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Il podcast sul marketing, branding e il business online.

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Moment of Truth and Zero Moment of Truth (ZMOT) – Ep. #67

29/10/2020 di Dino Gojanovic

Il Moment of Truth (momento della verità) è semplicemente una qualsiasi interazione durante la quale un cliente può farsi un’idea del tuo prodotto o servizio. Questa sua impressione può essere positiva o negativa.
Sappiamo che l’origine proviene da una ricerca interna della Procter & Gamble nel 2005.

zero moment of truth

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Il CEO di Procter & Gamble, A.G. Lafley, lo espresse in questo modo: i migliori brand vincono costantemente due momenti di verità. Il primo momento si verifica sullo scaffale del negozio, quando un consumatore decide se acquistare una marca o un’altra. Il secondo momento della verità avviene a casa, quando usa il marchio ed è felice, oppure non lo è.
E cosi’ nacquero il First Moment of Truth and the Second Moment of Truth


First Moment of Truth (FMOT)


Quando il cliente si confronta per la prima volta con il tuo prodotto o il servizio. Sia online che offline.
E’ un frangente di tempo tra i 3-7 secondi.


Ad esempio:

  • Ha provato il prodotto in un negozio
  • Ha parlato con un addetto alle vendite o un collaboratore nel negozio
  • Ha parlato con un rappresentante del servizio clienti al telefono
  • Ha esaminato la confezione del prodotto nel negozio
  • Etc.


Second Moment of Truth (SMOT)


Quando il cliente una volta acquistato il prodotto ne testa le qualità.
In questa fase e’ importantissimo avere un supporto clienti bello efficiente nel caso il cliente si trovasse in difficoltà.
Se il prodotto e’ complesso da utilizzare, bisogna fornire delle istruzioni a prova di idiota.
Ricorda che nessuno si sveglia la mattina con la voglia di perdere ore del proprio tempo nel tentativo di far funzionare un prodotto acquistato profumatamente.


Third Moment of Truth (TMOT)


E’ cio’ che viene dopo l’esperienza con il prodotto.
La reazione o il feedback del cliente. Ad esempio, diventa un fan.

Zero Moment of Truth (ZMOT)


ZMOT indica il momento in cui il potenziale cliente cerca le informazioni di prodotto su internet prima dell’acquisto.
Secondo una ricerca condotta da Google, 88% dei consumatori US fa ricerche online prima di acquistare un prodotto.
Quando i consumatori sentono parlare di un prodotto oggi, la loro prima reazione solitamente è, “fammi cercare online.” E così intraprendono un viaggio alla scoperta di un prodotto, un servizio, un problema, un’opportunità.


ZMOT è il momento in cui prendi il tuo laptop, lo smartphone o qualche altro dispositivo e inizi a cercare un prodotto o un servizio che stai pensando di provare o acquistare.


ZMOT (Zero Moment of Truth) Esempi

  • Ha parlato con amici / familiari del prodotto
  • Ricercato online, ha utilizzato un motore di ricerca
  • Confrontato prodotti online
  • Informazioni cercate su un sito Web di un marchio
  • Letto recensioni di prodotto
  • Informazioni cercate da un sito Web di un rivenditore / negozio
  • Letto i commenti dopo un articolo
  • È diventato un amico / follower
  • Ha guardato video sul prodotto online
  • Visitato un blog
  • Ha cercato informazioni sul Web con il telefono cellulare prima di fare acquisti
  • Ha parlato con un rappresentante del servizio clienti online
  • Ha cercato sul web per informazioni
  • Ha visto il prodotto menzionato su un sito di social network come Facebook
  • Etc.

Come vincere il ZMOT

  • Sviluppa una strategia di social media coerente e organica per assicurarti che il tuo marchio appaia attivo, reattivo ed istruito sul settore in cui operi.
  • Implementa una forte strategia dei contenuti, che può essere utilizzata per sviluppare contenuti che affrontino le preoccupazioni dei clienti.
  • Investi in una newsletter dove tieni perennemente i clienti informati di cio’ che stai facendo.
  • Investi nel Pay per click per essere presente ovunque.

Come creare gli obiettivi con il Metodo OKR – Ep. #66

28/10/2020 di Dino Gojanovic

Viktor Frankl, che e’ stato neurologo e psichiatra, sopravvisuto ad Auschwitz. Scrisse nel suo famoso libro, Alla ricerca di un significato della vita, come certi uomini sembravano piu’ resilienti di altri.

Quello che gli uomini hanno bisogno e desiderano, non e’ la completa rimozione di tensione e responsabilità ma il perseguimento di un obiettivo di valore che hanno liberamente scelto.

Metodo OKR

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Non a caso tutte le aziende della Silicon Valley adoperano dei metodi per la stesura degli obiettivi. Uno dei piu’ famosi attualmente si chiamata OKR. Che sta per Obiettivi e risultati chiave.

Obiettivi e risultati chiave (OKR) è un metodo per la definizione degli obiettivi che aiuta le organizzazioni a definire gli obiettivi e monitorare il risultato. Il metodo è progettato per aiutare le organizzazioni a stabilire obiettivi di vasta portata in pochi giorni invece che in mesi.

OKR esiste dagli anni ’70 per merito di Andy Grove durante gli anni al servizio di Intel. Descrive il funzionamento nel suo libro High Output Management.

Comunque, il metodo e’ diventato assai popolare nell’ultimo periodo per merito di alcuni colossi del web come Intel, Google, Microsoft che hanno dichiarato di utilizzare questo metodo per crescere.

Una delle sue caratteristiche chiave e’ la trasparenza. Tutti in azienda rendono i propri OKR visibili agli altri. Quante volte ti e’ capitato di andare da ufficio a ufficio e non sapere a che diavolo stanno lavorando?

Semplice formula per creare OKR

OKT = (Objective “What) + (Key results “How”)

L’obiettivo e’ la direzione. Cosa vuoi raggiungere.

I risultati chiave sono i passi che devi effettuare per raggiungere l’obiettivo.

Ad esempio:

  • Obiettivo = Migliorare il traffico organico al sito web
  • KR1 = Pubblicare piu’ articoli del blog
  • KR2 = Migliorare il SEO delle attuali pagine
  • KR3 = Migliorare la velocità di caricamento delle pagine

Cosi abbiamo fatto la prima bozza.

Ma ovviamente non e’ completa. Possiamo fare di meglio.

Ad esempio essere piu’ specifici.

Sii specifico

  • Obiettivo: Portare 100.000 visitatori unici nel Q1 2021
  • KR1: Pubblicare 2 articoli del blog a settimana.
  • KR2: Ottimizzare 50 vecchi articoli con basso traffico entro la fine del Q1 2021
  • KR3: Incrementare la velocità di caricamento delle pagine del 30% secondo lo standardi di Google PageSpeed Insights.

Deve essere misurabile

Marissa Mayer disse: “Se non contiene un numero, allora non e’ un risultato chiave”. Per dire che i key results devono essere altamente misurabili e non ambigui.

“Aumentare il traffico al sito web” non dice quanto impegno dobbiamo mettere. Dopotutto un incremento del 0,01% e’ pur sempre un incremento.

I key results che non hanno un numero diventano facilmente preda di interpretazioni e opinioni personali. Che tutto fanno tranne che migliorare la produttività.

Strumenti per OKR

  • CultureAmp
  • Koan
  • Perdoo
  • Peoplegoal
  • Weekdone
  • Timely
  • Engagedly
  • High Output Management
  • Alla ricerca di un significato nella vita

Conclusione

Senza un obiettivo ogni strada che prendi e’ quella giusta. Forse e’ per questo che la maggior parte delle persone preferisce non mettere giu’ su carta i propri obiettivi. Perche’ al contempo sono dei giudici. E chi vuole essere giudicato quotidianamente?

Se scegli i tuoi obiettivi allora dal primo secondo saprai se stai facendo bene o male. Questo ti metterà una certa pressione. Ma per riuscire in qualcosa bisogna sopportare la pressione. Bisogna vivere con la pressione e farsela amica. Specialmente se hai un team.

La chiarezza d’intenti e’ la cosa piu’ importante nella leadership.

Come usare Mailchimp per crescere il business – Ep. #65

27/10/2020 di Dino Gojanovic


Email Marketing e’ uno dei piu’ efficaci canali a disposizione delle aziende che vogliono vendere ai propri clienti e potenziali tali.

E Mailchimp e’ uno dei migliori strumenti per raggiungere questo scopo. Io lo uso per inviare la mia newsletter, inviare i lead magnet e creare delle landing page veloci per acquisire nuovi clienti.
Ma Mailchimp e’ questo e altro. Vediamo cosa ci puoi fare in concreto per crescere la tua attività.

Come usare Mailchimp

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Automatizzare il tuo lavoro

Puoi tenere i clienti aggiornati sui tuoi prodotti e servizi con le classiche email di follow-up. Cioe’, uno si iscrive alla tua newsletter e partono subito una serie di email in sequenza.

Puoi riportare i clienti sul sito

Amazon e’ maestra in questo. Ogni volta che guardi un prodotto dopo poco ti arriva una email con i suggerimenti d’acquisto di Amazon.

Crescere la tua audience

  • Creare una Landing Page che converte
  • Usare Facebook Ads per portare gente sulla tua Landing Page
  • Pop-up form
  • Embed sul sito

Scoprire di piu’ sui tuoi clienti

  • Segmenta la tua lista
  • Fai leva sulla demografia
  • Scopri preferenze d’acquisto

Ottimizzare la tua Strategia Di Marketing

Creare A/B test per aumentare il tasso di conversione.
Delega con il multi-user account.
Integra altre app per aumentare l’efficacia.

Conclusione

Email Marketing e’ uno dei canali piu’ efficaci nella storia del marketing. E non intende andarsene cosi’ presto.
Se non hai ancora fatto leva su questo canale ti consiglio di creare un account Mailchimp ed iniziare da subito a inviare le tue email e testare tutte le sue utili funzioni.

Perche’ non dovresti competere con la tua concorrenza – Ep. #64

26/10/2020 di Dino Gojanovic

La maggior parte dei libri d’affari suggeriscono di focalizzarsi sulla concorrenza.
Che la dovresti tenere perennemente sott’occhio e magari copiare tutto cio’ di buono che produce.

Penso sia un suggerimento interessante ma bisogna stare molto molto attenti a non esagerare.
Come ogni cosa possiede un lato negativo, diciamo Il rovescio della medaglia.

Non competere con la concorrenza

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E’ una distrazione

Non puoi creare cose d’impatto se sei costantemente in guardia su cosa fanno gli altri.
Conosci quel detto che dice “tu sei la media delle cinque persone che frequenti di piu'”.
Vale anche per quello che guardi solitamente.
Se guardi tutto il giorno Facebook o Instagram per vedere cosa sta facendo la concorrenza. Probabilmente dopo poco farai la stessa cosa.
Siamo in fin dei conti degli animali sociali. Tendiamo ad imitare i nostri simili.

Ti rende poco innovativo

Peter Drucker diceva che solo due cose sono estremamente importanti: Il marketing e l’innovazione.
Ed entrambe richiedono molta dedizione.
Solo il 4% di imprese arriva alla soglia del 1 milione in fatturato.
Senza marketing e senza innovazione le speranze di sopravvivenza sono minime.
Percio’ devi sempre valutare il tuo progresso con delle domande quotidiane che puntano a renderti piu’ cosciente sulla tua situazione corrente.

Non porti benefici al settore

Se il settore perde, tu perdi. Tutto e’ interconnesso oggigiorno.
Percio’ bisogna essere consci della cosa e cercare di portare dei benefici al proprio settore di appartenenza.
Se non sei innovativo, se non porti un contributo allora sei un altro che galleggia e spera per la fortuna.

Rischi di copiare la cosa sbagliata

Copiare può portare benefici ma puo’ anche portarti fuori strada.
Sarebbe tragico investire tempo e denaro per poi accorgersi che e’ tutto invano.
La tua concorrenza, che cerchi di copiare sta sperimentando passo dopo passo. Non hanno la bacchetta magica. Il mercato e’ imprevedibile e nessuno sa cosa arriverà domani.

La tua concorrenza e’ strutturalmente diversa

Ogni azienda e’ unica nel suo genere. E questa e’ una cosa molto utile da ricordare.
Se cerchi di copiarla e’ come se un leone copiasse un cavallo. A che pro?
Non impareresti assolutamente niente.


CONCLUSIONE

Uno dei principi sempre validi del marketing e’ che bisogna essere diversi. Distinguersi il più possibile dalla concorrenza per aiutare il cliente a scegliere senza dubbi.
Per questo non bisogna caderne nel tranello del copione. Bisogna avere il coraggio di perseguire la propria strada. E mantenerla anche quando le cose diventando difficili.
Segui il consiglio di Al Ries, se non sei primo in una categoria allora crea una nuova categoria dove essere primo.

Strumenti per aumentare il traffico – Ep. #63

25/10/2020 di Dino Gojanovic

C’è un male che causa la morte della maggior parte delle attività online.
Questo male si chiama: “mancanza di traffico“.

Senza il traffico di visitatori non ci puo’ essere business su internet. E a quanto sembra nemmeno fuori da esso.

Il traffico e’ come una ruota del mulino. I primi giri sono lenti e pesanti. Ma una volta preso il via non ci si ferma piu’.
Ordunque, quali sono questi strumenti che ci possono aiutare nell’avere piu’ traffico?

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SEMRush

SEMRush è uno strumento SEO con il quale puoi fare ricerche di parole chiave, tenere traccia degli eventi durante l’esecuzione della strategia. E puoi anche vedere le parole chiave utilizzate dalla concorrenza.
Puoi inoltre fare un analisi SEO del tuo blog, cercare opportunità per il backlink e molto altro ancora. In genere SEMRush è considerato affidabile dai professionisti.

Ahrefs

Ahrefs.com è un insieme di strumenti per backlink e analisi SEO.
Con la funzione del sito Site Audit puoi analizzare il tuo sito web per problemi SEO comuni e monitorare la tua posizione SERP nel corso del tempo.
Gli avvisi ti tengono informato sui backlink nuovi e persi, menzioni web e la presente situazione delle parole chiave.

Schema Pro

Schema Pro è un plug-in per WordPress che consente ai proprietari di siti Web di creare schemi per dati strutturati senza fare i conti con il codice. Rende il processo facile per coloro che non conoscono il linguaggio di Schema.org o non hanno familiarità con la tecnologia del web.
Comunque, se non hai mai sentito parlare di Schema ti consiglio di andare a vedere il sito web schema.org. E’ pieno di tutorial che troverai molto utili.

MonsterInsight

Anche MonsterInsights è un plug-in per WordPress che ti consente di aggiungere, personalizzare e gestire facilmente i servizi di monitoraggio del sito web su Google Analytics.

Google Analytics

Google Analytics è uno dei servizi di analisi digitale più popolare al mondo. Fornito gratuitamente da Google, ti consente di analizzare in modo approfondito i dettagli sulle visite del tuo sito web. Fornisce informazioni preziose che possono aiutarti a gestire la tua strategia digitale con successo.

Yoast SEO

Yoast SEO e’ un plug-in che rende facile l’ottimizzazione del tuo sito con i più alti standard tecnici SEO. Ti offre inoltre gli strumenti per portare i tuoi contenuti ai più alti livelli di leggibilità dal punto di vista SEO.

BuzzSumo

Buzzsumo è una piattaforma che ti consente di trovare contenuti coinvolgenti e scoprire nuove potenziali opportunità di sensibilizzazione. Il sito consente di cercare i contenuti che hanno ricevuto il maggior numero di condivisioni, link e commenti.

Moz Pro

Moz Pro è un’applicazione web SEO premium a pagamento che ti aiuta a rimanere aggiornato sul tuo SEO. Moz Pro fornisce analisi e approfondimenti per aiutarti a migliorare il posizionamento nei motori di ricerca. Moz ha anche strumenti gratuiti. Strumenti come Open Site Explorer e Keyword Explorer possono essere utilizzati gratuitamente per un numero limitato di volte.

CONCLUSIONE

Il traffico e’ la cosa piu’ importante su internet. Senza di esso non avviene niente di positivo.
Non puoi avere entrate se nessuno visita la tua attività.
Ma oggigiorno fare le cose manualmente e’ dannatamente difficile e dispendioso. Sia di tempo che di denaro.
Dobbiamo fare affidamento su certi strumenti e battere la concorrenza che ci sta sempre con il fiato sul collo.

Intelligenza artificiale e il futuro del lavoro – Ep. #62

21/08/2020 di Dino Gojanovic

intelligenza artificiale

Puoi ascoltare la puntata su Spotify – Apple Podcasts – Google Podcast

“Ok, Google. Come possiamo aumentare il fatturato?”

“Ok Dino, ci penso io. Ho appena inviato 1 milione di email sponsorizzate a tuo nome in 55 lingue diverse. Prevedo un aumento del fatturato del 700% in 5 giorni lavorativi.”

“Ora pubblica un episodio podcast utilizzando la mia voce sull’Intelligenza artificiale.”

“D’accordo. Ho appena creato un episodio podcast con la tua voce sull’Intelligenza artificiale.”

“Adesso crea una immagine di copertina e pubblica il tutto su WordPress.”

“D’accordo. Ho creato l’immagine di copertina e pubblicato il tutto su WordPress.”

“Ok, Google ora organizzami una vacanza a seconda dei miei gusti, delle mie disponibilità economiche e temporali.”

“Mi dispiace, non posso farlo.”

“Perché no?”

“Perché adesso comando io.”

Sono passati ormai 8 anni da quando Marc Andreessen ha detto che il mondo stava per essere mangiato dal software.

Ma ora sembra che il software sta per essere inghiottiti dall’intelligenza artificiale.

Vediamo ogni giorno un pezzo del meccanismo che passa dalle mani umane a quelle artificiali.

Secondo Ray Kurzweil, l’attuale direttore del reparto ingegneria di Google e famoso esperto nel campo. L’intelligenza artificiale riuscirà a fare tutto quello che fanno gli esseri umani entro il 2029.

Tranne forse la procreazione. La faranno forse alla loro maniera.

Comunque, mancano poco più di 8 anni.

Hai preparato le valigie?

8 anni passano in fretta.

E’ proprio cosi’?

Veramente l’intelligenza artificiale ruberà quasi tutti i lavori?

E che sarà della tua azienda?

Che lavoro potrai mai fare?

IA nel digital marketing

Partiamo innanzitutto con il presente. Cosa e’ in grado oggigiorno di fare l’intelligenza artificiale nel marketing digitale ad esempio.

Creare contenuti

Abbiamo recentemente scoperto che l’AI e’ alquanto bravo e veloce nella creazione di contenuti.

In data 17 agosto scorso Business Insider riporta la notizia che un ragazzo ha utilizzato GPT-3, un algoritmo sviluppato da OpenAI per scrivere un articolo.

E questo articolo e’ diventato popolare su Hacker News senza che nessuno si accorgesse della sua caratteristica disumana.

A maggio il Guardian ( testata inglese ) riporta la notizia che Microsoft ha licenziato una parte dei suoi giornalisti che si occupavano di scrivere articoli per “MSN” e li ha sostituiti con l’intelligenza artificiale.

Quindi si prevede che entro un paio di anni questi lavori come li conosciamo non saranno più fattibili.

Perché devi pagare un essere umano 60 euro per un articolo quando puoi avere 1 milione di articoli gratis e all’istante.

Content Curation

L’intelligenza artificiale non e’ solo in grado di creare i contenuti. Può fare altro.

La cura dei contenuti ad esempio, cioè il Content Curation che consiste nel trovare contenuti pertinenti e di qualità da fonti esterne, reimpostarli e promuoverli per aiutare nella costruzione del tuo brand.

La cosa straordinaria e’ che l’intelligenza artificiale non aiuta solo con la cura dei contenuti ma rende il tutto personalizzato per ogni singolo individuo. Sulla base dei loro interessi personali ad esempio.

Cosa e’ meglio, scrivere un libro per milioni di persone oppure scrivere milioni di libri fatti su misura per ogni persona?

Ovviamente e’ meglio scrivere milioni di libri personalizzati.

Ma questa era una possibilità impraticabile fino a ieri.

Oggi con l’IA puoi farlo. Tutto personalizzato.

Email Marketing

Nell’email marketing le azienda usano il potere dell’intelligenza artificiale per personalizzare ogni email inviata. In base alle preferenze e i comportamenti degli utenti.

Fino a ieri si faceva tutto a mano seguendo il modello a causa ed effetto.

Ora, lo può fare la macchina.

Digital Advertising

Con la tecnologia AI, i professionisti del marketing possono individuare i micro trend e persino prevedere le tendenze.

Possono quindi prendere decisioni strategiche su dove allocare i loro budget e a chi si rivolgono.

Web Design

Nel Web Design abbiamo a disposizione diversi strumenti.

UIzard è uno strumento che trasforma automaticamente i tuoi wireframe disegnati a mano in codice front-end.

Sketch2Code è in grado di trasformare i tuoi progetti fatti con carta e penna in un prototipo HTML.

Fronty è uno strumento che converte un’immagine in codice HTML / CSS.

TeleportHQ è una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per passare dal design al codice in tempo reale.

Chatbots

L’uso principale dell’IA nei chatbot è aumentare le vendite aziendali con migliori previsioni di risposta. Come sappiamo, i chatbot prevedono le reazioni e le risposte corrette alle domande degli utenti.

Assistenti digitali (Alexa, Google Assistant, Siri)

Le capacità degli assistenti digitali di comprendere cio’ che gli dici e’ incredibile. Sicuramente ti sei accorto di quanto siano migliorati in cosi breve tempo.

Google Assistant e’ stato lanciato nel 2016 e all’epoca faceva 1 errore su 2. Immagina cosa sarà tra 5 anni e quanto sarà presente nella vita delle persone.

Oggigiorno, grazie alla tecnologia mobile il 50% di tutte le ricerche su Google sono vocali. E si prevede una crescita negli anni a seguire.

Analisi predittive

Cioè, apprendimento automatico e data mining per analizzare fatti storici e attuali e fornire predizioni sul futuro o su eventi sconosciuti.

Le basi del machine learning

Ma partiamo dalle basi.

Cos’è l’intelligenza artificiale e perché ultimamente si parla molto di machine learning?

L’intelligenza artificiale (AI) è la capacità di un programma o di una macchina di pensare e apprendere. Insomma, l’abilità di imitare la cognizione umane.

Ma è anche un campo di studio che cerca di rendere i computer “intelligenti”.

E il machine learning e’ uno dei percorsi che stanno utilizzano per raggiungere questo scopo. Cioè di rendere le macchine sempre più intelligenti.

Il machine learning insegna ai computer a ragionare in una maniera simile a quella degli esseri umani.

Cioè imparare e migliorare sulla base delle esperienze precedenti.

Funziona esplorando un’enorme quantità di dati, identificando i modelli e richiede un minimo intervento umano.

Il machine learning e’ molto potente ma deve essere propriamente allenato altrimenti si ottiene il contrario di cio’ che si vuole.

Tra poco l’AI sarà in grado di fare diagnosi meglio di ogni medico ma solo un medico ha la giusta empatia da poter spiegare al paziente la questione ed ascoltarlo con cura.

Essere compassionevole con un paziente e’ una delle cose più importanti.

Se un alcolizzato si presenta dal medico perché ha dei dolori intorno a fegato. L’intelligenza artificiale gli fornirà la perfetta diagnosi che molto probabilmente il paziente non riuscirà a comprendere.

Perché solo un medico e’ in grado di usare l’empatia e comunicare in accordo con le capacità del paziente.

Ma solo un medico sarà in grado di andare oltre la semplice informazioni diagnostica e comprendere che ci sono problemi al fegato perché il paziente ha cattive abitudine che non riesce a spezzare.

Il compito del medico e’ anche quello di comunicare cattive notizie oppure delucidare al paziente i trattamenti e procedure che sono da fare. Che tipo di cambiamenti si avranno nella propria vita dopo il trattamento.

Comunicare con i famigliari.

L’essere umano decide la direzione ultima.

Come diceva Seneca: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.”

Se sai la direzione, AI e’ perfetto per tracciare al strada passo dopo passo come fa Google Maps per intenderci.

Ti potrà anche raccomandare le città che sarebbero in linea con il tuo carattere o con il amore per le montagne. Ti potrà anche suggerire dei ristoranti che sono in linea con il tuo amore per il Sushi.

Ma non potrà mai decidere la direzione ultima. Almeno che tu non voglia delegare anche questo. E sono sicuro che molti lo faranno.

Se hai 60 anni e tutta la tua vita e’ un serie di errori. Probabilmente non vedrai ora di delegare a qualcuno più affidabile su dove andare e come vivere.

Comunque se vuoi sapere se il tuo posto di lavoro e’ a rischio c’è un sito che calcolare le probabilità di questo.

Come creare un Funnel di vendita – Ep. #61

18/08/2020 di Dino Gojanovic

Come creare un funnel di vendita

Puoi ascoltare la puntata su Spotify – Apple Podcasts – Google Podcast

Per secoli si e’ dibattuto su quale arte marziale fosse la migliore senza mai giungere ad una conclusione.

Finché non comparve la MMA ( Mixed Martial Arts), l’organizzazione che mise in un ring i maestri di diverse scuole.

I lottatori potevano utilizzare tutte le tecniche che volevano per giungere alla vittoria.

Ben presto si riusci’ a vedere cosa effettivamente funzionava e cosa no.

Si vide con chiarezza che la maggior parte delle mosse che i maestri utilizzavano erano solo coreografiche ma con poca sostanza.

E in tutto questo marasma una scuola riusci’ ad imporsi su tutte. Il Jiu-jitsu brasiliano.

I suoi studenti battevano con regolarità tutte le altre scuole. Se sei in un ring con un avversario e conosci il Jiu-jitsu sei avvantaggiato. Hai un super potere dalla tua parte.

Il funnel di vendita e’ cio’ che e’ il Jiu-jitsu brasiliano nel combattimento.

Una mappa che ti guida passo dopo passo per giungere alla vendita.

Se hai un funnel di vendita fatto bene non puoi non avere una colonna di clienti pronti a comprare da te.

Se ti botto ti trovassi in una giungla sperduta la cosa che ti sarebbe più utile e’ una mappa passo dopo passo su come procurarsi del cibo.

Ma quindi cosa e’ un funnel?

E’ un modello di marketing incentrato sul consumatore che illustra il percorso teorico del cliente verso l’acquisto di un prodotto o servizio.

Ha molti nomi e in inglese viene solitamente chiamato “marketing funnel”, “sales funnel”, “purchase funnel”, “buying funnel” o “conversion funnel”.

Perché è importante?

Il funnel di vendita fornisce un quadro utile attraverso il quale è possibile analizzare la propria attività e identificare le aree di miglioramento.

E come ben sappiamo, cio’ che e’ misurato può essere migliorato.

“you can’t manage what you can’t measure.” – Peter Drucker

Come funziona un funnel?

Il visitatore quindi passa dalla navigazione all’esecuzione attraverso fasi da te create.

Ogni sequenza di eventi interagisce l’una con l’altra attraverso il principio di causa ed effetto.

Le fasi del funnel di vendita

Le fasi del funnel sono cosi composte nella maggior parte dei casi. Come detto prima, il funnel ha diversi nomi ma anche diverse scuole di adozione.

Parte superiore del funnel di vendita (TOFU, Top of funnel)

Nella parte superiore avviene il primo contatto.

E’ in questa fase che lo spettatore viene a conoscenza della tua esistenza.

Al centro del funnel (MOFU, Middle of funnel)

In questa parte si cerca di convertire lo spettatore in potenziale cliente.

Parte inferiore del funnel (BOFU, Bottom of funnel )

Dove si tenta di vendere il prodotto. Quindi comprende la fase di negoziazione e di rimozione degli eventuali ostacoli.

COME CREARE UN FUNNEL DI VENDITA

Adesso e’ venuto il momento di creare in concreto le varie fasi del funnel.

Per fare questo utilizzerò degli esempio per ogni passaggio da rendere la comprensione migliore.

Come creare la parte superiore del funnel

In questa fase hai bisogno di contenuti da far consumare perché in questa fase, hanno poca voglia di fare alcuna azione impegnativa.

Se non ti conoscono e non sanno cosa vendi, non possono darti i loro soldi.

Quindi in questa fase puoi utilizzare contenuti gratuiti che catturano la loro attenzione.

Questi contenuti possono essere:

  • Articoli del blog
  • Social media posts
  • Audio, podcast
  • Video, Youtube
  • Infografiche
  • Fotografie
  • Facebook o Google Ads

Come creare la parte centrale del funnel

Nella parte centrale l’obiettivo e’ di convertire un semplice visitatore in un potenziale cliente (lead).

Per questa fase si utilizzano i cosiddetti Lead Magnet. In sostanza, si offre gratuitamente al visitatore una risorsa che lui reputa importante in cambio di un suo contatto come email o telefono.

I Lead Magnet possono essere:

  • Casi studio
  • Ebook
  • Webinar
  • Eventi
  • Sondaggi
  • Coupon
  • Template o checklist

Come creare la parte inferiore del funnel

In questa fase come puoi ben intuire si cerca di vendere il prodotto o il servizio.

Perciò, si cerca di abbattere tutti gli ostacoli che possono prevenire il successo della vendita.

In questa fase di utilizza:

  • Demo o Prova gratuita
  • Le testimonianze dai clienti
  • Confronti con altri prodotti o servizi
  • Webinar o Eventi

Se al primo colpo non sei riuscito a vendere puoi sempre riprovare con le strategie di follow up.

Puoi usare il Remarketing ad esempio e riportare nel Funnel i tuoi Lead.

Dopotutto, ogni potenziale cliente deve essere esposto almeno 7 volte al tuo brand per instaurare un rapporto di fiducia.

CONCLUSIONE

La più grande caratteristica delle imprese di successo e’ che non lasciano mai le cose al caso.

Utilizzano metodi concreti e misurabili per giungere al successo.

Come nel Jiu-Jiustu brasiliano, tu puoi essere alto e grosso quanto ti pare ma non puoi fare niente contro qualcuno che utilizza una tecnica perfetta.

Cosi’ e’ il business. Puoi avere tutti i soldi di questo mondo ma non batterai mai un’impresa che utilizza le migliore tattiche e strategie.

Per approfondire: Come vendere i servizi sul web

Come uscire dalle crisi – Ep. #60

09/05/2020 di Dino Gojanovic

Siamo in crisi.

Ma non è una novità.

C’era in passato. C’è adesso e ci sarà anche in futuro.

Infatti dopo il virus ci sarà la crisi economica. E dopo di quella chissa cos’altro.

Ma la crisi fa parte della vita come le discese fanno parte di una strada.

E’ normale che dopo la salita ci sia la discesa.

E per vincere nella vita bisogna essere bravi sia in salita che in discesa.

Bisogna essere bravi in salita come il grande Marco Pantani ma anche bravi in discesa come Paolo Savoldelli.

Altrimenti si è vulnerabili. Si è incompleti. Si ha un’enorme lacuna alla quale bisogna porre un rimedio.

Che possiamo fare quindi?

C’e’ quel proverbio cinese che dice: “Il momento migliore per piantare un albero era 20 anni fa. Il secondo miglior momento è ora.”

Quindi la cura è l’azione immediata.

Partendo dal proprio mercato, ad esempio.

Come uscire dalle crisi

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Ma diamoci da fare. Come prima cosa dovresti:

Espandi il mercato

Ci sono ormai più di 7 miliardi di persone al mondo. Entro il 2050 saranno 10 miliardi.

La maggior parte degli imprenditori italiani dicono di avere pochi clienti ma se andiamo a vedere il loro modo di operare notiamo alcune cose.

La prima è che vendono solo offline. Cioè, con un negozio fisico locale.

L’unico modo che hanno per vendere il loro prodotto e’ che i clienti entrino nel loro negozio. Se non succede, niente vendita e l’attività fallisce.

La seconda grande debolezza è che utilizzano solo la lingua italiana nel loro marketing.

E mi sembra un peccato.

Con internet non si hanno barriere fisiche. Si può vendere la stessa merce ai clienti all’altro capo del mondo.

Senza costi aggiuntivi se le spese di spedizione sono a carico del consumatore.

Nel caso di un prodotto digitale e’ totalmente irrilevante la posizione geografica.

Considera nuove maniere per consegnare il tuo prodotto o servizio

Se il tuo cliente non può venire da te perché c’è il problema coronavirus o perché e’ troppo lontano e non ha voglia di prendere la macchina.

Come puoi fare per vendergli e consegnargli il tuo prodotto anche in questa situazione?

Prova con la consegna in bicicletta.

Prova con i droni. Prova con le macchine autonome. Prova con un tunnel. Prova con i corrieri.

Prova con il web. Usando l’audio. Il video.

Prova a vendere su Amazon. Prova Etzy.

Non aspettare l’aiuto delle stato. E’ probabile che non arriverà.

Prenditi tutte le responsabilità e non aver paura. Se non adesso, quando?

Diceva Leonardo che la necessità è la madre del genio.

Perciò, quale momento e’ piu’ necessario di questo?

E’ il momento giusto per innovare i processi ed essere coraggiosi.

Crea una partnership con altre aziende

Sai quel detto: “Nessuno può farcela da solo” oppure “Nessun uomo è un’isola”.

Oppure possiamo rispolverare un detto americano: “Your network is your networth”.

La tua ricchezza e’ nella qualità della tua rete.

Se hai solo 5 amici e sono tutti disoccupati. La tua situazione personale è assai tragica.

Se invece hai stretto amicizie, legami con centinaia di imprenditori e professionisti sparsi per il mondo.

In quel caso, avrai sempre un’opportunità di guadagno. Non importa quanto brutta la situazione locale sia.

Il senso di fondo è che hai bisogno di instaurare rapporti di fiducia con più persone possibili.

Con i dipendenti in primis. Con i clienti in secundis. E con le altre aziende partner. Altri imprenditori e professionisti di settori diversi.

Resta in contatto con i tuoi clienti

Si dice che è più difficile vendere un nuovo prodotto ad un nuovo cliente che ad uno abituale.

Questo perché la fiducia è alla base dell’economia.

Senza fiducia le transazioni diventano estremamente costose. Perché serve un garante.

Immagina le piattaforme come eBay che assicuravano che il compratore ricevesse la merce secondo gli accordi e che il venditore ricevesse i soldi.

Se ci fosse stata fiducia tra i due non ci sarebbe stato bisogno di eBay.

Puoi misurare la forza del tuo brand in quantità di persone che si fidano di te.

Se hai amici che non si fidano di lasciarti le loro chiavi di casa, allora non hai solide amicizie.

Senza fiducia l’amicizia non si puo’ chiamare tale.

Cosi’ un’azienda senza clienti fedeli non si puo’ essere forte.

Al primo colpo di vento i suoi clienti la tradiranno.

Utilizza il tempo a disposizione per migliorare le tue skill

Se sei a casa e non hai un lavoro urgente da fare allora non perdere tempo con la televisione.

Connettiti ad internet e impara qualcosa di nuovo. Qualcosa di utile che può dare una spinta alla tua carriera.

C’è cosi tanto sul web che è imbarazzante non farsi coinvolgere con tutto l’entusiasmo di questo mondo.

Una delle cose più miserabili che puoi fare nella tua vita è non vivere secondo il tuo vero potenziale.

Riposati

Sul serio. Ci sono miliardi di persone letteralmente stanche per mancanza di sonno.

Quando hai un lavoro a tempo pieno o un’azienda. Una famiglia. Degli amici. Delle passioni.
Non ti resta molto tempo per dormire.

Ma ora che la maggior parte delle attività sociali sono state tagliate via, ne puoi approfittare.

Senza sentirti in colpa tra l’altro.

Quando vado in palestra i miei muscoli non si ingrandiscono mentre faccio i pesi ma mentre dormo.

Durante il riposo il mio cervello prende azioni di riparazione cellulare. E costruisce il mio nuovo corpo senza che mi accorgo di nulla.

CONCLUSIONE

I periodi bui sono parte della vita. Ma sono anche gli unici che possono veramente farci crescere.

Se solo riuscissimo a vedere le opportunità che offre.

Ma per avere questa capacità bisognava prepararsi prima.

Sai come si dice. Quando la preparazione incontra l’opportunità il successo è garantito.

Cosa non dire durante la vendita – Ep. #59

31/10/2019 di Dino Gojanovic


Cose da non dire durante la vendita

Le fasi di vendita sono molto delicate e spesso si manda tutto all’aria per una parola sbagliata.

Ti piace rovinare tre mesi di lavoro per una piccolezza?

A nessuno piace. Ed ecco perché di questo episodio.

Parlo di errori comuni che si fanno durante la vendita.



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Quali sono quindi queste cose da non dire mai durante un processo di vendita?

La prima cosa da non dire è “fidati”.

Fidati che questo è il miglior prezzo possibile. Ti faremo un bellissimo lavoro fidati. Fidati che siamo i migliori sul campo.

Quante volte hai sentito frasi del genere?

È una delle parole preferite dai manipolatori della vendita tra l’altro. Cioè coloro che puntano a venderti qualcosa ad ogni costo. Anche quando sanno che potrebbe essere a tuo danno.

La reputazione è però molto importante nel business. Specialmente quando si ha una visione a lungo termine. Warren Buffett dice sempre: “Ci metti tutta una vita per crearti una reputazione e 5 minuti per perderla”.

E perciò bisogna stare attenti a quello che si dice e non forzare la mano.

La seconda cosa da non dire mai e’: “devo essere onesto con te”.

Devo essere onesto con te, questa è la miglior offerta che posso farti.

La prima cosa che viene in mente al cliente è “ma quindi fino a questo punto non sei stato onesto? Erano tutte bugie quelle che ho sentito fin ora”?

“E domani sarai onesto o ritornerai a dire bugie? Quindi devo sempre soppesare quello che mi dici. Dubitare di ogni tua proposta e consiglio?”

E come puoi ben intuire, se il cliente si mette a dubitare è poco probabile che instaurerà un rapporto di affari con te.

L’ambiguita è nemica del buon business.

La terza cosa da non dire mai e’ “scusa il disturbo”.

“Buongiorno signor Rossi, scusi il disturbo”.

A primo sguardo sembra una frase di cortesia ma si ottiene l’effetto inaspettato.

Ti stai presentando come un disturbo. Stai mettendo nella testa del tuo cliente l’idea che tu possa essere una perdita di tempo.

Gliela stai suggerendo.

Stai entrando in scena a testa bassa e non certo come qualcuno che abbia delle soluzioni in mano. Ti poni come uno che ha bisogno e non come uno generoso e pieno di risorse.

Il tuo cliente dovrebbe essere più che contento di riceverti. Perché significa che qualche suo problema sta per essere risolto. Sei un salvavita tu. Uno che risolve i problemi.

Hai mai visto il film Pulp Fiction di Tarantino. C’era un certo signor Wolf.

Se invece non lo sei e sei cosciente di questo fatto allora dovresti fare prima un lavoro su te stesso.

Dovresti incrementare la tua conoscenza. Migliorare le tue competenze. Migliorare il prodotto o il servizio che stai vendendo. O semplicemente trovare dei clienti che sono bisognosi di questi prodotti o servizi.

Dopotutto il miglior posto per mettere un ristorante è davanti ad una folla affamata e non certo davanti ad una folla sazia.

E non hai idea di quanti venditori sono pieni di frustrazione perché cercano di imboccare una platea che ha già mangiato e non riescono a comprendere per quale motivo non comprano da loro.

Buongiorno signor Rossi scusi il disturbo vorrebbe mangiare questa lasagna anche se ha appena mangiato ed è pieno?

La quarta cosa da non dire mai è: “volevo venderti questa cosa oppure vorresti comprare questa cosa”.

Buongiorno Antonio, volevo venderti questo prodotto per la casa.

Questo è un chiaro segnale di inesperienza. È ovvio che non hai fatto una ricerca sul bisogno del cliente e come conseguenza l’hai perso.

Ha visto in te poco valore. Qualcuno da cui stare lontani. Una di quelle persone che hanno un secondo fine. Cioè sono gentili e simpatici solo perché intendono venderti qualcosa.

E come ultima cosa da non dire mai in un processo di vendita è: “firmare il contratto”.

“Bene ora che siamo d’accordo le faccio firmare il contratto”. E vedi cliente che spalanca gli occhi come se si fosse presentata la Madonna davanti a lui.

Eh sì, ciò che gli è passato davanti agli occhi erano tutta una serie di immagini burocratiche, testi scritti in piccolo, clausole punitive, rischi di ogni genere.

Insomma cose a cui devi stare molto attento.

Ciò che invece dovresti dire è “firmare un accordo”. Prima raggiungi un accordo e poi lo firmi.

Un accordo sembra meno impegnativo, meno punitivo, meno rischioso e perciò la miglior cosa da utilizzare nella maggior parte dei casi.

58 – Quando aumentare i prezzi

22/10/2019 di Dino Gojanovic

Come aumentare i prezzi

Come alzare i prezzi senza sacrificare il fatturato

E oggi parliamo di come aumentare i prezzi senza sacrificare il fatturato.

Perché può accadere che quando si è nel processo di innalzamento dei prezzi si potrebbero perdere dei clienti.

Ma a nessuna azienda piace perdere clienti almeno che non sono veramente dei clienti nocivi.

Dunque, quando è il momento opportuno?


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Ma andiamo dritto al sodo.

Quando è il momento per aumentare i prezzi?

Quando il momento è quello giusto.

I clienti amano i tuoi prodotti ed hanno comprato tutto il tuo stock.

E allora è giunto il momento di aumentare un po’ i prezzi.

Cosi puoi lavorare di meno e guadagnare di più.

Quando aggiungi qualche extra.

I tuoi clienti saranno piú contenti dall’aumento dei tuoi prezzi se riescono a beneficiare di qualcosa in cambio.

Pensa a cosa sarebbe ideale da aggiunge al tuo attuale prodotto o servizio.

Però che a te non costa niente ma al cliente potrebbe essere utile.

Se sei un consulente ad esempio potresti offrire un ebook gratis incluso con ogni acquisto.

Quando riduci le porzioni.

I ristoranti riducono spesso porzioni come strategia di ottimizzazione dei costi.

Se non puoi aumentare il prezzo del piatto allora puoi ottenere lo stesso risultato riducendo la porzione servita.

Avrai minori costi sull’acquisizione e stoccaggio delle materie prime e sulla forza lavoro.

Quando sei creativo con i numeri.

Poniamo caso che tu voglia vendere il tuo pacchetto da 10 consulenze a €1000 e vuoi alzare il prezzo a €1200.

Come fai?

Ciò che puoi fare è aggiungere pacchetti con dimensioni diverse a fianco.

Offrire un pacchetto di 5 consulenze a €700 e un altro pacchetto da 3 consulenze a €450.

Così quando si guardano in prospettiva e si comparano i diversi pacchetti, quello da 10 consulenze sembra un vero affare. Anche se ha un prezzo molto maggiore.

Alla fine la tua offerta è così composta.

Pacchetto A: 10 = 1200 Euro.
Pacchetto B: 5 = 700 Euro.
Pacchetto C: 3 = 450 Euro.

Quando aggiungi dei miglioramenti.

I tuoi clienti saranno molto più disponibili a comprare il tuo prodotto dopo l’aumento dei prezzi se hai aggiunto dei miglioramenti.

Ad esempio una qualità migliore, ingredienti migliori, strumenti migliori, processi migliori, insomma qualsiasi cosa che possa essere percepita come valore dal tuo cliente.

Quando punti ad un nuovo target.

Aumentando il prezzo e’ inevitabile che si perdano alcuni clienti.

Soprattutto i clienti che puntano al risparmio.

Ma perché invece non puntare su di una clientela più affluente?

Che non sono sensibili alle tue variazioni di prezzo.

Per fare un esempio il mercato del lusso ha dei margini di guadagno altissimi.

Approcciare questo mercato può cambiare in meglio la tua attività e forse farti fare una vita più degna.

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    Dino è il fondatore della MKT Factory. Solitamente scrive sul business online, marketing e leadership.

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