al core business.

La creazione di una macchina volante ad esempio.

E’ un modo per gestire la noia, la stanchezza, lo stress da lavoro, mancanza di creatività o altro.

Insomma dobbiamo sempre attingere anche fuori dal nostro settore in cerca di ispirazione, in cerca di idee, in cerca di una crescita.

E sembra che una buona fetta degli attuali prodotti di Google siano usciti fuori da questo 10%.

39: Psicologia per l’ottimizzazione su Google

27/05/2017 di Dino Gojanovic

psicologia-per-ottimizzare-google

Si sono poche cose utili come Google nel marketing digitale.

Infatti la maggior parte dei siti web riceve da questo splendido motore di ricerca più del 50% delle visite.

E’ da sciocchi non ottimizzare ogni possibile punto e beneficiare del flusso di traffico.

In questo episodio parlo della parte psicologica e che non si può ignorare.

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    Sull’autore

    Dino è il fondatore della MKT Factory. Solitamente scrive sul business online, marketing e leadership.

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